In attesa dell’annuncio di oggi pomeriggio – con i titoli della selezione virtuale di Cannes 2020, il cosiddetto Cannes Label – Thierry Frémaux ha inviato ai media una lunga lettera in cui ha illustrato cifre e criteri del Festival che non ci sarà: 56 i film, tra cui 15 opere prime e 16 diretti da donne, scelti tra 2.067 lungometraggi, dato in crescita rispetto ai 1.845 del 2019, il 25.7% a firma femminile. Per Frémaux: “Il numero crescente di donne registe è il risultato di un’evoluzione osservata negli ultimi anni e testimonia, numericamente e per quanto riguarda il valore, il contributo artistico e umano delle donne nel cinema contemporaneo, che lavorino come registe o in altri aspetti tecnici”.
In questa annata sono stati selezionati anche 21 film francesi (di cui 8 diretti dalle donne e 9 opere prime), oltre a opere provenienti dagli Stati Uniti, Corea del Sud, Giappone, Regno Unito, Bulgaria, Georgia e Congo. Il delegato generale di Cannes sottolinea che molti festival hanno espresso il proprio desiderio di proporre film selezionati da Cannes tra cui Locarno, Telluride, Toronto, Deauville, San Sebastian, Pusan, Morelia, Angouleme, New York, Roma, Rio, Tokyo, Mumbai, Mar del Plata e Sundance. Non ha confermato né smentito l’eventuale collaborazione con la Mostra del cinema di Venezia.
Nella lunga lettera si spiega inoltre che era impossibile posticipare il Festival a dopo l’estate, essendoci in programma Venezia e Toronto e iniziando la stagione degli eventi cinematografici autunnali in tutto il mondo. Nel messaggio ribadisce: “Anche se i cinema sono chiusi da tre mesi – per la prima volta dall’invenzione dei fratelli Lumière che data al 28 dicembre 1895 – questa selezione riflette il fatto che il cinema è più vivo che mai. Rimane unico, insostituibile. Viviamo in un mondo in cui le immagini in movimento sono in costante evoluzione, che si tratti del modo in cui mostriamo i film o dei film stessi. Il cinema fa una differenza grazie a chi lo realizza, a chi gli dà vita e chi a chi lo riceve e lo rende glorioso. ‘Prossimamente in una sala vicino a voi’: la formula non è mai stata così impellente. Lo vedremo presto: il cinema non è morto e non sta nemmeno male”.
A suo avviso: “Offrire una selezione ufficiale è per il Festival il miglior modo di aiutare il cinema e puntare l’attenzione sui film che arriveranno nei cinema nei prossimi mesi. La riapertura delle sale, dopo mesi di chiusura, è una questione cruciale. Il Festival di Cannes intende accompagnare questi film e sostenerne il percorso in Francia e all’estero, oltre a confermare l’importanza delle sale nel dare valore alla settima arte”. E chiude con un omaggio a Federico Fellini, di cui il festival avrebbe celebrato il centenario: “Avremmo per 12 giorni ripetuto le sue parole che Quentin Tarantino non manca mai di ricordare: Viva il cinema!“.
“Spécial Cannes 2020” propone la scoperta in anteprima di quattro film della selezione ufficiale insieme a quelli del concorso Cinéfondation, e andrà avanti fino al 29 ottobre al Grand Théâtre Lumière, dopo la presentazione alla presenza di Pierre Lescure, Thierry Frémaux e del sindaco di Cannes David Lisnard
The Story of Hong Kong sarà il film di apertura. 24 titoli della selezione 2020 si potranno vedere dal 21 al 30 ottobre al festival coreano
23 film selezionati dal Festival di Cannes nel 2020 saranno presentati al Festival Lumière di Lione, dal 10 al 18 ottobre. Alcuni titoli saranno poi anche alla Festa di Roma e in una tre giorni speciale sulla Croisette. Tra i film Drunk di Thomas Vinterberg, ADN di Maïwenn, Falling di Viggo Mortensen, Gagarine di Fanny Liatard & Jérémy Trouilh, Soul di Pete Docter
Dopo il festival di Deauville, un'altra grande kermesse internazionale accompagna i film della selezione ufficiale di Cannes che non hanno potuto essere proiettati sulla Croisette. Tocca ora a San Sebastián, per una collaborazione inedita ed eccezionale