PESARO. In questa stagione, sul grande schermo, l’abbiamo vista solo una volta, ne Il richiamo di Stefano Pasetto. In televisione però è stata protagonista prima con Tutti pazzi per amore e poi con Ragazze in web di Marco Pontecorvo in cui recitava al fianco di Carolina Crescentini. Ora, in giuria a Pesaro, dove insieme alla regista Antonietta De Lillo e al giornalista Boris Sollazzo ha deciso di premiare il film bosniaco Children of Sarajevo, Francesca Inaudi ci parla del suo prossimo progetto cinematografico, Ci vediamo domani, in cui la vedremo duettare con il comico del momento, Enrico Brignano.
Che ruolo interpreti nel film di Andrea Zaccariello?
L’ex moglie di Enrico Brignano. Un personaggio caratterizzato da quella particolare forma di durezza che a volte le donne hanno nel momento in cui non riescono a distaccarsi dal sentimento che hanno provato per un uomo, pur sapendo che quel rapporto non può più funzionare. Ci vediamo domani sarà una commedia ma dai toni leggermente diversi rispetto alle commedie italiane degli ultimi tempi.
Come ti sei trovata a lavorare con Brignano e con Zaccariello?
Non ho un grande ruolo nel film, sono state sul set solo tre giorni. Comunque con Enrico mi sono trovata molto bene, anche se l’ho visto un po’ affaticato. In Andrea invece ho scoperto un regista dalle idee molto precise. Lavora in modo differente dagli altri registi con cui ho lavorato, gira al massimo tre o quattro ciak.
Il film è ambientato a Roma?
Sì, ma è stato girato tutto in Puglia. L’Apulia Film Commission è una delle poche che funziona davvero bene in Italia. Credo che se tutte le Film Commission si organizzassero insieme in modo da decentralizzare il cinema dalla capitale, ne gioverebbero molto l’industria cinematografica e tutto il Paese, perché creerebbe nuovi posti di lavoro e soprattutto smuoverebbe l’immaginario mondiale del cinema italiano, identificato quasi sempre con Roma. Penso che bisognerebbe investire di più su tutto il territorio per far nascere nuove prospettive anche estetiche e dare lavoro anche ai ragazzi di vent’anni.
Prossimi progetti oltre a questa commedia?
A novembre riprendo sicuramente “Colazione da Tiffany” a teatro. A settembre invece girerò un film sul calcio fiorentino diretto da Stefano Lorenzi. E poi ci sono anche altri progetti ma è presto per parlarne.
La tua esperienza di giurata a Pesaro?
Essere giurata in un festival mi offre la possibilità di vedere film stranieri che molto probabilmente non usciranno mai in Italia e per questo mi piace molto.
Da spettatrice che cinema ami?
Il cinema che amo è quello che ha la necessità di dire delle cose, che ha l’urgenza di comunicare qualcosa in maniera forte.
Con quali registi ti piacerebbe lavorare in futuro?
Non scelgo mai un film per il regista o per gli attori. Mi innamoro dei progetti, mai delle persone. Mi piacerebbe molto lavorare all’estero, fare delle esperienze fuori dall’Italia.
Con MaXXXine, in sala con Lucky Red, Ti West conclude la trilogia iniziata con X: A Sexy Horror Story e proseguita con Pearl, confermandosi una delle voci più originali del cinema di genere dell’era Covid e post-Covid
Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps - La serie ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie di cronaca italiane: il 13 e 14 novembre su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries.
Codice Carla mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa.
Il disegnatore, illustratore e docente presso la Scuola Romana dei Fumetti ci racconta come ha lavorato sugli storyboard dell'ultimo successo di Gabriele Mainetti