Gli amori amari di Salina


amaro amoreÈ in un sud remoto, in cui la presenza umana è ridotta al minimo e in cui l’uomo sembra ancora non potersi opporre a ritmi della natura che si muovono i personaggi di Amaro Amore, esordio cinematografico di Francesco Henderson Pepe, che ha deciso di ambientare il suo primo film a Salina, piccola isola dell’arcipelago delle Eolie. Un luogo percepito non solo come mero sfondo delle vicende ma che gioca un ruolo da protagonista – e in questo senso per nulla causale è l’uso della pellicola al posto del digitale. È Salina infatti il motore di quella che Pepe definisce “una storia di poesia e di amore” e che uscirà sul grande schermo, in 20 copie, il 23 maggio. Questo paesaggio sospeso nel tempo infatti seduce progressivamente chi vi arriva, mettendolo a contatto con la propria natura, obbligandolo a gettare la maschera dell’ipocrisia con cui normalmente ci si mimetizza nella cosiddetta “società civile”.

 

E così succede anche ai i francesi André (Malik Zidi) e Camille (Aylin Prandi), fratello e sorella, che sbarcano in Sicilia alla ricerca delle proprie origini e che durante questo viaggio capiranno quanto può essere doloroso ma anche coraggioso e liberatorio vivere fino in fondo i propri sentimenti. “C’era la voglia di far sapere che l’amore è uguale per tutti, un’emozione che arriva al cuore di ognuno di noi” dice Pepe. Ed effettivamente il film non tocca solo il tema dell’omosessualità, che si declina attraverso la storia d’amore tormentata fra André e l’isolano Santino (Francesco Casisa) ma anche quello del legame tra fratello e sorella. Non meno importante il ruolo della madre di Santino, Assunta, interpretata da Angela Molina, anche lei alle prese con un difficile rapporto con figlio, anche quello, in qualche maniera, un “amaro amore”. “La relazione fra Santino e la madre è fondamentale spiega il regista così come quella mancata con il padre, che lo ha condotto verso un’omosessualità che emerge solo dopo l’incontro con il fratello-amante. Un meccanismo che è più frequente di quanto si creda e che ho voluto descrivere dopo essermi confrontato a lungo con psicologi e amici gay”. Amori soffocati dalla paura sono ancora quello fra Assunta e Marino, “un siciliano di scoglio, attaccato alla sua terra”, come afferma l’interprete Piero Nicosia e quello fra Linda (Lavinia Longhi) bella pittrice che ha trovato in Salina e nei suoi abitanti il suo luogo fondamentale d’ispirazione, e Yorgo (Yorgo Voyagis) un vecchio marinaio che non riesce a concedersi una nuova possibilità.
“Il mio intento – sottolinea ancora Pepe – era quello di far riflettere lo spettatore su un argomento spesso trattato con troppa superficialità e infatti ho impiegato moltissimo a scriverlo e a svilupparlo, all’incirca 7 o 8 anni. Sono felice però di avere scritto la sceneggiatura con due donne, Debora Alessi e Ilaria Iovine, che hanno aggiunto la loro sensibilità femminile e mi hanno permesso di essere il più realista possibile nei dialoghi, spesso molto difficili, fra i vari personaggi”.

Amaro amore, che ha visto la partecipazione di Anna e Sauro Falchi in veste di produttori esecutivi ed è distribuito dall’Istituto Luce Cinecittà e Third Corporation Dreams, è stato realizzato grazie alla collaborazione di quest’ultima, in associazione con Rai Cinema e A Movie Productions. Ha ricevuto inoltre il contributo della Regione Siciliana e della Regione Lazio e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Intanto, dopo il battesimo di Salina, Francesco Henderson Pepe non si ferma e si sposta a Venezia, dove fra qualche tempo girerà una storia pulp in maschera. Ben più in là del mare di Sicilia è anche il suo secondo progetto, rispetto al quale il regista mantiene ancora un misterioso riserbo, ma di cui rende noto che sarà una coproduzione fra Italia, America e Sud America.

14 Maggio 2013

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