L'anno scorso era al Festival di Toronto, oggi lo ritroviamo a New York, ospite d'onore con la 'Texas Trilogy' della prestigiosa Film Society del Lincoln Center. La proiezione dei suoi film è un'occasione per scoprire qualcosa di più sullo stato dei suoi prossimi progetti. Tra cui c'è "un film di sesso e violenza, ambientato in Louisiana. West Monroe che è come la West Bank di Gerusalemme - racconta il regista - perché è il ghetto bianco di una città nera. Una di quelle ex zone rurali che, come avviene spesso negli Usa, si trasformano in culle della produzione di metanfetamina"
Il regista britannico sarà l’ospite d’onore della 27esima edizione degli European Film Awards il 13 dicembre a Riga, dove riceverà il riconoscimento
Grande successo di pubblico e critica per il film Se chiudo gli occhi non sono più qui di Vittorio Moroni che insieme al cast sarà presente il 26 settembre, al Nuovo cinema Aquila di Roma. Un'occasione speciale per parlare dI Recitazione. Continua inoltre la programmazione del nuovo film del regista de Tu devi essere il lupo
Il regista, insieme all'interprete Willem Dafoe, è stato sentito dal giudice della nona sezione del Tribunale civile di Roma, specializzata in diritto d'autore
L'ultimo film di Peter Greenaway, Goltzius and the pelican company, presentato alla 7a edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, arriva a teatro: dal 30 settembre
Un film, una mostra, una performance e un sito web dedicate al cognato e uomo di fiducia dell'imperatore Augusto
Di progetto in progetto la regista pugliese, con un passato da video-artista, continua a lavorare al suo esordio nel lungometraggio. L'abbiamo incontrata al Festival di Toronto, dove presenta il suo Persefone, cortometraggio prodotto da CSC Production con il sostegno di Apulia Film Commission dai molti livelli e riferimenti classici: "Son partita da Ovidio - dice - dal rapimento e dal mito classico"
Reduce dal buon esito al Festival di Montréal, dove ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura, Un ragazzo d'oro è famoso soprattutto per il bacio tra Riccardo Scamarcio e la diva capricciosa Sharon Stone. Un aspetto mediatico che ha vampirizzato il versante più intimo, quasi autobiografico, di quello che è forse il film più personale di Pupi Avati. Scritto con il figlio Tommaso è una sorta di testamento in cui si parla del rapporto con il padre e con la propria creatività. "Il dono più bello che un figlio può fare al genitore è quello di risarcirlo per i suoi fallimenti". In sala dal 18 settembre con 01
"Un film di suspense, ma intellettuale". Così Pupi Avati descrive il suo nuovo Un ragazzo d'oro, grande assente tra i film in programma alla 71a Mostra. "È ora che i festival diano opportunità ai giovani", chiosa il cineasta emiliano, che intanto lavora su altri due progetti: il film tv Il sole negli occhi, sul dramma degli sbarchi nel Mediterraneo, e un horror con Guillermo del Toro ambientato a Ischia, nel Castello Aragonese. Un ragazzo d'oro, che sarà in concorso al Festival de Films du Monde di Montréal, esce il 18 settembre
Il nuovo progetto della regista è una commedia under 30 ispirata a una storia vera che parla della difficoltà di trovare lavoro e della nuova emigrazione
Appello pubblico del regista americano a sostegno della scelta della Kodak di continuare a produrre pellicola nonostante il suo volume d'affari sia sceso del 96% negli ultimi otto anni
Va in onda giovedì 7 agosto l'allestimento curato dal regista per il Festival pucciniano di Torre del Lago con le voci di Daniela Dessì e Fabio Armiliato
Da Variety arriva notizia del coinvolgimento del regista nello sci-fi thriller Near Death: Muccino lo dirigerà per la Voltage di Craig G. Flores e Chartier. A differenza dei suoi precedenti lavori negli States, tra cui l'ancora inedito Fathers and Daughters, in uscita il 22 gennaio con 01, stavolta si tratta a tutti gli effetti di un progetto di genere tipicamente statunitense, incentrato su un uomo scampato miracolosamente alla morte che inizia a predire eventi futuri e a comportarsi in maniera strana, mentre sua moglie si accorge che tutto intorno a lei sta cambiando in modi impensabili
Il regista è il protagonista della terza puntata di ''Stracult'', il programma di cinema di Marco Giusti presentato da Andrea Delogu e Nino Frassica, in onda domani alle 23.30 su Rai 2. Ferrara sarà in studio con lo sceneggiatore, Maurizio Braucci, e il montatore, Fabio Nunziata, per parlare del suo nuovo film, Pasolini - previsto per la nuova edizione della Mostra del Cinema di Venezia - e dell'importanza che hanno avuto per lui le opere del regista e scrittore italiano
L'Università di Parma conferirà al regista la laurea magistrale il 16 dicembre alla presenza del ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini
Paolo Virzì protagonista all'Ischia Global Fest dove domani sarà premiato come regista dell'anno per Il Capitale umano, 21 premi già vinti, 6 milioni e mezzo d'incasso, venduto in 35 paesi tra cui la Francia dove avrà una forte uscita a dicembre. Il riconoscimento gli sarà consegnato dalla star americana Selena Gomez domani sera al Regina Isabella. L'America è nei suoi pensieri. "Mi arrivano dagli Usa copioni che mai avrei pensato mi potessero arrivare -confessa- non script indipendenti ma dagli studios e mi cercano per film d'azione ad alto budget. Mi hanno spiegato che ora questi blockbuster si affidano a registi di cinema d'autore, come Sam Mendes per 007. Chissà se ne avrei il coraggio..."
