Interviste - Pagina 17

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Valeria Golino: “Che dispiacere non premiare Bechis”

"Mickey Rourke avrebbe meritato la Coppa Volpi, ma se un film prende il Leone d'Oro significa che viene premiato per l'insieme delle sue qualità. Silvio Orlando ci ha messi subito d'accordo tutti e non è stato affatto una seconda scelta, c'è stato un grave malinteso su questo". La giurata italiana Valeria Golino svela i retroscena delle decisioni che hanno portato al Palmarès di Venezia 65 e ammette: "L'unico mio vero dispiacere è stato non aver potuto premiare Birdwatchers"

Marco Müller “Cambiare le regole? Non ci penso neppure”

Il direttore risponde picche alla richiesta di Wim Wenders e difende il cinema italiano alla Mostra: "Esce assolutamente vincente con i tre premi a Silvio Orlando, Gianni Di Gregorio e Gianfranco Rosi". Tra i suoi preferiti cita soprattutto il cartone Ponyo on the Cliff by the Sea, che ha portato "un soffio di primavera alla Mostra". E il presidente Baratta ridimensiona le perdite: alla fine il calo è stato solo del 9%

Arnaud Des Pallières in un “Parco” da incubo

"Per quanto ci si voglia proteggere da ciò che ci fa paura (gli altri, i poveri, gli stranieri), la sola cosa da cui dovremmo proteggerci è la nostra solitudine, la nostra disperazione e la nostra tristezza. Il film racconta questo. Un po' come Alien, il nemico è dentro di noi". A Venezia nella sezione Orizzonti, il francese Parc - interpretato da Sergi Lopez e Jean-Marc Barr - è ambientato in un quartiere residenziale "all'americana", concepito per isolarsi da ogni minaccia esterna, ed è tratto da un romanzo di John Cheever

Mirko Locatelli, oltre il teen-movie

Con il suo esordio Il primo giorno d'inverno in controtendenza rispetto al filone giovanilista di Brizzi e Moccia, il 33enne regista milanese racconta "l'adolescenza come passaggio critico e la solitudine in cui vive chi è un escluso". Appassionato del cinema dei fratelli Dardenne, il giovane autore ha autoprodotto, con il contributo dell'assessorato all'Istruzione della Provincia di Milano. Nel cast Giuseppe Cederna

Gianni Di Gregorio: Le star del festival? Le mie vecchiette

E' diventato subito un caso il film dell'esordiente Gianni Di Gregorio, commedia semiautobiografica su un sessantenne alle prese con la dispotica mammina e con altre tre signore tra gli 80 e i 90 anni, da domani in sala con Fandango. Molto applaudito, piace anche agli stranieri e potrebbe ripetere il "miracolo" della Ragazza del lago, che dalla Settimana della critica iniziò la sua marcia trionfale. E il regista-attore rivela: "Sto già pensando al nuovo progetto, sull'eros degli uomini maturi, eterni figli"

Marco Bechis: “L’urlo della foresta”

Spiega il regista: "In Mission gli indigeni colombiani facevano sempre e solo da sfondo alle scene. Nel mio Birdwatchers-La terra degli uomini rossi ho rovesciato questo schema attribuendo a loro il ruolo dei protagonisti, relegando gli attori bianchi professionisti sullo sfondo". Cast per lo più indio, con le presenze di Chiara Caselli e Claudio Santamaria. Producono Classic di Amedeo Pagani e Rai Cinema, distribuisce 01 dal 2 settembre

Pupi Avati: “Fascismo quotidiano, oltre gli stereotipi”

Ambientato nella Bologna del 1938, il secondo italiano in concorso racconta un rapporto morboso (fino al delitto) tra un padre e una figlia. "Mi sono spesso chiesto cosa accade nelle case di Garlasco o Novi Ligure dopo che si sono spenti i riflettori", commenta il regista. Protagonisti Silvio Orlando e Alba Rohrwacher, mentre Francesca Neri è la madre e Ezio Greggio il vicino di casa, quasi un fascista dal volto umano. "Il fascismo è osservato nel suo aspetto quotidiano. Di fascisti spietati che sommistrano l'olio di ricino ne abbiamo visti tanti nel cinema, io che ho vissuto quegli anni ho tanti ricordi"

Paolo Benvenuti: Puccini e la fanciulla, rapporti di classe

Il regista: "Il mio non è un film sul musicista, ma su Doria Manfredi. Il nostro vero soggetto è questa cameriera, vogliamo capire le ragioni del suo suicidio". Il film senza dialoghi, che ha avuto il sostegno del ministero per Beni e le Attività Culturali, rilegge un episodio oscuro della vita del compositore nel 150° anniversario della nascita

