Puoi nasconderti dalla camorra ma non da te stesso: arriva dal 18 luglio in sala Glory Hole, il film di Romano Montesarchio con Francesco Di Leva protagonista.
È stato prodotto da Gaetano Di Vaio – che qui ha il suo ultimo ruolo prima della recente prematura scomparsa – con Giovanna Crispino e Dario Formisano, una produzione Bronx Film, Minerva Pictures, Partenope Pictures Entertainment, Eskimo in collaborazione con Rai Cinema distribuito da Altre Storie con Minerva.
Di Leva (David di Donatello 2023 per il Miglior Attore Non Protagonista in Nostalgia di Mario Martone) è Silvestro, un colletto bianco della camorra che incrocia la bellezza nello sguardo di Alba (Mariacarla Casillo), figlia del boss (lo stesso Di Vaio) per cui lavora. Un incontro fatale che spinge l’uomo, incapace di commisurarsi con la purezza dell’amore della ragazza, a compiere un atto irreparabile. Per salvarsi, Silvestro con la complicità di un prete in crisi e un eccentrico proprietario di club privé suoi amici d’infanzia, deve rintanarsi in un bunker sotterraneo.
“Abbandonando i sentieri più battuti della narrazione criminale del Sud Italia, il film – racconta il regista Romano Montesarchio – si concentra su un aspetto poco indagato della vita di un uomo di camorra, quello più intimo e privato: la vita all’interno di un bunker. Un microcosmo distintivo e inviolabile che offre rifugio e possibilità d’azione ai boss nonostante la latitanza. Ma non è sulle dinamiche criminali che si concentra il film. Bensì sui sogni e sulle visioni del protagonista, immergendosi nell’oscurità del luogo in cui è costretto a rinchiudersi”. (gp)
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