Sette tra le principali associazioni di categoria hanno inviato una lettera a Stefano Rulli, Presidente del Consiglio Superiore del Cinema, per un primo incontro con l’organo consultivo insediatosi mercoledì 22 marzo. L’obiettivo è di consegnare la proposta unitaria relativa alle norme di attuazione della nuova Legge Cinema, condivisa da autori, produttori, critici, direttori di festival e industria tecnica. Sarà proprio il Consiglio Superiore, infatti, a dettare le linee guida per la scrittura di quei decreti attuativi indispensabili per far ripartire il settore ormai fermo da mesi. Fondamentale per i firmatari del documento è il rispetto delle norme europee pensate per sostenere la produzione e la distribuzione indipendente. In particolare, si ritiene che i decreti dovranno contenere regole ferree per escludere dal beneficio del credito d’imposta i brodcaster e le società a essi collegate, sulla base di quanto è stabilito da Bruxelles. La definizione dei decreti può, infatti, cambiare radicalmente lo spirito delle norme primarie. E’ il caso, ad esempio, del dispositivo che concede un credito d’imposta del 40% ai produttori che distribuiscono i propri film. Tale dispositivo, pensato per aiutare gli indipendenti, se fosse esteso alla distribuzione dei film di Natale, andrebbe nella direzione diametralmente opposta alle intenzioni del legislatore.
Firmatari della lettera sono: ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), WGI (Writers Guild Italia), AGPCI (Associazione Giovani Produttori Cinematografici Indipendenti), SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani), AFIC (Associazione Festival Italiani di Cinema), PMI/CNA (Piccole Medie Imprese Cinema e Audiovisivo
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