Good Morning, Cinecittà

Sui quotidiani di oggi le reazioni dei critici ad 'Avatar 2', Will Smith su 'Emancipation', il cinema del Novecento su Prime Video con Rai Com e il potenziale cinematografico dell'Islanda


L’EVENTO AVATAR 2
Non sono solo le 1.200 copie in distribuzione nei cinema italiani da oggi a dimostrare l’importanza dell’arrivo di Avatar: La via dell’acqua: come accadeva una volta all’uscita dei film evento, molti quotidiani pubblicano con grande rilevanza ed estrema celerità (la proiezione stampa si è svolta ieri pomeriggio) le recensioni sul film di James Cameron. Paolo Mereghetti su Il Corriere della Sera esordisce scrivendo: “È del poeta il fin la meraviglia… La dichiarazione di Gian Battista Marino sembra adattarsi perfettamente a questa nuova scommessa di James Cameron: riuscire a sorprendere lo spettatore, abituato da anni ad avventure sempre più fantasmagoriche, per lasciarlo ancora una volta a bocca aperta. E dobbiamo subito dire che con questo Avatar: La via dell’acqua lo scopo (e la meraviglia) sono perfettamente ottenuti”. Poi Meregehetti scrive: “Di fronte alla sfida della serialità, che sembra aver spinto molti suoi colleghi a sceneggiature sempre più complicate, dove i personaggi si moltiplicano come funghi (gli Avengers sono lì a dimostrarlo), Cameron sceglie una trama minimale, scritta con Rick Raffa e Amanda Silver, per puntare tutto su grandiosità e, appunto, la meraviglia”. Molto positiva su La Repubblica anche la recensione di Alberto Crespi, che definisce Avatar 2: La via dell’acqua un degnissimo successore del primo film, dotato di una stupefacente versione 3D e un film dove “l’ecologia ritorna in modo potente: i Na’vi delle isole vivono in armonia con il mare e con i pesci e nella trama sono centrali i Tulkun, sorta di balene (create in digitale, con più occhi e pinne del dovuto) che sono fratelli dei nativi e che si riveleranno una formidabile arma anti-marine nella battaglia finale”. Invece su Il Giornale il commento di Alice Sforza solleva qualche dubbio: “Questo Avatar 2, che ci fa riabbracciare il 3D (ben fatto, soprattutto a livello di profondità e di densità dell’immagine che rende una meraviglia il mondo subacqueo) e andrebbe guardato in IMAX per gustarlo al suo massimo, è certamente imponente dal punto di vista visivo, ma ha un difetto di base: è difficile da amare fino in fondo”.

WILL SMITH FRA RIVOLTA E FEDE
Il Mattino si occupa invece di Emancipation, il film di Antoine Fuqua, disponibile su Apple TV+, storia vera di uno schiavo che cerca di fuggire da una piantagione della Louisiana, con protagonista Will Smith. Intervistato da Matteo Ghidoni, l’attore spiega le ragioni che lo hanno spinto a partecipare al film: “Guadate a che punto sono gli Stati Uniti oggi e quante cose sbagliare stanno accadendo nel mondo. Questa storia è un promemoria delle tragiche conseguenze che possono derivare dalla violenza e dalla crudeltà degli esseri umani. Da Peter (il protagonista di Emancipation NdR.) ho imparato che il concetto di emancipazione e di libertà sono idee interiori. Il suo corpo era schiavo, ma la sua mente è sempre stata libera. Era convinto che se avesse mantenuto saldi i suoi valori, sarebbe riuscito a raggiungere la salvezza per sè e la sua famiglia. C’è un momento nel film in cui si trova fra le pericolosissime paludi della Louisiana, nel mezzo di una fuga disperata, inseguito da un gruppo di schiavisti a cavallo. Lui si ferma, si inginocchia alzando le mani al cielo cominciando a pregare, nel bel mezzo dell’inferno. Un bel gesto di gratitudine, come se ringraziasse per quella sofferenza. Che rappresenta la sua qualità più importante: una fede incrollabile che gli conferisce una resistenza infinita. Qualcosa che spero di riuscire a coltivare in me stesso”.

IL CINEMA DEL 900 APPRODA SU AMAZON PRIME
Rai Com e Amazon hanno siglato un accordo che prevede la nascita di un nuovo canale raggiungibile navigando sulla piattaforma Prime Video, denominato Novecento, che propone un catalogo di 150 film del secolo scorso di cui Rai Com gestisce i diritti. Come si legge nell’articolo di Antonella Baccaro su Il Corriere della Sera, fra i titoli disponibili ci sono grandi cult movie come Scene da un matrimonio, Il settimo sigillo, Jules e Jim, La ciociara, L’armata Brancaleone, i vari Fantozzi. Il nuovo canale sarà fruibile gratuitamente per la prima settimana, poi scatterà un canone di 4,99 euro al mese. “Il tentativo – si legge – è quello di sfruttare a pieno l’enorme patrimonio culturale che la Rai ha accumulato nel corso degli anni, mettendolo a disposizione di un pubblico ormai abituato alle piattaforme digitali e a scegliere una programmazione personalizzata”.

IL CINEMA VA IN ISLANDA
Prendendo spunto dall’ospitalità offerta alla 35/a edizione degli EFA, gli Oscar del cinema europeo, Alessandra De Luca su Avvenire offre una panoramica sulla grande realtà cinematografica della piccola Islanda. “L’isola – si legge – vanta due studi di posa funzionanti a pieno ritmo (prima erano magazzini per l’import) e altri due in arrivo. E a conferma del salto quantitativo e qualitativo c’è lo sbarco sull’isola della quarta stagione di True Detective targata HBO, in onda su Sky, che veda fra i protagonisti Jodie Foster. Si tratta del più grande show mai realizzato in Islanda. Ad attrarre le produzioni internazionali c’è la possibilità di ottenere un rimborso del 25% del budget, che sale al 35% se si gira per 30 giorni assumendo 50 persone”.

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14 Dicembre 2022

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