Doppia avventura berlinese per Gherardo Pagliei, presente al festival con Riconciliati di Rosalia Polizzi (nella senzione Panorama) e con il bell’omaggio a Luciano Emmer e alla sua Lunga lunga lunga notte d’amore.
Due film assolutamente diversi, una giovane regista e un decano del nostro cinema: come sarà la sua esperienza berlinese?
Intensa. Sono molto felice per entrambe le occasioni. Soprattutto ho apprezzato il fatto che un direttore di festival (straniero purtroppo, ma non voglio far polemiche in questa sede) abbia avuto la grande sensibilità di rendere omaggio ad un regista come Emmer, un artista che merita attenzione e risalto.
Emmer, un regista sempre modernissimo. Il suo storico film “Le ragazze di Piazza di Spagna” fa ancora scuola nella tv di successo dei nostri giorni.
Luciano è un uomo da tutelare, lasciatelo dire a me che dopo 26 film posso dire di aver incontrato parecchi registi e anche i “normali” disastri di questo mestiere, Sud Side Stori in testa. Emmer è tornato a girare il suo secondo film dal 1961 dopo aver realizzato dei grandissimi successi commerciali e ha confermato ancora una volta tutto il suo talento.
“Riconciliati” di Rosalia Polizzi parla di terrorismo con lo sguardo e il senno di oggi: cosa può dire al pubblico tedesco e a quello italiano?
E’ una riflessione indispensabile su anni folli, che hanno segnato la storia di molti di noi e spezzato molte vite. Il pretesto del terrorista che esce di prigione e ricostruisce il suo passato ci ricorda quanto fosse labile, in quel periodo, il confine tra l’essere una persona normale o un criminale.
Sembra proprio che Berlino voglia riconciliarsi con il nostro cinema…
Mi auguro che sia davvero un segnale positivo per tutto il cinema italiano. Soprattutto, spero che il festival aiuti il risultato commerciale dei nostri film. Dopo aver prodotto molte opere e aver vinto anche molti premi, so che il botteghino è ancora il grande problema che assilla i film italiani.
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