Oltre 10.000 spettatori, decine di compratori, tavole rotonde affollatissime. Strepitoso successo, nonostante il periodo festivo (la “Settimana d’Oro” del Giappone), per la terza edizione del Festival del Cinema Italiano (27 aprile – 5 maggio) organizzato da Italia Cinema e dal quotidiano “Asahi Shimbun”.
Oltre al dato sull’afflusso di pubblico, cresciuto di quasi il 40% dalla prima edizione del 2001 e alla risposta positiva dei distributori giapponesi, seguiti con particolare attenzione dall’organizzazione, colpisce l’entusiasmo “a caldo” degli ospiti che hanno accompagnato la presentazione dei film. Serra Yilmaz (Le fate ignoranti), che ha passato “40 minuti dopo la tavola rotonda e un’intera ora dopo la proiezione a firmare autografi. Ma quello che mi ha più stupita, è stato essere riconosciuta, in piena notte, in un angolo qualsiasi dalla città, da giovani spettatori che avevano adorato il film. Incredibile, in una città come Tokyo”. Anche Alessandro D’Alatri, il “capo” della delegazione italiana, ha portato con sé dal Giappone “lo stupore per l’accoglienza ai nostri film. Non avevo mai visto incontri tanto calorosi, io stesso avrò firmato almeno mille autografi. Anzi, non avevo mai provato un feeling così forte con un’altra cultura, il Giappone mi ha conquistato”. Della delegazione facevano parte anche Ernesto Mahieux, interprete de L’imbalsamatore, e Sergio Pelone, produttore de L’ora di religione.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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