Gianni Brezza


G. BrezzaPrimo ballerino di danza moderna, coreografo, autore e regista televisivo, Gianni Brezza debutterà presto anche nella regia teatrale, con un “One Woman Show”, nel quale dirigerà Loretta Goggi, da sempre sua compagna, non solo nella vita e nel lavoro. I due condividono infatti, da anni, la passione per i viaggi in mare e presto partiranno con il loro yacht per un lungo tour nelle isole della Grecia, prima di riprendere gli impegni professionali.

Gianni Brezza, quale film consiglia assolutamente di non perdere?
Mi è piaciuto molto Gas di Luciano Melchionna, con Lorenzo Balducci e Loretta Goggi.

Perché?
Perché in genere m’interessano sempre storie che parlano di denunce sociali, di fatti veri, anche di cronaca.

Che genere di film preferisce?
I film di avventura, di evasione e soprattutto i musical, visto che già la quotidianità offre tanti problemi. E poi, essendo io molto alto, provo un certo disagio a stare seduto per un paio d’ore sulle poltrone delle sale cinematografiche. Per questo, devo avere davvero un buona motivazione per
andare al cinema.

Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana.

Due buoni motivi per vederlo?
Ritrae un quadro molto bello e suggestivo dei giovani italiani, dal dopoguerra fino ai nostri giorni. E’ una grande novità: ci sono diverse generazioni che si succedono e che si possono riconoscere in quel film. Inoltre, gli attori sono bravissimi e la regia è superba.

Preferisce il blockbuster americano o il film italiano d’autore?
Mi piace il blockbuster americano, perché mi fa sognare, soprattutto quando narra vicende epiche o fantastiche. Sento dire sempre più spesso che la crisi del cinema italiano è causata dalla mancanza di soldi. In questo, sono polemico, non la penso così. In tv si vedono tanti film americani brutti, di serie B, eppure, anche in quei casi l’industria americana riesce a realizzare storie godibili, con un bel plot, tanta azione e una buona fotografia. Credo, invece, che in Italia occorrano idee e sceneggiature più interessanti: se si prospetta un buon film con dialoghi e vicende avvincenti, poi i soldi si trovano, magari all’estero.

Quale film sconsiglia assolutamente di vedere?
In genere non prendo mai delusioni, perché vado al cinema in modo molto mirato, scegliendo il genere e il cast che davvero mi entusiasmano. Però, mi ricordo che mi ha deluso parecchio Il mistero dei Templari di John Turteltaub, con Nicolas Cage.

Quale attore italiano ha apprezzato di più recentemente?
Giancarlo Giannini: è assolutamente magnifico, sa essere credibile in tanti ruoli differenti, è drammmatico e comico insieme.

 

E l’attrice italiana?
Di attrici brave ce ne sono tante, ma non credo di essere di parte se pronuncio il nome di Loretta Goggi: in Gas, nel ruolo di una madre che scopre di avere un figlio gay, è intensa e brava. E’ stato il suo vero grande debutto cinematografico, a parte quei film degli Anni Sessanta, i cosiddetti musicarelli, in cui Loretta recitò a fianco di Al Bano o di Gianni Morandi. Sono molto critico con lei e Loretta non si rivede mai nelle cose che fa, quindi, sono io che le dico cosa dovrebbe migliorare, perché so che potrebbe dare di più, mentre spesso Loretta s’impigrisce. Stavolta, invece, le ho detto che era perfetta.

 

Quale attore italiano rimpiange di più?
Marcello Mastroianni: ho avuto un calo di zucchero quando sono entrato in Campidoglio, nel giorno del suo funerale. Lo conoscevo, abbiamo iniziato insieme le nostre carriere, poi, Marcello sfondò nel cinema e io in televisione, così ci siamo persi di vista. Ma lo ricordo sempre con grande affetto e
ammirazione.

Quale film rivede sempre volentieri?
Mary Poppins di Robert Stevenson, con Julie Andrews.

A quale regista darebbe il Leone alla carriera?
A Franco Zeffirelli.

Qual è il più bel film d’amore che ha visto?
Un uomo, una donna di Claude Lelouche, con Anouk Aimée e Jean Louis Trintignant. Fu un bellissimo film d’amore, realizzato nel 1966, con pochi soldi e in bianco e nero per risparmiare. Eppure, la storia ebbe successo in tutto il mondo con la famosa colonna sonora di Francis Lai. Il film venne soprannominato il fotoromanzo del cinema francese, in realtà fu un bell’esempio di Nouvelle Vague, vinse due Oscar e un premio importante al festival di Cannes.

Quale genere di film non andrebbe mai a vedere?
Quelli con troppi effetti speciali, dove l’espressione dei comics e del fumetto è predominante. Di sicuro, non andrò a vedere Batman begins di Christopher Nolan: è troppo poco credibile per le mie fantasie.

Quale sarà il prossimo film che vedrà?
Le Crociate di Ridley Scott, con Orlando Bloom ed Eva Green.

 

Quale personaggio le sarebbe piaciuto interpretare sul grande schermo?
Robin Hood di Kevin Reynolds, al posto di Kevin Costner e a fianco di Sean Connery e Morgan Freeman.

autore
25 Giugno 2005

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