Il 7 ottobre, mercoledì, aprono le iscrizioni al 20° Glocal Film Festival, che si terrà dall’11 al 15 marzo del prossimo anno, al Cinema Massimo di Torino: le candidature per le produzioni piemontesi sono fino al 15 dicembre 2020, e potranno ambire a concorrere nelle sezioni competitive Panoramica Doc e Spazio Piemonte per aggiudicarsi il Premio Torèt – Alberto Signetto per il Miglior Documentario (2.500 €) e il Premio Torèt Miglior Cortometraggio (1.500 €), oltre ad altri premi di categoria e ai premi dei partner.
Nell’occasione del lancio delle candidature, come da tradizione, una serata dal respiro internazionale: la tappa torinese del Manhattan Short Film Festival. Anche quest’anno, grazie all’Associazione Piemonte Movie, Torino si unirà a questo evento globale: selezionati tra 971 iscritti da 54 Paesi, i 9 corti internazionali scelti saranno in programma in oltre 400 città di tutti i Continenti per un mese di proiezioni in versione originale e con sottotitoli in inglese (quando i dialoghi non sono in inglese); il pubblico di tutte le sale voterà inoltre per scegliere il Miglior Corto e il Miglior Interprete. I prescelti di quest’anno provengono da Australia, Finlandia, Francia, Iran, Israele, Macedonia del Nord, Palestina, Russia e Stati Uniti, e usano generi come dramma, commedia e animazione per affrontare un numero sorprendente di temi, che vanno dall’identità alla genitorialità, raccontati da sguardi di registi sia maschili che femminili, spesso ispirati da esperienze personali e talvolta strazianti.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis