Fratelli Taviani, dopo l’Orso cinque David


I fratelli Taviani sono i trionfatori del David di Donatello con cinque premi, tra cui miglior film e miglior regia per Cesare deve morire, già Orso d’oro al Festival di Berlino. Vince anche la produttrice Grazia Volpi, che ha realizzato il film con la collaborazione di Rai Cinema, il montatore Roberto Perpignani, i fonici in presa diretta Benito Alchimede e Brando Mosca. I Taviani hanno dedicato la vittoria ai loro attori, i carcerati di Rebibbia che hanno dato alle parole del Giulio Cesare di Shakespeare energia e passione inedita: “Molti giurati hanno votato il gruppo, mentre alcuni di loro erano tra i votabili – ha spiegato Vittorio – ma molte schede sono state annullate perché in tanti avevano votato il cast e non il singolo”. Poi Paolo ha aggiunto: “Per noi è una sorta di esordio, possiamo dire che è l’esordio dell’ottantina avendo entrambi superato gli 80 anni”.

 

Tra gli attori vincono Zhao Tao per Io sono Li, il Michel Piccoli di Habemus Papam, e due interpreti di Romanzo di una strage, Pierfrancesco Favino e Michela Cescon nei ruoli dell’anarchico Pinelli e di sua moglie Licia. A Romanzo di una strage, uno dei favoriti della vigilia, è andato anche un terzo David, agli effetti speciali visivi di Stefano Marinoni e Paola Trisoglio.

 

Miglior regista esordiente Francesco Bruni per Scialla!, che prevale nei voti dei 1.751 giurati del David su Corpo celeste di Alice Rohrwacher e Là-bas educazione criminale di Guido Lombardi. Bruni, ritirando il premio, li ha ricordati con parole affettuose: “Sono tutti bellissimi film, tra cui metterei anche Sette opere di misericordia. Dimostrano che il cinema italiano sta bene e che ci sono veri giovani, oltre a noi che abbiamo già la barba bianca”. Scialla! ha vinto anche il David Giovani.

 

Quello a David Byrne per le musiche di This must be the place e per la canzone originale If it falls, it falls, è un doppio David più che prevedibile. Ma il film di Paolo Sorrentino ha vinto anche per la sceneggiatura, scritta dal regista napoletano insieme a Umberto Contarello, fotografia di Luca Bigazzi, il miglior truccatore (Luisa Abel), il miglior acconciatore (Kim Santantonio).

 

Grande delusione per Nanni Moretti: il suo Habemus Papam si deve accontentare, nonostante le 15 candidature, di tre premi, oltre all’interpretazione di Michel Piccoli, quello alla scenografa Paola Bizzarri e alla costumista Lina Nerli Taviani, moglie di Paolo. La Sacher vince con il miglior film straniero Una separazione dell’iraniano Ashgar Farhadi. Miglior film dell’Unione Europea è il beniamino del pubblico, il francese Quasi amici di Olivier Nakache e Eric Toledano (Medusa).

 

 

 

 

 

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04 Maggio 2012

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