Inizia la prima fase della lavorazione del nuovo film Bianco, che si concluderà a dicembre: in questa prima fase non saranno coinvolti attori. La seconda fase, avrà inizio a marzo 2015 e vedrà impegnati tre interpreti italiani e quattro francesi. Bianco è il racconto di una grande avventura alpinistica intrapresa, all'inizio degli anni '60, con coraggio da sette giovani uomini, che decidono di infrangere i propri limiti e rifiutano di farsi dominare dalle proprie paure. Tra di essi, il leggendario Walter Bonatti.
In grazia di Dio riceve due riconoscimenti. Il Premio Amore e Psiche 2014 va a Stratos di Yannis Economides (Grecia)
Il museo comprenderà la sua collezione di arte, cimeli di Guerre stellari e di altre pellicole e manifesti di film, ma anche le tecnologie usate per creare gli effetti speciali
Sono iniziate a Roma le riprese di Noi e la Giulia, titolo provvisorio del terzo lungometraggio firmato da Edoardo Leo, autore ed interprete di una commedia scritta a quattro mani con Marco Bonini. Una produzione Italian International Film e Warner Bros Entertainment Italia, il film sarà interamente girato in Basilicata, ad eccezione di tre giorni iniziali a Roma, per un totale di sei settimane di riprese e verrà distribuito nelle sale da Warner Bros. Pictures il 29 gennaio 2015
Uscirà nelle sale l’11 dicembre Ma tu di che segno 6?, distribuito da Key Film, con Massimo Boldi, Gigi Proietti, Vincenzo Salemme e Ricky Memphis
Sarà proiettato il prossimo 24 luglio a Londra, per la prima volta in Inghilterra, il film La mafia uccide solo d'estate di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, vincitore ai David di Donatello 2014 come miglior regista emergente. La proiezione del film, The Mafia Kills Only In The Summer, in lingua originale e sottotitoli in Inglese, in programma nel cinema Riverside Studios alla presenza dello stesso Diliberto, è organizzata da Italian Cinema London, il cui obiettivo è quello di offrire al pubblico nuovi film che possano raccontare la Sicilia e il suo rapporto con la mafia in modo differente rispetto agli stereotipi offerti dal cinema e di incoraggiare la conoscenza di autori contemporanei
Da luglio ''comincio a lavorare a un nuovo film, sarà sempre più dura, ma speriamo... Quando fai un film d'esordio che va bene il secondo è più difficile, ma certo non mi posso lamentare per il successo''. Lo dice sorridendo Pierfrancesco Diliberto in arte Pif, vincitore di due David di Donatello (David Giovani e al miglior regista emergente) per La mafia uccide solo d'estate, che presenterà anche alla quarta edizione di Trame - Festival dei libri sulle mafie (18 al 22 giugno).
Marine Le Pen dovrebbe diventare premier" di Francia: è l'ultima frase shock del regista franco-svizzero, Jean-Luc Godard, noto per il suo gusto della provocazione, in una intervista di due pagine al quotidiano 'Le Monde'. Dal calcio, fino al cinema e alla politica, per il maestro della Nouvelle Vague, la parola d'ordine è "cambiamento". "Speravo che il Front National arrivasse in testa (alle scorse elezioni europee, ndr) - dice il cineasta, 83 anni, premio della giuria all'ultimo Festival di Cannes per 'Adieu au langage' - Trovo che Hollande dovrebbe nominare Marine Le Pen primo ministro". Motivo? "Fare in modo che le cose si smuovano un po' - sottolinea Godard - Affinché si faccia almeno finta di smuoversi (...) Fare finta è sempre meglio che non fare nulla"