“E’ un vero atto di censura”: in un intervento pubblicato sul quotidiano Le Monde, il regista Francois Margolin si scaglia oggi contro la ministra uscente della Cultura Fleur Pellerin. Motivo? Quest’ultima ha deciso di vietare ai minori di 18 anni Salafistes, il suo documentario sull’Islam radicale che mette in scena immagini della propaganda jihadista senza commenti critici. Per Margolin, si tratta di “un vero atto di censura”. Vietandolo ai minorenni è come se la responsabile del governo Hollande avesse pronunciato una “condanna a morte”. “Di solito – insiste il regista – è un trattamento che viene riservato ai film porno. Per un lungometraggio documentario è il primo atto di questo tipo, per motivi politici, dalla guerra d’Algeria”. Il documentario è stato co-prodotto da France 3, una delle reti di France Televisions, la tv di Stato, ma vietandolo ai minori 18 anni “non potrà essere” diffuso sul piccolo schermo, protesta il cineasta. Fleur Pellerin è stata sostituita nell’odierno rimpasto di governo da Audrey Azoulay, fedelissima consigliera di Hollande per le questioni culturali.
Una chiacchierata tra amici, insieme al giornalista Davide Pulici, su un cinema che non c'è più. Il documentario di Giorgio Bruno fa anche da omaggio al regista di Cannibal Holocaust, che ci ha lasciati nel 2022
Venerdì 24 l'anteprima del film dedicato alla squadra di calcio giovanile Spartak San Gennaro che raggruppa i ragazzi del quartiere Montesanto dando loro una nuova opportunità sociale
La seconda edizione del Premio Film Impresa - 9/11 aprile, Roma - presenta l’anteprima del doc dell’autore bergamasco, sul pluricampione mondiale di MotoGP, prodotto dall’azienda Dainese, centro del racconto industriale. Il Premio Olmi conferito a Francesca Archibugi
Il documentario in due parti dedicata al grande attore e comico Steve Martin uscirà sulla piattaforma il 29 marzo