Good Morning, Cinecittà

22 DICEMBRE - Il successo tv di Filomena Marturano; Lorenzo Zurzolo protagonista di Eo, intervistato da Giulia Bianconi per "Il Tempo"; Severino Colombo incontra il regista del film su Terzani


L’IMMORTALE FILUMENA MARTURANO – “La Stampa”, con un articolo di Michela Tamburrino, registra il successo ottenuto martedì scorso in prima serata su Rai 1 da Filumena Marturano, che ha fatto registrare 3.467.000 mila spettatori pari al 21,5% di share. Nel titolo dell’articolo si parla di sorpresa e il testo recita: “non solo il pubblico tv ha voluto premiare questa riscrittura di una delle opere più famose di Eduardo, ma anche sui social si notavano post di entusiasmo all’indirizzo di una proposta alta. Questo riscontro è sinonimo di qualità? Non è sempre detto. Perché non basta essere meridionali per essere napoletani, non basta un accento per costruire un dialetto che è filosofia di vita. E Filumena Marturano è un classico immortale che parla di incomunicabilità, di solitudine in una terra martoriata dalla guerra e dal dopoguerra non meno. De Filippo lo scrisse nel 1946 per accontentare la sorella Titina che si lamentava col fratello di non avere parti adatte al suo temperamento. Fu un successo enorme e insieme lo portarono al cinema”. E a proposito del personaggio Filumena, reso popolare al cinema da Sophia Loren in Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica, Vanessa Scalera, l’interprete televisiva, aggiunge: “Un po’ di timore all’inizio l’ho avuto, ma sul set ho deciso che non dovevo pensare alla altre Filumene, io avrei interpretato la mia. Spero di vedere in futuro tante giovani attrici cimentarsi in questa impresa. Eduardo è immortale”.

LORENZO ZURZOLO ALLA PRIMA PROVA NEL CINEMA D’AUTORE – In Eo, il film di Jerzy Skolimowski, protagonista un asino vittima di soprusi e violenze, Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes, da oggi in programmazione nei cinema, sorprende la presenza di Lorenzo Zurzolo, il 22enne attore italiano, noto per la serie Prisma e idolo delle teen agers. Lo ha intervistato Giulia Bianconi su “Il Tempo”, che gli ha chiesto innanzitutto come sia stato lavorare con un regista di culto. “Ha smosso – è la risposta di Zurzolo – sicuramente qualcosa dentro di me. Per un mese dopo le riprese non ho più voluto mangiare carne. Il film mi ha spinto a riflettere sulla crudeltà dell’uomo, non solo nei confronti degli animali, e spero che stimoli questa stessa riflessione anche negli spettatori”. Lei si è sentito come l’asino? ha chiesto ancora la Bianconi: “Ognuno di noi è un po’ Eo, maltrattato nonostante la sua purezza e la sua innocenza. Tutti ci siano sentiti feriti nella vita o stati spettatori impotenti di cose atroci”.

LA VITA DI TERZANI RACCONTATA DAI SUOI SUPER8 – “Un Tiziano Terzani inedito. Un regalo di natale tanto inaspettato quanto gradito, quello di Mario Zanot, regista del film documentario Tiziano Terzani, il viaggio della vita, prodotto da Storyteller e disponibile da oggi, giovedì 22 dicembre, sul sito dedicato al giornalista e scrittore, scomparso nel 2004 (tizianoterzani.com)”. Così scrive Severino Colombo sull’inserto “La Lettura” del “Corriere delle Sera”: “L’idea – racconta il regista – è nato da un incontro avvenuto prima del Covid con la famiglia Terzani, che custodisce migliaia di fotografie e diverse ore di film in Super8 girati da Tiziano stesso. E poi registrazioni audio. Parole queste di Terzani che nessuno ha mai ascoltato, a parte il figlio Folco. L’aspetto emozionante del film è che a raccontare la vita incredibile di Terzani è lui stesso attraverso la sua voce. Sono gli audio originali delle cinquanta ore di registrazione che Folco aveva realizzato con il padre prima che morisse. Materiali che sono poi serviti per scrivere il libro postumo La fine è il mio inizio”.

OLIVIA WILDE DALLA PARTE DELLE DONNE – Racconta la storia di una donna che sfida il patriarcato Don’t worry darling di Olivia Wilde, presentato Fuori Concorso all’ultima Mostra di Venezia e prossimo ad esser distribuito in Italia. Su “L’’Identità”, Nicola Santini ha intervistato la regista, che afferma: “Don’t worry darling è un film sul potere e sull’abuso di potere: una provocazione che porta inevitabilmente a dibattiti e riflessioni, le persone si fanno domande sul ruolo delle istituzioni. Credo che le rotture siano fondamentali per la società e che in qualsiasi tempo storico sarà sempre attuale un film che parla del controllo del corpo… Don’t worry darlin cerca di suggerire che controllare le persone non porta mai ad un fine utopico perché non fa parte del nostro essere umani. Il caos è una cosa organica e cercare di controllare l’essere umano non è mai una buona idea”.

ALICE ROHRWACHER IN CORSA PER L’OSCAR – A parziale consolazione per l’esclusione di Nostalgia di Mario Martone della short list Oscar per il Miglior Film Straniero, in corsa nella categoria cortometraggi live action è presente Le pupille di Alice Rohrwacher, prodotto da Alfonso Cuarón con Carlo Crest-Dina, visibile, durata 37 minuti, su Disney+.                              

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22 Dicembre 2022

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