CANNES – La madrina Audrey Tautou posa per i fotografi con un abito bianco tutto decorato di margherite gialle sullo sfondo della città vecchia di Cannes. Ma la Croisette è ancora un cantiere in piena regola, come ogni anno del resto, anche se all’apertura con Il grande Gatsby mancano 24 ore. Sul red carpet ci sarà naturalmente il protagonista del film, la superstar Leonardo DiCaprio, già impegnato a rilasciare interviste, mentre il party inaugurale avrà come tema l’età del jazz e i ruggenti anni ’20, in omaggio al film che Buz Luhrmann ha tratto, in 3D e con megabudget, dal capolavoro di Francis Scott Fitzgerald. Per la cena ufficiale, all’Electrolux Agora Pavillion dietro il Palais, 150 invitati potranno godere della gastronomia della chef tre stelle Anne Sophie Pic, che è una delle quattro donne al mondo insignita di questo riconoscimento, e del due stelle Bruno Onger. Poco prima di mezzanotte il gruppo, rimpinguato da ulteriori presenze, si trasferirà poco più in là, per la festa in stile Gatsby: champagne, la colonna sonora del film e fuochi d’artificio spettacolari. DiCaprio, stando alle voci, attende l’arrivo della mamma Irmeline e forse di qualcun altro della famiglia. Ci saranno poi Tobey Maguire, Carey Mulligan, Isla Fisher e lo stato maggiore della Warner Bros International e di Francia. Tra gli invitati il presidente della giuria Steven Spielberg, Nicole Kidman, il regista di Taiwan ormai americanizzato Ang Lee, Julianne Moore, testimonial dell’Oreal Paris con madame Ines de la Fressange, Hugh Laurie e il trio bollywoodiano Freida Pinto, Sonam Kapoor e Fan Bingbing (40 film e in rampa di lancio in America, da Iron Man 3 al nuovo X Men ora sul set). Dall’Italia pare sia in arrivo anche il nuovo ministro della Cultura Massimo Bray, che poi tornerà certamente sulla Croisette per il film di Paolo Sorrentino, La grande bellezza, unico italiano in concorso. Come unica donna della competizione (e su questo ci sono state proteste di gruppi femministi d’oltralpe, come avvenne lo scorso anno) è l’italiana Valeria Bruni Tedeschi con il produttivamente francese Un chateau en Italie.
I dati intanto dicono che il festival di cinema più importante del mondo non conosce crisi: i giornalisti presenti continuano ad aumentare, anche se vengono da realtà geografiche diverse come l’Asia, mentre per il web è in atto un vero miracolo: dai 2 del 1996 si passa ai 630 del 2012. In totale i cronisti e critici sono passati dai 700 del 1966 ai 3.998 dell’anno scorso. Il personale tecnico è cresciuto, nello stesso periodo, da 498 a 772. Il budget del festival ammonta a circa 20 milioni di euro – metà dei quali provenienti dai fondi pubblici del CNC – con il patrocinio del ministro della Cultura, della città di Cannes e di altre autorità locali. Sul fronte dei film, compresi quelli che approdano al mercato, si è passati dai 510 lungometraggi e 28 corti del 1994 ai 1.068 film e 46 corti del 2012.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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