Un sogno lungo un mese. Un sogno che ha entusiasmato, e continua a entusiasmare, Giuseppe Ferlito e i ragazzi della scuola Immagina di Firenze, che in vari modi, a vario titolo, vi hanno partecipato. Un sogno chiamato film.
Adesso, le riprese sono terminate: si va al montaggio, e probabilmente, in autunno, nelle sale cinematografiche. Il film si chiama Compagno che sei nei cieli. Per il regista, Giuseppe Ferlito, siciliano di Burgio, videomaker pluripremiato, è il coronamento di un desiderio di lungo corso. Un film per il cinema.
L’esordio l’aveva già fatto, un paio di anni fa, con Femmina: Monica Guerritore star di un progetto nato dalla penna di Giuseppe Patroni Griffi, a cui Ferlito aveva solo dato la sua mano registica. Ma questo film è un’altra cosa.
La storia di Compagno che sei nei cieli, Ferlito l’ha scritta una decina di anni fa: ne ha fatto un video, in bianco e nero, premiato in molti festival. Ora fa il remake di quel suo video, con i mezzi del cinema.
La storia è quella di un operaio licenziato e tradito dalla moglie.
Se sei in America, dove ci sono spazi immensi, magari prendi un camioncino e fuggi via, fai il giro degli Stati Uniti attraverso le strade secondarie, come il protagonista di Strade blu.
In Italia, dove gli spazi sono più stretti, la fuga del protagonista è verso l’alto. Simone sale sulla cima di una ciminiera, e da lì non si muove. Come il Simon del desierto del film di Bunuel. In cima a una colonna, a spiare la follia degli altri. E’ un po’ questo il senso del film.
“Sarà un film grottesco e drammatico insieme”, promette Ferlito, che sperimenta tecniche di low-low budget con il montaggio digitale ad alta risoluzione video, e alcuni inserimenti di riprese in dv oltre a quelle, tradizionali, in pellicola.
All’ombra della ciminiera ricostruita per il film, molti degli allievi del laboratorio cinematografico “Immagina”, che hanno verificato la loro voglia di conoscere il cinema accanto ad alcuni professionisti, come il dio dell’anarchia maledetta e bohémienne Carlo Monni, che interpreta un operaio alla sua maniera sanguigna e rabbiosa.
Nel cast, anche Fabio Fulco (Tè con Mussolini), e Davide Gemmani, nel ruolo dell’operaio che scatena tutto il pandemonio.
Pietro Sciortino è il direttore della fotografia, Francesco Giusto e Valentina Pratesi gli scenografi. Fra gli assistenti alla regia, gli allievi della scuola Immagina che più si sono dedicati all’avventura quotidiana del set: Serena Zanzu, Giovanni Pasquini, Rodolfo Di Paolo, Alice Alterj, Sara Del Sarto, Claudia Berni, Alessandro Tartari.
Una curiosità: il film registra l’esordio del sindaco di un paese toscano, Enzo Brogi, primo cittadino di Cavriglia. Ma la storia d’amore fra Brogi e il cinema è di lunga data: nel suo paesino hanno già girato, grazie al suo entusiasmo, due film: Ivo il tardivo di Alessandro Benvenuti e Il più lungo giorno di Roberto Riviello. Mentre Piero Pelù, amico del sindaco con gli occhialini, sta pensando di girare lì alcune scene del suo primo film.
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