Sabato 15 ottobre alle ore 21.00 si è tenuta la premiazione di Sognielettrici, festival dell’immaginario fantastico e di fantascienza, con incontri e proiezioni all’Università IULM di Milano. Una prima edizione ricca di eventi, con proiezioni di film e cortometraggi in anteprima, accompagnati da incontri, tavole rotonde e un convegno accademico internazionale sulla speculative fiction.
Sognielettrici parte dal cinema, con una particolare predilezione per i nuovi sguardi in arrivo da ogni latitudine, per abbracciare letteratura, fumetti, videogiochi, televisione e aprirsi a contaminazioni con nuovi media, filosofia, scienza, tecnologia.
Nel corso di cinque giorni pubblico e giurie hanno avuto l’occasione di vedere 10 film e 19 cortometraggi.
La giuria del Concorso Lungometraggi, presieduta dall’autrice Barbara Baraldi e composta dal giornalista Andrea Guglielmino e dal fumettista Luigi Mignacco ha assegnato i Premi Ciciarampa.
Miglior Film: Glasshouse di Kelsey Egan (Sudafrica) con la seguente motivazione: “Per aver saputo reinterpretare il classico tema della “notte brava del soldato”, in una chiave moderna e al passo coi tempi di grande eleganza stilistica e strutturale, e aver fornito una versione inquietante e non stereotipata dei rapporti tra donne in una famiglia post-apocalittica che ha dovuto costituire un nuovo equilibrio, esattamente come l’umanità post-covid. Inoltre, pur nell’ambientazione vittoriana (distopica) tocca il tema attualissimo della perdita di memoria, autentico “virus” contemporaneo”.
Miglior Regia: Virus: 32 di Gustavo Hernández (Argentina/Uruguay) con la seguente motivazione: “Con sapienti inquadrature e calibrati movimenti di macchina che non indulgono mai nel virtuosismo, il regista riesce a creare una tensione a tratti insostenibile e a costruire per immagini un rapporto complesso tra una giovane madre e sua figlia, amalgamando alla perfezione ogni ingrediente di uno zombie movie ad alto tasso di adrenalina e dalle suggestioni meta-cinematografiche”.
Migliori effetti speciali: Mousa di Peter Mimi (Egitto) con la seguente motivazione: “Un racconto credibile ed efficace dal punto di vista dell’invenzione visuale: la vicenda di una vittima che ottiene la sua rivalsa attraverso un alter ego robotico traduce il mito americano del supereroe nella realtà egiziana di oggi e, pur nella dimensione di una fiaba tecnologica, allo spettatore italiano ed europeo ricorda situazioni di cronaca drammatiche e purtroppo irrisolte”.
Film più originale: Songs for a Fox di Kristijonas Vildziunas (Lituania) con la seguente motivazione: “Se è vero che il cinema è l’arte più vicina alla rappresentazione del sogno, questo film in maniera sorprendente e formalmente funzionale esalta questo aspetto, scegliendo un tema, quello del “sogno lucido”, difficile da comunicare. Il film riesce perfettamente a rendere l’atmosfera misteriosa e il senso di precarietà che si provano quando si sogna, rendendole via via sempre più controllate e limpide man mano che si delinea il percorso del protagonista e, in parallelo, quello dello spettatore”.
Inoltre è stata assegnata una Menzione speciale a The Cow Who Sang a Song Into the Future di Francisca Alegria (Cile) con la seguente motivazione: “La crisi individuale, familiare e globale raccontata con sensibilità, sincerità e poesia, sorprendendo senza sensazionalismi: ecologia, elaborazione del lutto e ricerca dell’identità in un film dove lo sguardo silenzioso degli animali porta un messaggio per la nostra anima”.
La giuria del Concorso Cortometraggi presieduta dalla critica e giornalista Alice Cucchetti e formata dagli studenti di cinema dell’Università Iulm Alessandra Borgonovo, Gaetano Di Gaetano, Francesca Pia Esposito, Lucrezia Gemmo, Francesco Mastroleo e Gregorio Mattiocco ha assegnato i Premi Ciciarampa a:
Miglior Corto: Seniors 3000 di Julien David (Francia, Animazione) con la seguente motivazione: “Per la compiutezza con cui coniuga tecnica e racconto, lavorando sulla distopia come commento critico al presente, definendo i suoi personaggi in pochi efficaci tratti, combinando ironia e commozione per un messaggio politico”.
Corto più originale: Zoon di Jonatan Schwenk (Germania, Animazione) con la seguente motivazione: “Per la potenza sintetica e immaginifica del character design e la forza evocativa di scenari, paesaggi e personaggi, e delle relazioni che instaura tra loro”.
Menzione Speciale alla regia e all’interpretazione di Graham Dickson: The Operator di Matt Riley (UK) (videoringraziamentro di Matt Riley)
Menzione speciale per sceneggiatura e ambientazione Hot Rod (Bolide) di Juliette Gilot (Francia) (viderongraziamento di Juliette Gilot)I cortometraggi vincitori. Da sinistra: Seniors 3000, Zoon, Hot Road (Bolide) e The Operator.
I premi assegnati sottolineano la grande vitalità del genere fantasy e fantastico a ogni latitudine del pianeta, in modi originali e differenti, usando il genere per indagare il contemporaneo. Un fatto dimostrato anche anche dal successo di Sognielettrici, specie in occasione dell’attesa anteprima italiana di Shin Ultraman con un auditorium pieno di spettatori arrivati da ogni parte d’Italia. Tanta partecipazione anche agli incontri che hanno spaziato dalla fantascienza africana ai giochi di ruolo, dall’editoria indipendente alla traduzione e adattamento del fantastico, dal fumetto horror alle nuove frontiere della tecnologia deepfake, fino all’incontro con il maestro della fantascienza italiana Luigi Cozzi.
Ci si è chiesti se la cultura pop fosse in grado di salvare il mondo, ma una risposta univoca non è stata trovata. Sicuramente il fantastico crea un territorio e un linguaggio comune, perché per raccontare la realtà ci vuole l’immaginazione. “Sono stati cinque giorni intensi – dice il direttore artistico Stefano Locati – e ricchi di soddisfazioni, ora andiamo a riprenderci il futuro”.
LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE:
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis