Tra gli appuntamenti previsti alla Sala Tropicana dell’Hotel Excelsior la conferenza stampa del Premio Kineo e la presentazione di “Schermi di qualità”. Alla Taverna CineCocktail con Lina Wertmüller
Sono approdate alla Villa degli Autori due registe che hanno riflettuto, con intenzioni e declinazioni diverse, sul contributo delle donne all'arte e alla politica. La coreografa Celia Rowlson-Hall ha esordito nel lungometraggio con Ma, una rivisitazione del pellegrinaggio di Maria (interpretata da lei stessa) attraverso il paesaggio desertico del Sud-Ovest. Dal canto suo, la figlia d'arte Leyla Bouzid esordisce a 31 anni con A peine j'ouvre les yeux, ambientato a Tunisi nel 2010, alla vigilia della rivoluzione, e incentrato su una diciottenne determinata a esprimere il suo dissenso attraverso la musica, contro il volere della madre che è consapevole dei rischi che corre.
Due bellissimi giovani, Nia e Silas, interpretati da Kristen Stewart e Nicholas Hoult, vivono una storia d'amore proibita in una società futura, armoniosa e zen, che ha cancellato sentimenti e passioni. Per il regista americano Drake Doremus si tratta di “una storia emotiva in una società inventata, post-futuristica che potrebbe essere ambientata in qualsiasi luogo e tempo. Non voglio esprimere nessuna filosofia politica o credo religioso. Quello che conta per me è accendere il cuore, perché l’amore è la migliore droga dell’uomo"
E’ stato presentato presso l’Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior il cortometraggio di Max Croci Era bellissima, con Ambra Angiolini, ambientato a Cinecittà, nel mondo dei provini televisivi e vagamente ispirato a Bellissima di Visconti, con una mamma di periferia disposta a tutto pur di portare al successo la sua bambina
Il regista ucraino: "La condanna del collega Sentsov è crudele, inumana, ingiusta, un atto aggressivo che tenta di instaurare un terrore psicologico"
"Oggi i 50enni vogliono sembrare 30enni e i matrimoni diventano seriali: si svaluta ogni cosa che abbia a che fare con la maturità. Questa parte della nostra cultura è molto legata al capitalismo”, ha detto Michael Rowe, il regista che vinse la Caméra d'Or a Cannes nel 2010 con Leap Year e che ora ha presentato Early Winter alle Giornate degli Autori. Interpretato da Paul Doucet e Suzanne Clément, il film racconta la fine dell'amore tra David, un quarantenne che lavora in una casa di riposo, e Maya, che invece passa il suo tempo ad accudire stancamente i due figli mentre gioca con il suo smartphone
“Sto preparando il mio prossimo capolavoro e sono proprio stressato”, dice scherzando Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, conduttore televisivo e regista del successo La mafia uccide solo d’estate, e protagonista di uno degli incontri de Il cinema in giardino, organizzati nello spazio Garden della 72ma Mostra del cinema. “Inizio a girare il 28 settembre, parla dello sbarco degli americani in Sicilia, nel ’43”. Nel cast, oltre a Diliberto stesso, anche Miriam Leone
“Ero curioso di vedere cosa significasse essere un immigrato in America oggi. Negli Stati Uniti ci sono circa 7-8 milioni di immigrati senza documenti, ma moltissimi ispanici e asiatici votano. Oggi è quasi impossibile essere eletti presidente degli Stati Uniti senza il loro voto, perciò i politici sanno che devono confrontarsi con questo elettorato”. Il maestro del documentario Frederick Wiseman ha realizzato il suo 40° film (alla Mostra fuori concorso) puntando la macchina da presa - per 9 settimane e 120 ore di girato - sul quartiere di Jackson Heights nel Queens, a New York. Un quartiere in cui sono parlate 167 lingue diverse e che racchiude una eccezionale diversità etnica, religiosa, culturale
Due registe (Sue Brooks e Laurie Anderson) su ventuno titoli in concorso. La media resta sempre notevolmente bassa, come conferma anche l'indagine realizzata da “EWA", European Women's Audiovisual Network presentata oggi al Lido. Le donne hanno diretto il 16.3% dei film europei nel periodo 2003-12 e questi film hanno ottenuto l'8.9% degli incassi totali. La ricerca, che comprende le risposte a un questionario inviato agli addetti ai lavori di sette paesi, pone la questione delle misure volte a sostenere la parità di genere nel settore
L’attrice francese accompagna a Venezia 72 L’attesa di Piero Messina, dove interpreta una madre che ha perso un figlio, una situazione analoga a quella che viveva il suo personaggio in Film Blu di Kieslowski: “Infatti all’inizio non ero sicura - dice - Non volevo fare un film sullo stesso tema, che magari sarebbe risultato meno riuscito. Ho evitato questo ruolo per tutti questi anni. Ma è stata la sceneggiatura a convincermi"
In Concorso 'L’attesa', con Juliette Binoche, opera prima di Piero Messina, dopo tanti anni di lavoro al fianco di Paolo Sorrentino. Il film, in uscita il 16 settembre con Medusa in 150 copie, è sorrentiniano forse nella forma, ma non nella sostanza e nel complesso narrativo, calato in una dimensione intimista, locale (tutto ambientato in un paesino della Sicilia seguendo le regole di unità di tempo, luogo e spazio) e molto umana. La trama, vagamente ispirata a varie opere di Pirandello (oltre che "a un ricordo di infanzia", specifica l'autore) racconta dell’incontro tra Anna (Binoche) che ha da poco subito la tragica perdita del figlio, e la giovane Jeanne (Lou De Laage), che del ragazzo è la fidanzata, inconsapevole – forse non del tutto – di quanto accaduto
Alice Rohrwacher ha vissuto come "Una piacevolissima occasione di sperimentazione" l'esperienza di De Djess, il nono cortometreggio della serie Miu Miu Women's Tales promossa con le Giornate degli Autori. L'idea è quella di esplorare la creatività femminile partendo dallo spunto degli abiti della casa di moda, e la regista di Le meraviglie l'ha sviluppata mostrando dei vestiti che approdano a riva come naufraghi e vengono raccolti da un gruppo di suore che li mettono ad asciugare. Tra i protagonisti, la sorella Alba. "Ne ho approfittato per sperimentare tecniche e soluzioni che non ho mai la possibilità di frequentare, come la stop motion, l'uso delle immagini fisse, la pellicola 35 millimetri e l'uso di una lingua inventata". Nel suo prossimo futuro c'è la regia dell'opera lirica La traviata
Molto applaudito in concorso The Danish Girl di Tom Hooper, ispirato alla biografia di Einar Wegener alias Lili Elbe, con lo straordinario attore inglese Oscar per La teoria del tutto nei panni della protagonista e Alicia Vikander in quelli della moglie, una pittrice che l'accompagnò nel suo complesso percorso. Per il regista: "Noi viviamo in mondo molto diviso, basta vedere cosa succede sulle nostre spiagge con gli sbarchi dei rifugiati e le tante vittime di questo esodo. Allora l'appello contro l'esclusione è più che mai attuale, ma l'unico antidoto all'esclusione è l'amore"
Sarà firmato dal regista siciliano il montaggio dei provini, tagli e doppi dal set di Amarcord, ore di materiale inedito scovati da Cristaldifilm e dalla Cineteca di Bologna, ora restituite in un assaggio di 8 minuti al pubblico della Mostra del Cinema (Sala Volpi, ore 16.45) e quindi agli spettatori che da metà settembre troveranno in sala la nuova versione restaurata capolavoro felliniano. Sempre sabato 5 settembre, alle ore 21, al Cinema nel Giardino, Giuseppe Tornatore incontrerà il pubblico, Quella volta che chiesi a Fellini di fare il proiezionista
Il corto di Mariachiara Manci aveva vinto l'edizione 2014 del Premio per la Sceneggiatura. Quella del 2015 è stata vinta dallo script Consigli pre-appuntamento dal futuro di Giacomo Caceffo
L’attrice ha ritirato il riconoscimento all’Italian Pavilion. ''Facciamo un mestiere bellissimo - ha dichiarato - ma c'è sempre bisogno di essere incoraggiati. Soprattutto in un Paese dove non è sempre facile fare il nostro lavoro''
Il protagonista di The Childood of a leader di Brady Corbet, tra le star più attese di Venezia 72, scompare dalla lista degli arrivi. Oggi a presentare il film, in gara a Orizzonti, ci sarà solo l'attrice Berenice Bejo
Tra gli appuntamenti previsti alla Sala Tropicana dell’Hotel Excelsior la presentazione della ricerca EWA-European Women’s Audiovisual Network e la conferenza stampa del Taormina Award
In un folle mix “tra satira, dramma, azione, noir e commedia che ha tratto grande ispirazione soprattutto da Natural Born Killers di Oliver Stone”, Lorenzo Berghella mette in campo in Bangland le storie intrecciate del presidente Steven Spielberg, di un telepredicatore, di un autore televisivo, di uno strozzino e di una famiglia disfunzionale, cita tanto cinema (uno dei protagonisti ha il volto di Bill Murray), grande musica (da Sympathy for the Devil a House of the Rising Sun) e chiama in causa molti lati oscuri della forza americana.“Ho ideato tutto ciò per reazione a ciò che vedevo nei tg e leggevo sui giornali, per me è stato come un meccanismo di difesa"
Presentato all’Italian Pavilion il cortometraggio di Adelmo Togliani che ne è anche l'interprete con Bianca Guaccero. Una tavola rotonda su produzioni indipendenti, product placement e tax credit ha accompagnato l'evento
Carlotta Cerquetti ha dedicato un documentario, passato ai Venice Days come evento speciale, al tempio veneziano della famiglia Cipriani, tappa imprescindibile di ogni viaggio che si rispetti nella città lagunare. Tra i tavoli di Calle Vallaresso, dal 1931, sono passati personaggi come Ernest Hemingway e Orson Welles. Oggi “la stanza” continua a essere mèta di pellegrinaggio. ll film, scritto dalla regista con Irene Bignardi, andrà in onda su Canale 5 il 7 settembre. Il patron del locale, intanto, si è "sfogato" sulla situazione della sua città: "Il ponte di Calatrava? Prima o poi cadrà", dice
Sarà il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli a trarre le conclusioni della tavola rotonda internazionale su Digital single market e industria dell’audiovisivo che si terrà lunedì 7 settembre, all’Hotel Excelsior a Venezia
In concorso a Venezia 72 il film di Xavier Giannoli, commedia amara su una baronessa che non sa cantare ma viene ugualmente applaudita nei circoli della società bene. In sala il 17 settembre con Movies Inspired
"Spero che parlando di questo tema specifico si riesca a comunicare anche altro, ovvero la necessità di essere liberi di cercare la propria vera identità e di sfuggire alle definizioni", dice il regista esordiente, che ha portato il suo film nella selezione ufficiale delle Giornate degli Autori. Prodotto da Ring Film con Rai Cinema, Arianna sarà distribuito da Istituto Luce-Cinecittà dal 24 settembre. La protagonista, giovanissima, è Ondina Quadri, che nel corso di un'estate nella casa d'infanzia va alla scoperta della sua vera sessualità. I genitori di Arianna sono interpretati da Massimo Popolizio e Valentina Carnelutti