L’universo sentimentale dei maschi di oggi, la loro fuga dall’amore e dall’altra metà del cielo, raccontati con un sorriso e una leggerezza sotto cui però si nascondono alcune serie riflessioni sulla nostra società. Sono gli ingredienti del film L’amore e altre seghe mentali, il nuovo lavoro dell’attore e regista Giampaolo Morelli. Prodotto da Eagle Picture Content e distribuito da Vision Distribution, arriverà nelle sale italiane dal 17 ottobre.
Dopo 7 ore per farti innamorare (2020), Falla girare (2022) e Falla girare 2 – Offline, Giampaolo Morelli torna dietro la macchina da presa. Lo fa con una divertente commedia romantica scritta (insieme a Gianluca Ansanelli), interpretata e diretta da lui stesso. Il protagonista è Guido, commesso in un negozio di animali, 45 anni e una vita sentimentale disastrosa. Scottato da una insopportabile delusione d’amore – la donna con cui era sposato è morta sulla moto dell’amante – si consola facendosi risucchiare in uno sfrenato vortice autoerotico. Sfrenato e insieme tecnologico, perché le sue pratiche onanistiche avvengono nelle cabine di un locale iper-moderno gestito da asiatici.
Qui, indossato il visore della realtà virtuale, entra nel bianco limbo digitale del metaverso per vedere realizzata ogni sua fantasia sessuale. In questo auto-esilio nella virtualità, Guido è in ottima compagnia. I suoi compagni di disavventura sono Nicky (Marco Cocci), amico fissato con le bizzarrie sessuali che può procurarsi su Onlyfans e Armando (un esilarante Leonardo Lidi), un marito che sembra anche lui rifiutare la realtà: non riesce ad accorgersi che il matrimonio è ai titoli di coda. L’idea del regista è chiara. Guido, Nicky e Armando incarnano le tipologie umane in cui si manifesta oggi la “crisi del maschio” e, più in generale, dell’amore. “La tecnologia – ha spiegato Morelli – si risolve in una totale chiusura verso il prossimo. L’amore, invece, è il sentimento più forte, propulsivo della vita: ci fa mettere in gioco, rischiare ma anche crescere”.
Ma dove sono le sono donne, a parte quelle che Guido convoca con la fantasia nel metaverso, in questo mondo di byte, insoddisfazione e solitudine? A rappresentare il sesso femminile è Giulia, la cameriera naif, interpretata dalla brava Maria Chiara Giannetta. La ragazza, con la sua spontaneità, sarà il granello di sabbia capace di inceppare l’infernale macchina autoerotica di Guido.
Chi si aspettasse che quello suscitato da L’amore e altre seghe mentali sia un riso grossolano, rimarrà deluso. Il film è costellato di trovate molto divertenti ma riesce sempre a evitare la volgarità. E’ anzi percorso da una sottile vena di malinconia. La malinconia di chi ha lasciato fuori gli altri dal cuore per rinchiudersi nello sterile mondo mentale delle proprie fantasie. Anche grazie ai dialoghi lunghi e brillanti alla Clerks ai preziosi camei di Marco Messeri e di una verace Ilary Blasi, al debutto sul grande schermo, la commedia di Morelli riesce nel non semplice obiettivo di far ridere e insieme riflettere.
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