Good Morning, Cinecittà

3 GENNAIO - La "regina" della rassegna stampa è Helen Mirren, protagonista della serie 1923, ma i giornalisti si concentrano principalmente sul Box Office di Capodanno dove spicca l'exploit di Fabio D


HELEN MIRREN – Dalla regina Elisabetta alla proprietaria di un ranch Cara Dutton, da una matriarca all’altra. Su questo paragone si concentra Chiara Maffioletti, nell’intervista su “Il Corriere della Sera” all’attrice premio Oscar Helen Mirren, protagonista insieme ad Harrison Ford della serie 1923, prequel dell’acclamata Yellowstone che sarà su Paramount+ a febbraio. “È stato bello ritrovarci sul set. – dichiara Mirren in relazione al rapporto con Ford, che interpreta suo marito – Era successo anche molti anni fa e ricordo quanto fossi intimidita allora: venivo dal teatro e lui era già una grande star del cinema. Mi aiutò molto a sentirmi a mio agio”. Il suo personaggio nella serie è una femminista ante-litteram “che non ha bisogno di mettersi una maglietta che lo dice per dimostrare di esserlo”, una “donna di carattere, forte”. Come del resto sono certa che dovessero esserlo tutte quelle del vecchio West: hanno dovuto fronteggiare tali enormità. Le violenze, le carestie, le epidemie, le guerre. Tutte esperienze che richiedono una grande forza fisica e mentale. Erano donne abituate al duro lavoro, facendo cose che non possono che essere giudicate straordinarie”. In chiusura anche un riferimento all’amata Italia – “una seconda casa” – e all’amico Checco Zalone, che proporrà per un ruolo nella serie.

BOX OFFICE TRA NATALE E CAPODANNO – Il regalo di Natale agli esercenti lo ha fatto James Cameron. I numeri del suo Avatar – La via dell’acqua, con i suoi oltre 5 milioni d’incasso, salvano il weekend di Capodanno, come viene riportato dalla maggior parte delle testate. “Nel fine settimana il box office complessivo ha toccato quota 10.329.947 euro, – spiega Alice Sforza su “Il Giornale” – che rappresenta un significativo +44% rispetto a sette giorni prima. Non solo. Anche il dato interessante di raffronto con analogo periodo 2021 vede questo ultimo risultato del 2022 decisamente in vantaggio. E non di poco considerando che stiamo parlando di un incremento, al botteghino, del 61,84% visto che dodici mesi fa il box office complessivo fu «appena» di 6.382.968 euro”. Ma non c’è solo da festeggiare, in quanto i numeri sono ancora impietosi se riferiti al triennio pre-covid. Come spiega Claudio Plazzotta su “Italia Oggi”: “Il cinema italiano chiude il 2022 con 44,5 milioni di biglietti venduti e un incasso complessivo di circa 306 milioni di euro, rispettivamente il -51% e il -48% rispetto alla media del triennio 2017-19. Le analisi di Anica, perciò, mostrano come la crisi non sia ancora passata, con dati che sembrano ormai strutturali e non più legati alle contingenze pandemiche”. Nella lunga e completa analisi di Arianna Finos su “La Repubblica” intitolata “Le feste accendono il cinema” compaiono le dichiarazioni degli stessi esercenti. “I dati del periodo delle feste indicano un segnale di recupero importante, – dichiara il presidente degli esercenti dell’Anec, Mario Lorini – non solo per i numeri ma per il fatto che l’offerta, le nostre storie, la comunicazione, sono state apprezzate dal pubblico. E senza una quota di cinema italiano è impensabile tornare alle cifre pre pandemia”.

FABIO DE LUIGI – Tra le felici soprese di questo inizio 2023 c’è Fabio De Luigi che con il suo Tre di troppo è tra i migliori incassi del giorno di Capodanno. “James Cameron gioca in un altro campionato, ma la nostra media per schermo è quasi la stessa: abbiamo meno copie ma lavorano molto bene. Questo è garanzia di tenuta del film – spiega l’attore e regista in un’intervista su “La Repubblica”. De Luigi parla di un ritorno alla commedia, il “genere che finora aveva incontrato maggiori difficoltà”. In relazione anche al successo del nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo, che si divide con lui i posti dietro al colosso Avatar. “Per affetto, sono amico di Massimo Venier e stimo il trio, e perché il ‘campionato’ era quello. Ho trovato il film riuscito, bello, divertente. E quel successo è servito anche a noi. Il risultato del primo gennaio è importante: oltre centomila persone sono andate a vedere Tre di troppo, un incasso di oltre 735 mila euro…”. Con Fulvia Caprara su “La Stampa” De Luigi si concentra sulle tematiche del film, la famiglia e la genitorialità: “Non sono certo io a scoprire quanto sia importante, nella vita di un figlio, il comportamento di un genitore. Questa consapevolezza ha generato, forse, degli eccessi, ovvero genitori troppo permissivi, troppo protettivi, oppure troppo perfetti, al punto da esibire i figli come trofei. Non tutti i padri e le madri diventano così, ma il rischio esiste, così come esiste la ricerca continua di equilibrio tra la voglia di trasmettere amore e la necessità di stabilire regole. Nella nostra società evoluta succede spesso che i genitori diventino fratelli dei loro figli. Forse abbiamo tutti abbandonato un po’troppo l’esercizio dell’autorità”.

GIOVANNI VERONESI – Sulle pagine de “Il Messaggero” trova spazio – intervistato da Gloria Satta – il regista Giovanni Veronesi, che si avventura in un’analisi approfondita del mercato attuale. Non è lo streaming il problema di oggi, rivela il regista, “le sale vengono uccise dai brutti film. Il pubblico non è fesso: riconosce la qualità, come dimostrano i super-incassi di un ottimo film come La stranezza”.  Spazio anche al tema della commedia, genere con il quale si è maggiormente distinto: “Questo è un momento confuso, depresso ma la commedia non tramonterà mai perché ci rappresenta con implacabile precisione. La pandemia ha fatto emergere quello che siamo, cioè i soliti eroi vigliacchi. Gente frustrata che non ha più ideali ma cerca di vivere meno peggio il presente”. I migliori registi per Veronesi sono “Sorrentino, Garrone, Virzì, il mio “faro” Moretti, Verdone che sta sulla cresta dell’onda da oltre 40 anni, Benigni che per primo ha fatto vincere l’Oscar a una commedia, La vita è bella. E Zalone, che fa morire dal ridere con il suo personaggio scorretto”. 

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03 Gennaio 2023

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