Michele Placido si prepara a raccontare la mala francese con Le guetteur, suo primo film da regista girato oltralpe, con un budget milionario, che sarà una grande sfida tra Daniel Auteuil e Mathieu Kassovitz. Il film, come ha raccontato Placido all’Ansa e come anticipato da CinecittàNews qualche mese fa, è prodotto per il cinema da Studio Canal e Babe Film e sarà sul set dal 27 giugno con un budget di 12-14 milioni di euro.
La storia, ambientata ai nostri giorni, inizia con una serie di rapine durante le quali un cecchino (Kassovitz) uccide tutti i poliziotti. Da qui parte la caccia all’uomo del commissario Daniel Auteuil e una serie di storie parallele sullo sfondo della malavita parigina, in cui incontreremo anche un serial killer. “E’ un film sulla decadenza del mondo occidentale e sull’eterna lotta tra il bene e il male. Se un’ispirazione esiste è The Heat con Robert De Niro e Al Pacino“. Scritto da due giovani sceneggiatori francesi, che hanno voluto Placido dopo aver visto a Venezia i suoi ultimi film, il copione “si avvicina a Romanzo criminale, ma si collega anche alla tradizione degli action movie francesi degli anni ’60”.
“La scena che più mi spaventa – ammette Placido – prevede una serie di esplosioni nel mezzo di Parigi. Ma, si sa, loro sono più abituati di noi alle grandi produzioni. Nel cast vorrei anche Raoul Bova, nel ruolo di uno dei gangster, che nel film sono molto meno violenti dei nostri malavitosi, sono più simili ai clan dei marsigliesi”. Tra gli interpreti dovrebbe esserci anche Monica Bellucci in uno dei due ruoli femminili principali.
Qualche rammarico perché un’offerta del genere non è partita dall’Italia? “No, la vedo piuttosto come una grande occasione. Non parlerei di ‘fuga di artisti’, mi sento comunque in Europa. Vuol dire che hanno rispetto per il nostro lavoro. E’ un buon momento, anche con il reintegro dei finanziamenti e l’arrivo del nuovo ministro. Godiamocelo”.
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