DOPPIA INDAGINE SUL CINEMA ITALIANO
Un panorama in bianco e nero emerge dai dati relativi al cinema italiano per ciò che riguarda il consumo interno e l’export. Ne dà conto Gloria Satta su Il Messaggero che scrive: “Cinema ancora in affanno in Italia, ma all’estero i nostri film volano”. La prima affermazione nasce dalla lettura dei dati forniti ieri dalla SIAE che segnalano nel 2021 una perdita di spettatori in tutti i settori dello spettacolo pari al 72% rispetto al 2019, con la spesa scesa nello stesso raffronto a 84 milioni di euro contro i 306 milioni: un crollo del 78%. “A perdere spettatori – si legge – è soprattutto il cinema con lo svantaggio del sud, dove il pubblico è il 20%, rispetto al 58% del nord”. Sullo stesso argomento l’articolo di Pedro Armocida su Il Giornale segnala che i dati 2021 “non sono positivi nemmeno in confronto con quelli della pandemia piena con i lockdown del 2020, con il cinema ad un -12%, il teatro e simili -9%”. A parziale consolazione, il citato articolo di Gloria Satta prende in esame anche i dati della ricerca di eMedia, commissionata da Anica sull’export del cinema italiano. Il valore economico delle vendite di produzioni nazionali all’estero in questo caso è cresciuto enormemente: il raffronto fra il quinquennio 2013/2016 e 2017/2020 segnala un incremento del 121%. Grazie a un aumento delle coproduzioni e all’esplosione delle piattaforme il gettito per le nostre imprese da 41 milioni di euro è arrivato a 92 milioni.
UN CENTRO SPERIMENTALE IN PUGLIA?
“Non c’è niente di ufficiale. Le valutazioni sono in corso. Ma quella di un Centro Sperimentale di Cinematografia bis con sede in Puglia è qualcosa di più di un’idea”. Così scrive Nicola Signorile su Corriere del Mezzogiorno Puglia, riportando le parole di Marta Donzelli, presidente del CSC, intervenuta al festival del Cinema Europeo di Lecce per presentare il restauro de La voglia matta di Luciano Salce. Come riferisce l’articolo, la Donzelli ha affermato: “Sono in corso sopralluoghi a Lecce, c’è un progetto importante di creare un secondo polo di formazione a tutto tondo nel Mezzogiorno, e la Puglia è il luogo più naturale per il grande rapporto che ha con il cinema. Siamo al lavoro, speriamo si concretizzi”.
LA BATTAGLIA ROMANA DEL METROPOLITAN
L’edizione romana de La Repubblica con un articolo di Riccardo Caponetti si occupa del caso Metropolitan, importante sala cinematografica ubicata nel cuore del centro storico della capitale a due passi da piazza del Popolo, malinconicamente chiusa da dodici anni. Il progetto di ristrutturazione è stato bloccato e la società proponente è ricorsa al Tar, accusando la Regione Lazio di inadempienze. Appare tuttavia difficile che il tribunale possa dare il via libera al progetto, perché come la Regione sostiene: “La ristrutturazione è in contrasto con la normativa regionale sulle sale cinematografiche. Il progetto presentato è in contrapposizione con la legge 5 “Disposizioni in materia di cinema e audiovisivo”, che contiene una serie di disposizioni a sostegno del settore cinematografico, audiovisivo e multimediale. Tali determinazioni escludono la possibilità che una sala possa essere trasformata in un esercizio commerciale, se non limitatamente al massimo del 30% della relativa superficie. Al contrario, l’accordo di programma prevede addirittura che il 90% dell’ex-Metropolitan venga destinato a spazi commerciali., mentre solo il 10% sia riservato ad attività culturali”.
HABER NON SI ARRENDE
“Ho avuto momenti di grande depressione, ho pensato anche di farla finita. Non ero indipendente, mi sentivo un peso. Inutile. Agli altri ma soprattutto a me stesso. La mia energia diluita, dispersa. E’ stata dura. Ma ho pensato: c’è chi sta peggio. Ho avuto un’esistenza piena, ho realizzato tanti sogni. La vita mi ha regalato, e può ancora regalarmi, tanto. Per cui non devo non voglio lamentarmi”. Parole di Alessandro Haber, raccolte da Laura Zangarini su Il Corriere della Sera di oggi. Da otto mesi, come segnalato anche ieri su altri quotidiani, Haber è costretto alla sedia a rotelle in seguito ad un’operazione alla schiena non perfettamente riuscita. Tuttavia, nonostante la disabilità, che si spera possa essere superata con fisioterapia e specifici esercizi, l’attore afferma: “Ho tanti progetti in ballo. Sul fronte teatrale sto preparando uno spettacolo tratto dal libro di Massimo Carlotto La signora del martedì con Giuliana De Sio e la regia di Pierpaolo Sepe. Nella prossima stagione lavorerò ad una produzione del Teatro Stabile di Trieste, La coscienza di Zeno di Svevo, regia di Paolo Valerio. Al cinema sarò nel cast di Nastro 01, opera prima del giovane regista Samuel Di Marzo”.
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