Venezia 72 - Pagina 4

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Skolimowski, la morte in 11 minuti

11 Minutes, un esercizio di stile dal cineasta polacco che vinse il Leone d'argento con Essential Killing nel 2010: le microstorie di tanti personaggi convergono verso la catastrofe in un action thriller antihollywoodiano. "Ci muoviamo su un terreno minato, camminiamo sull'orlo dell'abisso, dietro ogni angolo è in agguato l'imprevisto, l'inimmaginabile, il futuro vive solo nella nostra fantasia. Potrebbe finire tutto di colpo, nel modo che meno ci aspetteremmo", dice il regista

Istantanee dall’Oriente in trasformazione con “Underground fragrance” e “Island City”

Vengono da Paesi lontani i due film più apprezzati della selezione delle Giornate degli Autori, che ha dato spazio alla Cina dell'esordiente Pengfei con e all'India di un'altra giovane regista alla sua opera prima, Richika Oberoi. Entrambi raccontano le trasformazioni di due grandi città - Pechino e Mumbai: il primo mettendo a contrasto la superficie e i sotterranei della capitale cinese: "Ho passato alcuni anni in Francia per studiare, poi sono tornato a Pechino – ha detto il regista a CinecittàNews – e sono rimasto impressionato dalla velocità che la contraddistingue". La seconda sviluppando in tre episodi distinti un discorso su come "le persone vengano lentamente instupidite da un'esistenza quotidiana troppo schematizzata, e a volte non riescano neanche a percepire di essere oppresse”

Elisabetta Sgarbi al Giardino con Il pesce rosso dov’è?

Appuntamento giovedì 10 settembre alle 21 nell'ambito degli incontri di Cinema nel Giardino con il terzo film della trilogia sulla gente del Delta del Po

Laurie Anderson: il mio haiku sulla morte

L'artista newyorchese non è nuova al racconto per immagini, a cui torna in Heart of a dog, in concorso a Venezia 72. Il film, una serie di sequenze di varia origine (da immagini di taglio documentaristico a vecchi filmini familiari in super 8 e perfino una breve sequenza di rudimentale animazione) con sopra la voce narrante dell’autrice, parte da esperienze personali: la morte, a breve periodo di distanza, di sua madre e della sua cagnolina Lolabelle, che lei amava come una figlia. Di qui una parabola che affronta con filosofia temi fondamentali come amore e morte, linguaggio e politica, con un risultato sorprendentemente coeso e affascinante. "L'ho affrontato come un haiku - dice Anderson - senza cercare necessariamente un significato nascosto"

Amos Gitai alla 1a edizione di Visioni dal mondo

Si terrà a Milano 11/13 dicembre all’UniCredit Pavilion, il nuovo centro per la promozione della cultura e delle arti. L'evento ha il sostegno di Rai Cinema e la collaborazione di Istituto Luce-Cinecittà e Doc/it

Viva Ingrid!, donna indomabile nel suo periodo italiano

In 19 minuti Alessandro Rossellini, nipote del regista di Paisà, racchiude otto anni di storia professionale e familiare dell'attrice, che visse in Italia tra il 1948 e il 1956, con materiali d'archivio e molte interviste, che al film offrono la "voce narrante" della diva. Ma anche con filmini girati dalla stessa Bergman, immagini di quotidianità familiare - molte girate nella casa al mare di Santa Marinella, vicino Roma - e fotogrammi in cui fanno capolino Federico Fellini e Alberto Sordi. "La cosa che mi impressiona di più di lei - ha detto il regista - era il coraggio istintivo: non poteva fare a meno di fare le scelte che faceva e ne pagava le conseguenze senza tirarsi indietro"

Alfredo Bini, ritratto del produttore che scoprì Pasolini

Alfredo Bini, ospite inatteso di Simone Isola (Venezia Classici), distribuito da Luce Cinecittà, ripercorre la vita di un uomo coraggioso e anticonformista che ha contribuito a una stagione importante del nostro cinema. Sostenne Pier Paolo Pasolini dal suo esordio Accattone fino a Edipo re. Poi la separazione dal grande regista e il rapido declino segnato da difficoltà economiche. "Era un anarchico, un anticonformista, una figura fuori del coro. Di lui ammiro quell’amore per il rischio, al di là del calcolo imprenditoriale", spiega il regista. Tra le voci del film: Claudia Cardinale, Bertolucci, Montaldo

Otto minuti di applausi per Bellocchio

Alla proiezione ufficiale calorosa accoglienza per Sangue del mio sangue. L'ex presidente Napolitano: "Ho visto il film, ora ci devo pensare un po'. Bellocchio ha fatto tante belle cose, io sono molto legato a Vincere e Bella addormentata"

Alberto Caviglia: “Faccio satira sull’antisemitismo: dietro la risata c’è qualcosa di terribile”

"Avevo paura di affrontare un tema così tragico, che tocca la sensibilità profonda di tantissime persone, con quel registro, ma poi mi sono convinto che era la strada giusta: mi permetteva di andare in fondo al tema, senza superficialità". E' un piccolo film di Orizzonti la sorpresa di questa 72/a Mostra. Si intitola Pecore in erba e ha fatto scrosciare di risate il Palazzo del Cinema con il suo umorismo intelligente applicato al genere del mockumentary. Nella sua opera prima il 31enne Alberto Caviglia sceglie la satira per denunciare la persistenza, anche in Italia, dell'antisemitismo attraverso il fantomatico personaggio di Leonardo Zuliani, attivista per i diritti civili che riguardano la libertà di manifestare il proprio antisemitismo e sfuggire all'oppressione discriminante dell'”antisemifobia”

Al Lido un forum sul rapporto tra Media e cortometraggi

Un Forum Fedic a Venezia 72 si occupa del rapporto tra Media e cortometraggi. Il Forum, a cura di Paolo Micalizzi, che avrà luogo dalle ore 15 alle 17 di mercoledì 9 settembre allo Spazio Incontri Film Market (Hotel Excelsior, terzo piano - Lido di Venezia) vuole essere un momento significativo di conoscenza e riflessione su come i Media si occupano, o non si occupano, del cortometraggio d'autore

Pier Giorgio Bellocchio: “Per mio padre mi faccio in tre”

L'attore è protagonista assoluto di Sangue del mio sangue, diretto da Marco Bellocchio: "Il nostro rapporto si è costruito sul set"

Premio Starlight a Lina Wertmueller

La regista di Pasqualino Settebellezze è stata premiata da una giuria di critiche e giornaliste tutta al femminile

Yann Arthus-Bertrand: giro del mondo alla scoperta dell’uomo

Esce come evento speciale il 29 febbraio e 1 e 2 marzo la pellicola di quasi quattro ore Human, che è stata lanciata in tutto il mondo in contemporanea alla 72ma Mostra di Venezia e alle Nazioni Unite alla presenza di Ban Ki-moon. Un ritratto delicato e affettuoso di chi siamo, oggi, come società, come collettività, come individui, affidato alle parole degli uomini (con centinaia di interviste realizzate in tutto il mondo), alla testimonianza della terra, alla forza della musica. Abbiamo parlato con il regista per analizzare meglio alcuni aspetti di questo interessante progetto

Tavernier: “Ringrazio Dio e Philippe Noiret”

Sono stati il direttore del Festival di Cannes Thierry Frémaux e Sabine Azéma, interprete tra l'altro di La vie et rien d'autre, insieme al presidente della Biennale Paolo Baratta e al direttore della Mostra Alberto Barbera, a consegnare il Leone d'oro alla carriera al regista francese. Che ha così commentato: "Sono molto colpito di ricevere questo premio da un paese che ha avuto Rossellini, Fellini, Risi e il mio grande amico Monicelli"

Premio Bianchi a Olmi col backstage di Torneranno i prati

Il 10 settembre in Sala Pasinetti l'omaggio del Sngci al grande regista, che ha inviato un messaggio da Asiago non potendo essere alla Mostra

Da Vanuatu al Lido per Tanna

Cinque abitanti dell'isola di Tanna, nell'arcipelago di Vanuatu, sono alla Mostra e per la prima volta in una sala cinematografica. Vestiti con i loro costumi tradizionali, i cinque hanno accompagnato il film Tanna, in concorso alla Settimana della Critica, un Romeo e Giulietta ambientato tra i paesaggi incontaminati dell'arcipelago nel Sud del Pacifico

Italian Pavilion, programma del 9 settembre

Tra gli appuntamenti previsti alla Sala Tropicana dell'Hotel Excelsior, ore 12.00 presentazione del libro “Pane, film e fantasia. Il gusto del cinema italiano” di Laura Delli Colli, e allo Spazio Taverna ore 17.15, presentazione del libro "Antropocinema" di Andrea Guglielmino