Marco Pontecorvo: gli sciuscià di Bucarest aprono Orizzonti

Per il suo esordio alla regia, PA-RA-DA, il figlio del grande Gillo ha scelto una vicenda autentica e originale, nella Romania post dittatura di Ceausescu, con protagonisti un clown e dei ragazzini che vivono nel sottosuolo della capitale rumena. "Mio padre mi ha abituato al rispetto della verità, così in questa mia opera prima ho cercato di rispettare il più possibile la verosimiglianza". Producono Rai Cinema e Panorama Films, distribuisce 01 dal 19 settembre

Barbara Cupisti, la giurata che si sente fuoriposto

Dopo il David vinto con Madri, documentario al femminile sul conflitto israelo-palestinese, la regista torna a Venezia come membro della giuria di Orizzonti, dove gareggiò nel 2007. A CinecittàNews dichiara: "Questa sezione rappresenta il futuro del cinema. Non sono brava a prendere decisioni che non riguardino strettamente il mio lavoro, spero solo di non fare troppi danni". In attesa che venga distribuito il suo secondo documentario Forbidden Childhood Forbidden Dreams, l'artista è alle prese con un nuovo lavoro sulla povertà in Occidente

Alessandro Baricco: “Noi scrittori, invidiosi del cinema”

Debutta come regista in Piazza Grande a Locarno l'autore di "Novecento" e "Seta" con un film labirinto sulla nascita della Nona di Beethoven. "Non mi piace l'immagine del compositore tramandata dalla cultura ufficiale, volevo esercitare uno sguardo laico". E sul cinema italiano dice: "Lo seguo molto e considero certi registi dei compagni di strada, sono contento che siano riusciti a produrre degli autentici capolavori, come Gomorra e Il divo. Anche se il mio film è totalmente diverso, non mi sento affatto lontano da loro"

Gaetano Blandini: “A Venezia focus sulla pirateria”

Appuntamento al Lido il 28 agosto, presente il ministro Sandro Bondi, mentre il 3 settembre lo Spazio ITALIA ospiterà un incontro su tax credit e tax shelter. Il Dg Cinema s'augura che il nostro cinema ripeta alla Mostra il successo avuto a Cannes. Il suo impegno, come amministratore unico di Cinecittà Holding, nel riformulare la missione del Gruppo Pubblico, ora finalizzata al ruolo di servizio

Uberto Pasolini, esordio “di lusso” alla Ken Loach

Il produttore di The Full Monty debutta alla regia con Machan, storia vera di 23 cingalesi che, pur di emigrare in Occidente, improvvisano una sgangherata nazionale di pallamano e la iscrivono a un torneo in Baviera. "Trovo che la sfrontatezza di queste persone contro le leggi assurde sull'immigrazione sia un piccolo trionfo di coraggio e follia", dice il regista. Il film sarà in prima mondiale alle Giornate degli Autori e il 12 settembre nelle sale con Mikado

Carmen Giardina: Sleeping around, sesso e alienazione

Intervista all'attrice e sceneggiatrice del film di Marco Carniti ispirato al testo teatrale di Mark Ravenhill, una ronde disperata con Anna Galiena e Dario Grandinetti, sull'eros nell'epoca post-Aids. Il film, che ha conquistato il festival di Ibiza facendo incetta di premi, uscirà probabilmente in Spagna prima che in Italia. Intanto l'interprete ha girato un cortometraggio su Anna Magnani e Bette Davis e sta scrivengo il suo primo lungometraggio, un noir dagli echi soprannaturali

Giovanni Fasanella e Gianfranco Pannone: “L’appartamento dove nacquero le Br”

Ci sarà anche Maria Fida Moro al festival ticinese il 9 agosto, per discutere di un documentario, Il sol dell'avvenire, sulla nascita del terrorismo a Reggio Emilia e sul mito della Resistenza tradita. "Le Br - spiega Pannone - non sono venute da Marte, come molti giovani e giovanissimi pensano. Col fascismo, che ho tentato di raccontare in Latina/Littoria, accade lo stesso: se lo vedi come una scheggia impazzita, non lo comprendi"

