“Ricordati di me non è un film sulla televisione, ma sul successo, sulle vanità e l’ambizione. Si corre il pericolo di sentire di esistere solo laddove vi è un riconoscimento sociale. Allora si scambia la propria vita con tutt’altro”. Così Gabriele Muccino chiarisce le notizie sul suo nuovo script, intervenendo questo pomeriggio a Milano alla presentazione del libro-sceneggiatura L’ultimo bacio edito da Fandango libri. Il volume, nelle librerie da una settimana, contiene un saggio e un’intervista del critico Mario Sesti che ripercorre la parabola artistica del regista. La prefazione di Curzio Maltese e le foto di scena di Stefano Montesi e Angelo Turetta completano il testo. Intanto il regista da qualche anticipazione dei suoi due prossimi film.
A che punto è “Ricordati di me”?
Per ora ho completato la sceneggiatura. E’ una commedia su una famiglia di quattro persone, tutti alla disperata ricerca del successo. Rispetto a l’Ultimo bacio la coralità dell’azione è meno accentuata.
Ha già deciso il cast?
Sicura è la presenza di mio fratello, Silvio. La rosa di attori tra i quali vorrei trovare gli interpreti sono Laura Morante, Sergio Castellitto, Fabrizio Bentivoglio e Stefano Accorsi. E poi devo cercare una giovane ragazza di 17 anni.
Direttore della fotografia nell’Ultimo bacio è stato Marcello Montarsi. Continuerà a collaborare con lui?
Ora come ora, non trovo una ragione per non dover continuare a lavorare con Marcello.
Il produttore è sempre Domenico Procacci della Fandango?
Sì. Sempre lui.
Tempo fa, doveva girare per la Miramax il remake del film francese “Ognuno cerchi il suo gatto”. Che fine ha fatto il progetto?
Quel particolare progetto è morto. Si trattava di un film di dimensioni troppo piccole per la casa di produzione. La Miramax ha deciso invece di affidarmi un progetto molto più grosso, con un budget più elevato. Sono contento di questo cambio di rotta perché l’ho cercato.
Dove girerà questa volta?
A New York, ma non posso dire di più.
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