Sono state definite le composizioni delle tre Giurie internazionali (Venezia 73, Orizzonti, Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”) della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Nel concorso, oltre al presidente, il regista Sam Mendes, troviamo l’artista, cantante, regista e scrittrice statunitense Laurie Anderson, fra le principali e più coraggiose esponenti della scena creativa d’avanguardia in America, l’attrice britannica Gemma Arterton, il magistrato, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore italiano Giancarlo De Cataldo, autore del best seller Romanzo criminale, l’attrice tedesca Nina Hoss, l’attrice francese Chiara Mastroianni, il regista statunitense Joshua Oppenheimer, il regista venezuelano Lorenzo Vigas, l’attrice, regista e cantante cinese Zhao Wei.
La Giuria Venezia 73 assegnerà ai lungometraggi in Concorso i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film; Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria; Leone d’Argento – Premio per la migliore regia; Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile; Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile; Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergenti; Premio per la migliore sceneggiatura; Premio Speciale della Giuria.
La Giuria internazionale della sezione Orizzonti, oltre al presidente, il regista francese Robert Guédiguian, è composta da: il critico e storico del cinema statunitense Jim Hoberman, l’attrice egiziana Nelly Karim, l’attrice italiana Valentina Lodovini, l’attrice e regista coreana Moon So-ri, il critico e studioso di cinema spagnolo Josè Maria (Chema) Prado, il regista indiano Chaitanya Tamhane.
La Giuria Orizzonti assegnerà – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film; Premio Orizzonti per la migliore regia; Premio Speciale della Giuria Orizzonti; Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile o femminile; Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura; Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio; Venice Short Film Nomination for the European Film Awards 2016.
La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro, oltre al presidente, l’attore e regista italiano Kim Rossi Stuart, è composta da: la produttrice spagnola Rosa Bosch, l’attore e regista statunitense Brady Corbet, l’attrice spagnola Pilar López de Ayala, il critico cinematografico francese Serge Toubiana.
La Giuria del Premio Venezia Opera Prima assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore.
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"