Giornate della luce a Spilimbergo con Peter Greenaway

Parte la V edizione della kermesse che celebra il ruolo degli Autori della Fotografia del cinema italiano contemporaneo


Torna a Spilimbergo (città del mosaico e di antica tradizione fotografica, in provincia di Pordenone) da domani, sabato 8, fino a domenica 16 giugno il festival Le Giornate della Luce, ideato e curato dalla dall’autrice, regista e conduttrice Gloria De Antoni con Donato Guerra.

Il festival conferma la formula che alterna le proiezioni dei film in concorso, incontri con direttori della fotografia, registi e attori, seminari e percorsi espositivi, per culminare nell’attribuzione del premio Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione. Il riconoscimento viene assegnato da una giuria formata da personalità di spicco nel panorama cinematografico, tra gli altri il regista, sceneggiatore e interprete Edoardo Winspeare, l’attrice-iconadegli anni Settanta Stefania Casini,ora regista di talento, l’attrice Anna Bonaiuto, i critici Oreste De Fornari, Fabio Ferzetti Fulvia Caprara.

A presiedere quest’anno la Giuria dei Giovani l’attrice Anita Kravos. La giuria ha selezionato tra i film italiani dell’ultimo anno la terna dei finalisti che si contenderanno di questa edizione: Michele D’Attanasio per il film di Mario Martone Capri revolution, Roberto Forza per il film di Paola Randi Tito e gli alieni e Daniele Ciprì per il film di Claudio Giovannesi La paranza dei bambini. Spiccano nel programmadue nomi ormai entrati nel mito della settima arte, a partire da Peter Greenaway che sarà al festival per presentare, in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, il suo L’ultima cena secondo Peter Greenaway dove le luci e i colori di uno dei dipinti più celebri del mondo vengono raccontati secondo lo sguardo del più visionario dei registi europei degli ultimi trent’anni (venerdì 14 giugno al Cinema Miotto di Spilimbergo alle 17.00).

Grande attesa poi per Valeria Ciangottini: a sessant’anni dall’inizio delle riprese, la bionda, angelica camerierina che suggella il finale de La dolce vita, ricorda quella primavera del 1959 sul set del capolavoro di Federico Fellini. Presente anche il maestro Pupi Avati, del quale sarà riproposto il cult movie “La casa dalle finestre che ridono”, che con Marco Risi e Enrico Vanzina parlerà delle luci nelle commedie natalizie (e in quelle balneari), mentre sul tema dei cosiddetti “musicarelli” – fenomeno cinematografico degli anni Sessanta – interverranno Shel Shapiro e Steve della Casa.

Il tema della luce nel cinema offrirà spunti per incontri, visioni e riflessioni, a partire dalla serata di apertura domani, sabato 8 giugno, in cui Laura Delli Colli parlerà con il maestro friulano hollywoodiano Dante Spinotti. Tra gli eventi in apertura domani anche la mostra fotografica su Antonio Pietrangeli, ”Il regista che amava le donne”, autore del fondamentale “Io la conoscevo bene”.Gran finale domenica 16 giugno con il ricordo che il festival rinnova a Michela, ragazza di Spilimbergo vittima di femminicidio: a omaggiarla il cantante e attore Simone Cristicchi (ore 21.00 al Cinema Miotto di Spilimbergo). Nella serata l’assegnazione del Quarzo di Spilimbergo – Light Award, al miglior Autore della Fotografia del cinema italiano per il 2019.

autore
07 Giugno 2019

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