Carlos Saura, dalla musica popolare al Picasso di Guernica

"Ho colto al volo l'opportunità di raccontare la musica argentina per dimostrare che è un ricchissimo mix di culture che rischia di andare perduto". Il regista di Tango è arrivato al Lido per presentare – alle Giornate degli Autori tra gli eventi speciali – Zonda, folclore argentino, una nuova incursione nella musica popolare che ha caratterizzato la sua formazione. E ha spiegato che nella primavera dell'anno prossimo dovrebbe finalmente iniziare le riprese del film su Picasso dal titolo 33 dias: "C'è una nuova sceneggiatura pronta e Antonio Banderas è d'accordo per interpretare il pittore, che verrà colto nel momento della sua vita in cui dipinse il Guernica"

Anomalisa: una su mille

Unico film di animazione in Concorso a Venezia 72, la pellicola di Charlie Kaufman è un esperimento innovativo e interessante, raro caso di cartoon (realizzato con dei pupazzi in stop-motion) che non si concentra su una storia per famiglie ma affronta invece un dramma introspettivo e intimista. Nel 2012 è stato il progetto cinematografico più finanziato su Kickstarter e parla di un uomo che vede la gente attorno a sé tutta caratterizzata dallo stesso volto e dalla stessa voce. Finché una sera non conosce Lisa, una ragazza come tante che però gli appare definita e attraente

E se Venezia ’72 premiasse una commedia come L’hermine?

All’Italian Pavilion si parla di come la commedia venga snobbata dai festival, tema indagato dall’ultimo numero del magazine . il direttore Gianni Canova: "Ai festival le commedie arrivano se chi le firma è morto o se hanno qualche contenuto sociale o se accettano di partecipare fuori concorso”. E Laura Delli Colli si chiede perché Venezia '72 non abbia dedicato un premio ufficiale a Lina Wertmüller. Gli interventi di Maccio Capatonda, Francesco Pannofino, Massimo Schiavon e Franco Montini. In apertura dell'incontro l'omaggio a Callisto Cosulich

Marco Bellocchio, nel paese dei vampiri

Il regista in concorso a Venezia con Sangue del mio sangue, summa della sua opera e film spiazzante che parla dei legami di famiglia ma anche di un'Italia ancora democristiana. Il figlio Pier Giorgio è Federico Mai, un personaggio che ritorna in due epoche diverse, nel passato con la storia di una monaca murata viva, e nell'oggi. "Il dominio assoluto della Chiesa cattolica nel Seicento si conclude con un dominio democristiano che pur permettendo un benessere generale succhiava il sangue e impediva un cambiamento alla società". In sala dal 9 settembre con 01

“La memoria de l’agua”, coppia alla prova dell’elaborazione del lutto

"La grande sfida era raccontare una storia fortemente emotiva con delicatezza, senza sferrare colpi bassi allo spettatore", dice Matias Bize, regista di un film che racconta la reazione di una coppia alla morte del figlio piccolo. Passato alle Giornate degli autori, dove il regista presentò anche il precedente La vida de los peces, La memoria de l'agua è interpretato da Elena Anaya, rivelata da Lucia y el sexo e tra le muse di Almodòvar, e da Benjamin Vicuña, attivissimo attore cileno di cinema, teatro a tv che ha subìto, nella realtà, la perdita di una figlia piccola. "Ho chiamato Matias e ho manifestato il mio desiderio di prendere parte a questo progetto – ha detto a CinecittàNews – è stata una necessità profonda dopo quello che ho vissuto e non so ancora perché l'ho fatto"

Convenzione tra BNL Anec e Acec per la cessione del tax credit digitale

L'accordo consente alle sale cinematografiche che investono nella digitalizzazione degli schermi di usufruire del beneficio contributivo previsto dal MIBACT mediante la cessione del Credito Fiscale alla Banca

Italian Pavilion, programma dell’8 settembre

Tra gli appuntamenti previsti alla Sala Tropicana, alle ore 11.00 Gll incontri del magazine 8½: "Fra ostracismo e diffidenza, perché i grandi festival non amano la commedia?". modera Gianni Canova, presenti Francesco Pannofino, Maccio Capatonda, Laura Delli Colli e Franco Montini