Good Morning, Cinecittà

24 OTTOBRE "La Repubblica" con Arianna Finos o il "Corriere della Sera" con Stefania Ulivi - ma così un po' tutti i quotidiani - oggi dedicano interviste e approfondimenti all'attesa serie Boris 4


IL FENOMENO BORIS Molti quotidiani si occupano dell’imminente arrivo sulla piattaforma Disney+ della quarta stagione di Boris. Su “La stampa”, Roberto Pavanello non si occupa della trama del nuovo capitolo, ma analizza la serie dal punto di vista per così dire sociologico. “Se nell’ascoltare ‘apri tutto’ o ‘smarmella’ vi si intenerisce il cuore, allora non ci sono dubbi, siete anche voi tra gli adoratori di Boris. Perché questo ha saputo fare negli anni la serie tv nata su Fox nel 2007: diventare un vero e proprio culto. I personaggi e le loro battute sono entrati nel cuore di milioni di italiani e di italiane, che hanno accolto l’arrivo di Boris 4, con il più classico ‘dai dai, dai dai!’ ferrettiano”. E ancora: “ci sono molti modi per valutare un successo. Il primo e più immediato è dato dagli incassi al botteghino o dagli ascolti tv, il secondo – più profondo – è la capacità di un titolo di resistere nel tempo e di penetrare in profondità nella cultura popolare. Boris è un caso eclatante, perché nessuna serie ha inciso nel linguaggio italiano quanto hanno fatto René Ferretti e compagni”.

FERRETTI E LA CAGNA MALEDETTA Sui quotidiani di oggi non mancano interviste agli attori protagonisti di Boris. Rispondendo alle domande di Arianna Finos su “La Repubblica”, Francesco Pannofino (René Ferretti) assicura che Boris 4 non ha tradito le caratteristiche della serie per ciò che riguarda la tradizionale scorrettezza: “La scorrettezza è l’obiettivo. Non possiamo esser buoni. E noi ironizziamo su una piattaforma che è quella a cui dobbiamo il lavoro, che ci ospita. Ma c’è anche l’intelligenza della Disney di capire che si può essere autoironici rispetto a regole e regolette che a noi incuriosiscono”. Su “Il Corriere della Sera”, Stefania Ulivi ha invece intervistato Carolina Crescentini, che, a proposito del suo personaggio, Corinna Negri, alias la “cagna maledetta”, afferma: “Personaggi come Corinna si trovano ovunque, non solo nel cinema. Le trovi nella politica, negli uffici, nelle aziende. Una cialtrona assoluta, incapace, ma con un’autostima a mille. La sua incompetenza è pari solo alla sua ignoranza”. E poi si seguito l’attrice aggiunge: “Per me cagna maledetta è insieme un complimento, un antidoto, un mantello per salvarsi dai momenti Corinna”.

IL BOOM DI BLACK ADAM Il “Corriere della Sera” dà notizia del successo ottenuto al botteghino americano da Black Adam che nel week end d’apertura ha incassato 67 milioni di dollari facendo segnare la miglior performance dai tempi di Thor: amore e tuono. Nel resto del mondo il film con Dwayne Johnson ha rastrellato 73 milioni di dollari per un totale di 140 milioni di dollari. Tuttavia, poiché il budget del film era di 195 milioni, Black Adam avrà bisogno di mantenere una forte media di incassi anche nelle prossime settimane, contando che l’11 novembre approderà in sala un altro blockbuster, suo pericoloso concorrente: Black Panther: Wakanda Forever. Da notare che anche in Italia Black Adam è partito alla grande sfiorando nel primo fine settimana i 2 milioni di euro, seconda miglior performance stagionale ad un’incollatura da quanto realizzato nel primo week and da Minions 2.

IL ROMANZO DEI WINDSOR Sarà curioso verificare quale sarà l’accoglienza del pubblico sulla nuova stagione di The Crown, serie dedicata alle vicende della famiglia reale inglese, in arrivo su Netflix il 9 novembre, che racconta l’annus horribilis dei sovrani. E’ ciò che si chiede nell’articolo pubblicato su “La Repubblica” Chiara Ugolini. “La morte di Elisabetta – scrive la giornalista –  ha fatto impennare l’audience delle prime stagioni sulla piattaforma, il passaggio di testimone da Olivia Colman e Imelda Stauton è atteso al varco. Come lo è Jonathan Pryce nei panni del principe Filippo”.

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24 Ottobre 2022

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