Fus ancora in calo: congelati 27 milioni

Dell’attuale stanziamento del Fus, il Fondo unico spettacolo, già ridotto quest’anno a 258 milioni di euro, ulteriori 27 milioni sono congelati. Lo prevedono alcuni commi della Finanziaria che rinviano a provvedimenti del ministero dell’Economia riguardanti eventuali scostamenti dagli introiti preventivati dalla vendita delle frequenze del digitale terrestre alle compagnie telefoniche.

La Consulta dello spettacolo, quindi, quando si riunirà (la settima scorsa è saltato l’incontro) per dare il suo parere consultivo sulla ripartizione delle risorse del Fus nei vari comparti del settore non si troverà più di fronte a 258 milioni di euro, bensì a 231.

I 27 milioni – secondo quanto l’Ansa ha appreso al MiBAC – non potranno comunque essere utilizzati sino a fine anno, anche qualora la vendita delle frequenze avesse buon esito e quindi di fatto non potranno essere utilmente ripartiti fra le diverse voci del Fus. Se poi la vendita andasse male, è facile intuire il risultato finale.

“Speravamo in un reintegro del Fus a 414 milioni di euro, ci troviamo di fronte ad un altro ‘congelamento’ di fondi di circa il 10%. La situazione è insostenibile – commenta il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro – Non so come faremo a salvare Cinecittà in queste condizioni, ma la ricaduta riguarderà tutti comparti dello spettacolo e di fatto blocca le leggi di riforma sia del cinema sia della lirica avviate da Bondi. Siamo in una situazione di grande difficoltà. Il ministro – conclude Giro – ha pubblicamente detto che avrebbe chiesto un reintegro. Ora dovremo tornare alla carica. Non si tratta più di logica politica ma di buon senso anche perché si tratta di sopravvivenza del comparto”.