“Di cosa parliamo quando parliamo di cinema italiano oggi?” è il titolo del secondo appuntamento delle Conversazioni pavesi, organizzate dall’Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi. Protagonista della conversazione in programma, giovedì 26 marzo ore 18.30, alla Sala del Camino, Palazzo Broletto (piazza della Vittoria) sarà Gianni Canova – docente di Storia del cinema dell’Università IULM, ‘Cinemaniaco’ Sky e direttore della rivista ‘8½’, che dialogherà con Rocco Moccagatta, docente di cinema e tv dell’Università IULM e analista dei media, e con Roberto Figazzolo, critico cinematografico della rivista ‘Cineforum’.
Punto di partenza dell’incontro è il livello di alfabetizzazione nel campo dell’immagine che rimane, anche oggi, molto basso, soprattutto se confrontato con quello che un’educazione tradizionale conferisce ad esempio nel campo letterario.
Ecco allora l’occasione per far conoscere 8½, numeri, visioni, prospettive del cinema italiano, un’esperienza unica tra le riviste di cinema, controcorrente, innovativa nei temi, irriverente nello stile e sorprendente nella grafica.
Non una rivista di critica e neppure un magazine di informazione cinematografica, ma uno strumento di analisi e di studio che vuole restituire il polso del cinema italiano, anche sul piano industriale ed economico, contemporaneamente rivolto a professionisti, appassionati e studenti e a tutti coloro che vogliono guardare l’oggetto cinema con occhi finalmente diversi.
Ruocco è scrittore, giornalista, attore, documentarista, organizzatore di eventi. Dal 2012 fa parte dello staff organizzativo del Fantafestival e dal 2020 è parte del comitato editoriale di Heroes International Film Festival
Raccontare il cinema italiano attraverso le voci dei produttori. E’ l’idea che guida “Champagne e cambiali”, il volume di Domenico Monetti e Luca Pallanch, uscito in questi giorni in libreria con Minimum Fax in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia
L'autore Gianfranco Tomei insegna Psicologia Generale, Sociale e della Comunicazione presso la Sapienza di Roma. E' esperto di linguaggi audiovisivi e multimedialità e autore di romanzi, cortometraggi e documentari
Il termine ‘audiodescrizione’ non è ancora registrato nei vocabolari e nelle enciclopedie. Nell’editor di testo di un computer viene sottolineato in rosso, come un errore. Una parola che non esiste, un mare inesplorato. Di questo e di tanto altro si è parlato alla presentazione del libro di Laura Giordani e Valerio Ailo Baronti dal titolo “Audiodescrizione. Il Signore degli Anelli. La compagnia dell’AD” (edito da Hoppy) che si è tenuta ieri alla Casa del Cinema di Roma