Francesco Manfio: “I Cuccioli” al cinema tra Ocean’s Eleven e 007

Non solo fatine nell'Italia dell'animazione. Arrivano in sala tra ottobre e novembre 2009 i simpatici personaggi della serie, in onda la mattina su RaiDue, che piace ai bimbi dai 6 ai 12 anni e alle loro mamme. Ne parliamo con uno degli ideatori e produttore esecutivo, mentre il Gruppo Alcuni, che produce, sta studiando il lancio della serie anche negli Stati Uniti

Federico Moccia: 14 anni forever

Lo scrittore, diventato regista di successo con Scusa ma ti chiamo amore, ha già due nuovi progetti al cinema. Il sequel della love story tra Michela Quattrociocche e Raoul Bova e Amore 14, ritratto dell'adolescente Carolina, con i suoi sogni e i suoi tormenti, dalla prima cotta al primo motorino. "E' una sorta di Tempo delle mele in versione contemporanea"

Pietro Sermonti, cantautore maniaco

Dopo il premio come miglior attore al RomaFictionFest per Boris e prima di tornare sul set di Un medico in famiglia 6, l'attore è impegnato sul set di Sleepless, esordio di Maddalena De Panfilis. "Sono un cantante che passa il tempo libero facendo telefonate erotiche". Prodotto da Blu Cinematografica e RTI, il film è una commedia grottesca in cui si incrociano i destini di 10 personaggi nell'arco di una notte. Nel cast Violante Placido, Valentina Cervi, Valerio Foglia Manzillo, Francesco Venditti e Sandra Milo

Dario Piana, il pupillo italiano di Stan Winston

In Italia il suo nome fa rima con pubblicità ma il regista milanese ora è pronto per il grande schermo. Dopo aver girato più di 450 spot, vinto diversi Leoni d'oro al Festival Internazionale della pubblicità di Cannes e aver visto un sua campagna esposta al Louvre, il 18 luglio l'artista milanese arriva nei cinema con l'horror Le morti di Ian Stone, realizzato grazie al famoso esperto di effetti speciali americano recentemente scomparso

Riccardo Milani: “Racconto l’amore a 360°”

"Questo è amore è un racconto ironico di tutti i tipi di legame, non solo quello di chi è eterosessuale e sposato, ma anche quello delle coppie di fatto e omosessuali". Così il regista, impegnato sul set a Roma fino ad ottobre, parla della fiction Rai in 13 puntate con Stefania Rocca, Neri Marcorè, Emilio Solfrizzi, Carlotta Natoli. E di come gli piacerebbe sconfiggere i pregiudizi contro il piccolo schermo e i prodotti televisivi

Liliana Cavani: “Ora mi sento una regista europea”

La sua fiction su Albert Einstein con Vincenzo Amato e Maya Sansa uscirà al cinema in Germania e in Russia nella versione da due ore e anche il suo prossimo film, storia di una musicista, sarà prodotto dai tedeschi. La regista di Portiere di notte sfida il provincialismo del cinema italiano: "Non c'è solo l'euro che ci unisce, cerchiamo di allargare gli orizzonti"

Antonio Capuano: noir in digitale

Giallo? è il nuovo lavoro del regista partenopeo: "E' un'opera molto diversa dal cinema che in passato ho realizzato e che è stato etichettato come impegnato socialmente". Girato in digitale con un budget di soli 400mila € euro, il film è prodotto dall'Act Multimedia, i cui studenti hanno partecipato alla realizzazione. Il protagonista è un 70enne, Carlo Cantore, al suo debutto come attore, accanto a Barbara Bouchet. Tra i collaboratori Luca Bigazzi

Margherita Buy: “Io, ex timida, ora litigo con Fabio Volo”

Insieme all'attore sarà protagonista di Matrimoni e disastri di Nina Di Maio nel ruolo di un'irriducibile single che detesta il futuro cognato arrivista. Intanto è sul set per la versione cinema di Due partite, ritratto di due generazioni di donne italiane tra desideri e frustrazioni, dal fortunato testo teatrale di Cristina Comencini. "Boicottare Roma e Venezia? Sarei d'accordo, anche se ho paura che i cineasti italiani non siano uniti come gli sceneggiatori americani"

Sandro Baldoni: la fine del sogno italiano

Il regista: "Italian Dream è una commedia surreale, un film su quel che succede a un uomo che osa troppo perché crede di avere tutto sotto controllo ma è invece preda del destino". Ivano Marescotti è il giocatore d'azzardo che viene intercettato dal destino, sullo sfondo di un Paese in cui domina l'insicurezza. Il film, una produzione indipendente, esce dopo una lunga attesa il 27 giugno con Lucky Red