Il regista, sceneggiatore, montatore e produttore Gaspar Noè sarà ospite d’onore del Lucca Film Festival, in programma dal 23 settembre al 2 ottobre. Autore di film quali Irréversible, Enter the Void e Love sarà protagonista di una retrospettiva dei suoi lungometraggi, curata dal giornalista Paolo Zelati e da Stefano Giorgi, della direzione-artistica del festival, in varie location della città e di una Masterclass, il 24 settembre al Cinema Astra, moderata da Paolo Zelati, seguita dalla consegna del Premio alla Carriera. Il Lucca Film Festival, realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, proietterà anche Vortex, ultimo film del regista di Buenos Aires. Classe 1963, figlio del pittore argentino Luis Felipe ‘Yuyo’ Noè, Gaspar Noè, emigrò con la famiglia in Francia nel 1976 per sfuggire al Processo di riorganizzazione nazionale della giunta militare di Videla. Il suo stile e le sue tecniche sono caratterizzate da un uso ridotto della narrazione, una cinematografia generalmente offensiva e spesso ermeneutica, un trattamento violento e poco intimo del comportamento sessuale e un senso pervasivo di nichilismo o disperazione sociale. Noé abbatte spesso la quarta parete, rivolgendosi direttamente al pubblico attraverso l’uso della tipografia talvolta “stroboscopica” – come nei titoli di testa di Enter the Void – che mira a disturbare lo spettatore, in modo simile ai metodi tipografici praticati da Jean-Luc Godard. Le sue narrazioni si rifanno a film come Taxi Driver e Arancia meccanica e in generale, i film di Stanley Kubrick sono una grande fonte d’ispirazione per le sue opere.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis