Gianluca Giannelli: “I 13mila ragazzi curiosi di Alice”


Conclusasi con la vittoria di Canvas di Joseph Greco e Meet Mr Daddy di Park Kwang Su, anche quest’anno Alice nella città 2007, categoria per ragazzi della Festa di Roma, ha riempito l’Auditorium di ragazzi e ragazze di tutte le età e riscosso un discreto successo di pubblico. Questi i numeri: 13.000 gli spettatori coinvolti tra insegnanti e alunni, 96 i giurati divisi in 3 collettivi, 21 titoli in programma di cui 14 in concorso e 8 anteprime mondiali. A tirare le somme della 4/a edizione della kermesse Gianluca Giannelli, il suo direttore.

 

Oggi si conclude la Festa di Roma. Com’è andata l’edizione di Alice?

Non amo fare stime perché significherebbe che Alice nella città 2007 è finito e non è così. La giornata non è conclusa e comunque il lavoro per Alice continua anche nei prossimi giorni. Si ricomincia subito a lavorare per il 2008 e poi abbiamo intenzione di proseguire con eventi e manifestazioni legate a noi e alla Festa di Roma per tutto l’anno.

 

Intende anche gli incontri tra ragazzi e attori di Aspettando la Festa?

Certo. La Fondazione Cinema per Roma ha già dato l’ok per un nuovo ciclo.

 

Ci sono degli obiettivi raggiunti in questa edizione di cui siete particolarmente soddisfatti?

Siamo riusciti a programmare più proiezioni per i ragazzi e soprattutto a portare al pubblico una cinematografia diversa da quella proposta nelle sale, specie per un target sotto ai 18 anni.

 

Quali sono stati i momenti più emozionanti o importanti di Alice?

Sono molto fiero di essere riuscito a portare a Roma Hana Makhmalbaf e il suo Buda Az Sharm Foru Rikht/ Buddha Collapsed Out of Shame. Non è facile per gli iraniani uscire dal proprio Paese e averla portata qui è stata un’impresa, ma ce l’abbiamo fatta. Il suo film è molto piaciuto ai ragazzi che hanno dimostrato di essere sempre più interessati ai temi attuali. Vederla ricevere la menzione del premio Ungari/Unicef è stato bello per tutti i presenti e per quanti apprezzano il suo lavoro. Ma a dare le emozioni più grandi è stato Noonbushin Narae/ Meet Mr daddy del sud coreano Park Kwang Su. La giuria di Young Adult non ha avuto dubbi a decretarne la vittoria. Ed è un bel segnale: vuol dire che i ragazzi non hanno storto il naso di fronte a una pellicola con un linguaggio ostico come può essere il coreano, ma hanno aperto la mente e si sono fatti conquistare.

 

Dunque non è stato complicato seguire e coadiuvare il lavoro dei giurati?

Mai come quest’anno i ragazzi sono stati autonomi e convinti. Il gruppo di Young Adult è stato incredibile. Avevano voglia di vedere, sapere e contestare tutto! Questi film hanno stimolato la loro curiosità, caratteristica che tenevano un po’ sopita. I ragazzi di Roma hanno dimostrato di essere un pubblico pronto a prodotti diversi e se in qualche modo li abbiamo aiutati a diventarlo ne siamo orgogliosi.

 

C’è una voce negativa anche piccola in questo bilancio in attivo?

La copertura mediatica è stata altalenante. Le grosse testate fanno ancora fatica a non pensare a noi come alla sezione per bambini, ovvero a una parte minore della Festa e così facendo si perdono film interessanti e eventi da segnalare come la rassegna delle Biblioteche di Roma dedicata a Munari, l’omaggio a Pippi Calzelunghe e la mostra di Komagata. Un peccato se si considera che una delle cose più amate è stata l’esposizione di Bonaventura: un allestimento sempre curato da noi che invece è stato coperto da tutti i maggiori media.

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27 Ottobre 2007

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