Giuliana De Sio


Giuliana De SioE’ un’estate ricca d’impegni professionali, quella del 2006, per Giuliana De Sio. Oltre a comparire nelle repliche televisive de Il bello delle donne, la fortunata fiction diretta Maurizio Ponzi, l’attrice ha in cantiere diversi progetti che la vedranno di nuovo protagonista. A illustrarli la stessa De Sio durante la serata che la rassegna romana “L’isola del cinema” le ha dedicato programmando A luci spente di Maurizio Ponzi, film che racconta la lavorazione di Redenzione, pellicola prodotta con il sostegno del Vaticano nel 1943, che evitò al cast di non trasferirsi a Venezia, dove si era insediato tutto il cinema italiano al seguito della Repubblica di Salò. “E’ stata una bella sfida, molto stimolante ha detto la De Sio – Per il mio ruolo, mi sono dovuta confrontare con lo stile recitativo di attrici dell’epoca, come Clara Calamai, che avevano una recitazione asciutta, totalmente priva d’ironia e leggerezza, un conformismo interpretativo distante dall’interpretazione odierna”.

Ultimamente lavora molto per il piccolo schermo, la sua sfida professionale è diventata televisiva?
E’ un mondo che mi sta offrendo davvero tanto in questo periodo. Ho appena finito di girare Il bambino e la befana, film per Raidue diretto dai Manetti Bros e scritto da Giancarlo De Cataldo. Si tratta di una produzione Rai Fiction e Rodeo Drive, realizzata da Marco Poccioni, Marco Valsania e Giovanni Facchini, che fa parte della serie Crimini otto gialli, in onda in autunno, ognuno firmato da un grande autore e con protagoniste Debora Caprioglio, Lina Sastri e Gabriella Pession. Gli autori dei film sono molto noti: da Sandrone Dazieri a Massimo Carlotto, da Giorgio Faletti a Carlo Lucarelli, fino a Diego De Silva, Andrea Camilleri e Marcello Fois. Il bambino e la befana, racconta la storia di un rapimento ambientato a piazza Navona nei giorni a ridosso del 6 gennaio. Il mio personaggio, Laura, è quello di una madre alla quale viene rapito il figlio, un bambino per giunta difficile. La reazione di Laura è immediata e in lacrime si affida al suo compagno, Giangilberto, un giornalista interpretato da Giampaolo Morelli, il quale in realtà è colui che ha organizzato il rapimento. Un sequestro compiuto da gente non professionista che avrebbe dovuto durare solo poche ore e che invece si complica con l’arrivo di una banda di veri malavitosi. In un’unica giornata per le strade di Roma inizia e finisce questa storia dove le vite di bancari e giornalisti si mischiano con quelle di prostitute ed extracomunitari sotto lo sguardo innocente di Carletto, merce di scambio di un’assurda compravendita. Alla fine, il compagno di Laura, che aveva inizialmente innescato questa assurda messa in scena, sarà disposto a dare la vita pur di salvare il bambino.

La vedremo anche in produzioni Mediaset?
Inizierò il 28 agosto a girare il seguito di Caterina e le figlie, con Virna Lisi. La nuova serie, tutta la femminile, s’intitolerà Caterina e le altre, andrà in onda a marzo 2007 e ci sarà spazio per nuovi personaggi, tra cui il mio. Interpreto una donna forte e in carriera, capo del più importante ufficio stampa della città, che prende a lavorare con sé una delle figlie della Lisi, una ragazza disoccupata interpretata da Valeria Milillo. Anche stavolta ho per compagno un giornalista, Roberto Farnese, che alla fine mi metterà nei guai, ma non prima che io abbia mostrato il mio lato di donna cattiva e vessatrice. A complicare le cose mio figlio che metterà incinta la Melillo scatenando in me la paura di essere identificata come una vecchia nonna. Fobia che mi trasformerà in una quarantenne ossessionata dalla vecchiaia, un personaggio che trovo davvero molto divertente. La storia sarà divisa in sei puntate. Ma quello che più mi affascina adesso è il progetto che mi ha appena proposto la Rai per i 150 anni della nascita di Giacomo Puccini: dovrei intepretare la moglie Elvira, una donna straordinaria, dal temperamento forte e moderno, sul quale mi sto documentando molto. Ho appena finito di leggere “La divina Elvira”, il libro di Giampaolo Rugarli (Marsilio) l’ideale femminile nella vita e nell’opera del compositore.

E il cinema che parte avrà nella sua carriera?
Adoro il grande schermo ma l’Italia è un paese cha affida ruoli da protagonista sempre ai soliti tre o quattro volti. I talenti ci sono ma vengono puntualmente dimenticati. Anch’io, come Laura Morante, mia cara amica, ho recitato in Francia, ma occorrerebbe trasferirsi definitivamente all’estero per continuare a lavorare. Qui, invece, la politica rovina tutto. Lo scandalo di Vallettopoli per chi lavora nel mondo dello spettacolo non è stato certo una novità: la percentuale delle persone che usufruiscono del clientelismo in questo settore è vicina al 70%. Così vanno le cose e gli italiani non sono certo un popolo di rivoluzionari. Meglio pensare alle vacanze.

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31 Luglio 2006

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