L’ANICA è stata invitata dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences a designare il film italiano che concorrerà alla 90ma Edizione degli Academy Awards - categoria Film in Lingua Straniera
Dopo il clamoroso errore alla notte degli Oscar, Brian Cullinan e Martha Ruiz, i due dipendenti della PricewaterhouseCoopers incaricati di consegnare ai presentatori le buste con i nomi dei vincitori, sono stati messi sotto scorta in seguito a minacce di morte ricevute
Dopo l'Oscar come miglior film e per l'attore non protagonista, raddoppia il numero delle sale in cui è programmato il film di Barry Jenkins distribuito da Lucky Red
Si vedrà venerdì 3 marzo su Studio Universal (Mediaset Premium DT) in Prima TV, all'interno del magazine A Noi Piace Corto alle 20.40, il cortometraggio, vincitore del Premio Oscar 2017: Sing di Kristof Deák. Il cortometraggio, ispirato ad una storia vera, è ambientato nella Budapest anni '90. Zsofi è una bambina ungherese che sta cercando di inserirsi nella sua nuova scuola. La possibilità di cantare nel famoso coro della scuola, rappresenta per lei una grande opportunità. Inizia con entusiasmo questa esperienza ma scoprirà ben presto l'oscuro segreto che si cela dietro la fama del coro. Il regista, classe '82, che con Sing ha vinto in prestigiose rassegne ben 9 premi, sta ora lavorando al primo lungometraggio
In una nota, il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini ha rilasciato una dichiarazione sui risultati degli Oscar. “Stanotte a Los Angeles – ha detto - con Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini ha vinto il cinema italiano, il lavoro e la professione di chi rende possibile la magia della settima arte. L’Italia è orgogliosa di questo Oscar così come della nomination del documentario Fuocoammare di Gianfranco Rosi che, con intelligenza e sensibilità, ha portato al centro della scena il tema globale della migrazione”
La società di Andrea Occhipinti distribuisce Moonlight di Barry Jenkins, come pure Il cliente di Farhadi e Elle di Paul Verhoeven che ha trionfato al massimo premio francese
Price Water House Coopers, la società che organizza la cerimonia degli Oscar, ha diffuso un comunicato di scuse: "Stiamo indagando sull'incidente per capire come sia potuto accadere"
A parlare è Alessandro Bertolazzi, make-up artist del cinecomic Suicide Squad, che divide la vittoria con il collega Giorgio Gregorini. Al telefono Bertolazzi scherza: "Ero agitato prima e sono ancora più agitato adesso, anzi sono mescolato, sono tante sensazioni insieme. Dedico questo Oscar a tutti immigrati, i sogni non hanno frontiere, noi facciamo film, facciamo sogni che non hanno limiti, nei set cinematografici ci sono persone che lavorano e queste persone provengono da tutto il mondo"
"La nomination di Fuocoammare è merito del film e quindi del suo regista. Ma da soli non si arriva sempre in fondo - commenta il presidente e AD Cicutto - E in questo caso, più che in altre occasioni, il cinema italiano, a partire dall’attenzione del MiBACT, ha saputo allearsi in un progetto comune cui si sono impegnati - oltre ovviamente alla produttrice Donatella Palermo per Stemal Entertainment, ai coproduttori Istituto Luce-Cinecittà e Rai Cinema - il Ministero dello Sviluppo Economico con l’ICE, SIAE e Consulcesi Onlus, oltre al contributo alla Oscars Week dato dal Consolato Generale e dall'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles"
Il regista si stringe alla sua truppa, quella di Fuocoammare, che fino alla fine ha sperato in una statuetta, ma che ora che il sogno svanisce, si accorge di aver fatto un percorso indimenticabile. “Arrivare alla Notte degli Oscar - dice Gianfranco Rosi - è stato un bellissimo sogno; quello che conta è il percorso fatto, è aver mostrato al mondo l’accoglienza e la dignità di cui siamo capaci come italiani. Deve essere una festa tutto questo”
Sono sei le statuette, su 14 nomination, che il musical La La Land di Damien Chazelle, con Emma Stone e Ryan Gosling, porta a casa: Miglior regia, Miglior attrice protagonista, Miglior canzone, Miglior colonna sonora, Miglior fotografia, Miglior scenografia. Fuocoammare di Gianfranco Rosi resta senza Oscar, vinto nella categoria Miglior Documentario da O.J.: Made in America di Ezra Edelman e e Caroline Waterlow. Premiati invece per il Make Up di Suicide Squad gli italiani Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini insieme a Christopher Nelson
Gianfranco Rosi e Pietro Bartolo incontrano la stampa italiana in un hotel di Beverly Hills. E’ l’occasione per il resoconto di un viaggio emozionante che, dalla Porta d’Europa alla Notte delle stelle, dimostra al mondo come si possa parlare d’accoglienza in un pianeta sempre più diviso. "Mi dicono che ci sono altri bellissimi documentari in cinquina per l’Oscar, e molti parlano di temi forti, di differenze razziali; io non li ho visti, ma mi stringo forte a loro, e spero che questa scelta possa accomunarci sempre tutti in in messaggio comune, che non è solo il messaggio di Fuocoammare, è il messaggio internazionale della cultura che non può accettare la discriminazione e l'intolleranza”, dice il medico lampedusano
Ad introdurre l'89/a edizione degli Academy Awards, dalle 22.50, saranno presenti in studio il critico cinematografico Gianni Canova e i giornalisti Francesco Castelnuovo e Denise Negri, che accompagneranno gli spettatori lungo l'arco dell'intera serata, commentando i momenti salienti della cerimonia. Gli aggiornamenti sul live saranno disponibili su sky cinema.it/oscar e sulle pagine Facebook, Twitter e Instagram di SkyCinemaIT
“Come Società Italiana degli Autori ed Editori siamo orgogliosi di dare il nostro contributo alla promozione di un grande capolavoro del cinema documentario italiano" commenta Gaetano Blandini, dg di SIAE
La decisione di Asghar Farhadi e Taraneh Alidoosti arriva dopo l'ordine esecutivo del presidente Trump che impedisce per 3 mesi l'ingresso negli USA alle persone provenienti da 7 stati a maggioranza islamica. Il regista aveva inizialmente sperato di prendere parte alla serata e di poter esprimere le sue opinioni, ''ora sembra che la possibilità di questa presenza sia accompagnata da se e ma che sono per me inaccettabili anche se per il mio viaggio fosse stata prevista un'eccezione''.
Taraneh Alidoosti, protagonista femminile del film Il cliente, non parteciperà alla cerimonia degli Oscar il 26 febbraio in segno di protesta contro il provvedimento a cui sta lavorando l'amministrazione Trump che prevede la sospensione temporanea del rilascio di visti d'ingresso per chi arriva da sette Paesi a rischio "terrorismo": Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen
Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregoriani sono candidati con Christopher Nelson per il make up del blockbuster tratto dai fumetti Marvel. Ed è di origine anche il giovane Alan Barillaro, supervisore dal 1997 alle animazioni ai Pixar Animation Studios e autore di Piper, cortometraggio presente nella cinquina 'Short Film Animated'
E' mezzanotte a Tokyo quando Gianfranco Rosi appare sorridente, in collegamento Skype, nella sala meeting di Rai Cinema a Roma. “E' stata una battaglia fino all'ultimo - racconta - dedico la nomination a Lampedusa. E' stata quasi una campagna elettorale in Usa, da Toronto in poi". Un viaggio cominciato con l'Orso d'Oro consegnato dalla presidente di giuria Meryl Streep, “ed ora la vedremo agli Oscar anche lei da nominata - sorride Rosi - Meryl è stata un sostegno continuo al film, ha organizzato proiezioni, si è esposta, ne ha parlato a tutti, è stata fondamentale”
A Man Called Ove, la commedia svedese di Hannes Holm, è tra i candidati all’Oscar come Miglior film straniero. Il film già ha vinto il premio come Miglior commedia agli ultimi European Film Awards. Per l'Italia l'ha acquistato Academy Two
E' La La Land, il musical di Damien Chazelle a guidare la corsa all'Oscar con ben 14 candidature, replicando il record di Eva contro Eva e Titanic. Lo segue con 8 nomination Moonlight di Barry Jenkins, romanzo di formazione di un ragazzino afroamericano che si scopre gay; quindi troviamo il fantascientifico Arrival con 7; Lion, Manchester By The Sea e Hacksaw Ridge sono a pari merito con sei, Hell or High Water e Barriere con quattro, Jackie di Pablo Larrain e Il diritto di contare con tre
Nomination italiana per il make up
Il film di Gianfranco Rosi è nella cinquina dei candidati in gara per l’Oscar al Miglior documentario. La cerimonia dell'Academy si terrà a Los Angeles il prossimo 26 febbraio. Gli altri 4 documentari in lizza sono: O.J: Made in America di Ezra Edelman, Life, Animated di Roger Ross Williams, 13th di Ava DuVernay e I Am Not Your Negro di Raoul Peck
L'annuncio dei candidati ai prossimi Academy Awards sarà trasmesso su Sky Cinema Uno HD, il 24 gennaio dalle 14.15, in diretta da Los Angeles. Forte attesa per la possibile candidatura di Fuocoammare di Gianfranco Rosi tra i documentari
Una piccola rivoluzione dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences: le candidature non saranno più annunciate dal teatro della sede dell'Academy ma si conosceranno solo in rete
L'opera di Gianfranco Rosi non è tra i nove film della shortlist, la preselezione di nove candidati al miglior film in lingua non inglese, che diventeranno 5 con le nomination ufficiali del 24 gennaio. Ma è ancora in corsa nella shortlist come documentario. I membri dell'Academy hanno preferito: Tanna, E' solo la fine del mondo, Land of Mine, Vi presento Toni Erdmann, The Salesman, The King's Choice, Paradise, A Man Called Ove e La mia vita di zucchina