Si concludono oggi gli Incontri del Cinema d’Essai che hanno visto Mantova ancora una volta protagonista di questa manifestazione organizzata dalla Fice – Federazione Italiana dei Cinema d’Essai. Ieri sera la cerimonia di premiazione al Teatro Bibiena condotta da Maurizio Di Rienzo con la consegna dei riconoscimenti per le eccellenze artistiche a Matteo Garrone che, con Io Capitano, è stato designato a rappresentare l’Italia alla selezione che i Premi Oscar faranno per la rosa del migliore film internazionale e a Marco Bellocchio in concorso all’ultimo Festival di Cannes con Rapito. Un altro premio alla regia è andato a Valentina Bertani che, per La timidezza delle chiome, ha vinto il referendum Vota il film d’essai dell’anno, indetto da Vivilcinema, rivista edita dalla Fice che è presieduta da Domenico Dinoia.
Salvatore Ficarra e Valentino Picone sono stati premiati per la loro interpretazione ne La stranezza di Roberto Andò), Barbora Bobulova per Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti e Nata per te di Fabio Mollo e Leonardo Maltese per Rapito.
Non sono mancati i tradizionali premi tecnici assegnati a Francesca Calvelli (montatrice vincitrice di tre David di Donatello e collaboratrice di Marco Bellocchio e Saverio Costanzo), e al produttore Carlo Cresto-Dina (tra i titoli da lui prodotti Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher, Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, Occhi blu di Michela Cescon).
Durante le tante proiezioni in anteprima dei prossimi film d’essai della stagione dedicate agli esercenti che affollano gli Incontri del Cinema d’Essai, sono stati premiati anche Micaela Ramazzotti per il suo esordio alla regia con Felicità e Andrea Di Stefano per L’ultima notte di amore.
Non solo film a Mantova ma anche un convegno, ieri mattina, dal titolo Il cinema italiano a una svolta, moderato da Michele Crocchiola, direttore della Fondazione Culturale Stensen con Alberto Barbera (Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia) e i produttori Marina Marzotto (Propaganda Film, Presidente A.G.I.C.I. – Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti) e Benedetto Habib (Indiana Production, Presidente Unione Produttori ANICA). L’incontro è stato aperto dall’analisi dei dati Cinetel del mese di settembre che vedono, con 42,71 milioni di euro di incasso, un +106,67% sul 2022, un -15% sul 2019 e solo un -8,9% sulla media 2017-2019. Numeri confermati anche dalla presenza degli spettatori che sono stati 6,58 milioni quindi un +85,56% sul 2022, un -12,4% sul 2019 e un -7,1% sulla media 2017-2019. Anche i dati annuali, dal primo gennaio al 30 settembre, dimostrano come si stia assottigliando la distanza con i numeri prepandemici con un +75,58% sul 2022, un -19% sul 2019 e un -8% sul 2018 grazie soprattutto agli exploit di Barbie con 32 milioni di euro di incassi (peraltro classificato dal MiC come film d’essai) e Oppenheimer con 26.
Più problematica la quota di mercato dei film italiani che, incluse lo coproduzioni, è ferma al 17,84 per cento, poco più di quella del Regno Unito al 14,11% e, come sempre, molto distante da quella statunitense al 59,35%. I primi cinque film italiani con i maggiori incassi dall’inizio dell’anno sono Me contro Te – Missione Giungla (4,8 milioni di euro), Tre di troppo (4,7 milioni), Il sol dell’avvenire (4,1 milioni) e L’ultima notte di amore (3,4 milioni).
C’è poi un dato oggettivo su cui hanno convenuto tutti i relatori e che riguarda il numero dei film in sala che è cresciuto di quasi il 45 per cento da dopo la pandemia, passando dai 172 titoli distribuiti in media tra il 2017-18-19 ai 250 titoli già usciti nel 2023. Troppi?
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