Giornate italiane

La varietà del cinema d’autore italiano di oggi è racchiusa nel trio che concorre al Venice Days Award 2015: Arianna, esordio di Lavagna, Viva la sposa di Celestini e La prima luce di Marra


La varietà del cinema d’autore italiano di oggi è racchiusa nel trio che concorre al Venice Days Award 2015: la sorpresa porta il nome di Arianna, l’opera prima di Carlo Lavagna che porta a Venezia (venerdì 4) un’attrice esordiente destinata a far parlare di sé come Ondina Quadri; la conferma è quella di Ascanio Celestini che con Viva la sposa mette in scena la ballata cruda e romantica di un’umanità senza bussola (lunedì 7); il ritorno è quello di Vincenzo Marra che con La prima luce (giovedì 10) riprende il viaggio nel miglior cinema di narrazione, dopo le belle affermazioni nel cinema della realtà con cui è stato spesso protagonista proprio alle Giornate degli Autori.

Ma il percorso italiano della rassegna indipendente promossa da Anac e 100autori nell’ambito della Mostra del Cinema arriva a contare un totale di 9 titoli compresi i due film brevi, De Djess di Alice Rohrwacher (giovedì 3) – nono corto della collezione “Miu Miu Women’s Tales” promosso in collaborazione con il creative partner delle Giornate Miu Miu – e Viva Ingrid! di Alessandro Rossellini (mercoledì 9).
Eugenio Barba è l’eccezionale protagonista de Il paese dove gli alberi volano di Davide Barletti & Jacopo Quadri (venerdì 11); un giovanissimo disegnatore (Lorenzo Berghella, pescarese di appena 24 anni) debutta con la graphic story Bangland (venerdì 4), preceduto da Carlotta Cerquetti con la “fiaba veneziana” di Harry’s Bar (sempre venerdì 4).
E ci sono i “magnifici sei”, gli attesissimi autori di Milano 2015 (venerdì 11), sinfonia multipla nel cuore di una grande metropoli, mentre il progetto speciale Laguna Sud nella Remiera di Pellestrina, in fondo alla Laguna, si concluderà il giorno dopo la fine della Mostra, domenica 13 settembre, con I sogni del lago salato di Andrea Segre, presentato in accordo con il Festival del film di Locarno.

Troppa Italia? “Il pubblico del Lido – osserva il direttore delle Giornate, Giorgio Gosetti – dirà se siamo stati davvero sciovinisti a sproposito. Certamente abbiamo guardato con passione a un cinema che si rinnova, ha coraggio, esplora percorsi inediti, viaggia nel mondo conservando le sue radici”.

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18 Agosto 2015

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