Gli imperdibili della dodicesima edizione della Festa di Roma che parte giovedì 26 ottobre all’Auditorium Parco della Musica di Roma? Il direttore artistico Antonio Monda ne indica tre: “Non potrei, ma faccio tre nomi. Uno per l’Italia, ovvero Una questione privata di Paolo e Vittorio Taviani, mentre per gli stranieri segnalo Detroit e Last Flag Flying“. Detroit è il nuovo film di Kathryn Bigelow che rievoca uno dei più tragici e sanguinosi episodi della storia statunitense: la sommossa che ha attraversato le strade della metropoli americana esattamente cinquant’anni fa, fra il 23 e il 27 luglio 1967. Last Flag Flying di Richard Linklater è invece la storia di tre reduci del Vietnam (Steve Carell, Bryan Cranston e Laurence Fishburne) che attraversano gli Stati Uniti per seppellire il figlio di uno di loro ucciso durante la guerra in Iraq.
Sul recente rinnovo del suo mandato, lo scrittore e giornalista che vive tra Roma e New York, afferma: “Questo tipo di lavoro ha bisogno di tempo per vedere i suoi frutti e tre anni erano pochi per fare un disegno completo. Nel futuro – sottolinea – voglio dare a questa Festa, come era nelle intenzioni dei suoi fondatori, grande dignità internazionale e una dimensione che non sia mai provinciale. È una festa internazionale di cinema che si tiene a Roma e non una festa romana”.
Sul futuro dei festival, spiega ancora Monda: “Questo tipo di manifestazioni sta cambiando forma. C’è sempre più attenzione per il contatto diretto con gli artisti, per questo spingo molto per gli Incontri ravvicinati, ma ovviamente c’è attenzione ai film e alla loro qualità”. Il pubblico, aggiunge, “sta sicuramente cambiando. Quello più giovane vuole film spettacolari, mentre quello più anziano vuole invece sempre più film d’arte. Così bisogna saper dialogare con questi due estremi”.
I temi ricorrenti di questa edizione, che si chiuderà il 5 novembre, sono due: sport e musica. Lo sport arriva a Roma con i film sul tennis (Borg McEnroe e Love Means Zero), l’automobilismo (Ferrari: un mito immortale) e il pattinaggio (I, Tonya), mentre la musica è rappresentata dai due doc su Bob Dylan (Trouble no more) e su Maria Callas (Maria Callas, In Her Own Words).
L’attore chiude gli incontri ravvicinati della Festa del Cinema di Roma, regalando risate e nostalgia e una chicca sul futuro: "Sarò il padre di Alessandro Gassman ne Il premio diretto da lui stesso. Lo conosco da quando era bambino e ora mi impressiona ritrovarlo regista, sicuro e determinato"
40mila presenze agli eventi organizzati a Casa Alice. Un successo per la sezione autonoma e parallela della Festa che ha già rinnovato per un biennio l'accordo con la Fondazione Cinema per Roma
Il regista, che ha ricevuto il Premio alla carriera da Paolo Sorrentino, ha incontrato il pubblico della Festa del Cinema, ricordando con particolare affetto l’incontro con Fellini. Lolita di Kubrick, Viale del tramonto di Billy Wilder, 8 ½ sono le tre opere cinematografiche che il regista americano ha usato per raccontarsi ancora più profondamente
Presentato alla Festa di Roma il documentario Ma l’amore c’entra?, dove la regista ha raccolto le testimonianze di tre uomini che hanno picchiato le mogli e che ora sono impegnati in un percorso terapeutico. Un documento di forte attualità che getta luce sulle radici antropologiche del femminicidio