Omaggio del Torino Film Festival al regista di Sarajevo, che riceve il Gran Premio alla carriera e mostra il director's cut del suo celebre Underground, premiato nel '95 con la Palma d'oro e dice: "Se fosse stato un film di Quentin Tarantino non l'avrei dovuto tagliare". Ora il cineasta è al lavoro su due nuovi progetti, uno ispirato ai diari del rivoluzionario messicano Pancho Villa, intitolato Seven Friends of Pancho Villa and the Woman with Six Fingers, l'altro su uno spogliarellista palestinese che deve portare da Gaza a Ramallah la salma del padre
"Non ho visto Il Divo e il film di Garrone non mi è piaciuto, nonostante l'ottima recitazione. E comunque due film non possono farmi parlare di rinascita di un cinema che un tempo era fatto da Rosi, Antonioni, Monicelli e Rossellini". Il cineasta americano è al Torino Film Festival per ricevere un premio alla carriera e presentare in anteprima italiana Segreti di famiglia, che uscirà il 20 novembre con la BIM. In questa intervista parla dell'importanza relativa del talento, della sua idea di cinema e di padri dispotici e rapaci che spesso generano mostri
Una coppia di poliziotti, Ennio Fantastichini e Paolo Briguglia, con il compito di pedinare un tunisino, Ahmed Hafiene, appena scarcerato dopo essere stato accusato di terrorismo. Ecco i protagonisti dell'opera prima La cosa giusta, in sala il 27 novembre con Cinecittà Luce. Il regista: "Con ironia e una certa leggerezza il film pone delle domande e dei dubbi, piuttosto che cercare delle risposte o una riconciliazione finale"
A vent'anni dalla notte più lunga di Berlino, quando il regime comunista crollò insieme ai 155 chilometri di Muro che aveva costruito, il regista ricorda quel periodo di grandi cambiamenti: "Il crollo era cominciato in Polonia ben sei mesi prima, e Berlino fu solo l'atto finale. Noi polacchi siamo un po' gelosi perché avremmo voluto appartenesse a noi la gloria dei primi". Ma quando, la sera del 9 novembre 2009, a Berlino simbolicamente Lech Walesa ha innescato un domino che riproponeva la caduta del Muro, anche la Polonia ha avuto il suo riscatto
Arrivano in cofanetto con Fandango HE i primi quattro film del regista romano, tra cui Estate romana girato nel 2000 e ispirato alle ricerche del padre Nico. Intanto il regista, abbandonato il progetto su Fabrizio Corona, pensa "alla storia di una ragazza che attraversa certi ambienti del nostro paese trattati dai media e dai giornali, un po' come l'Adriana di Io la conoscevo bene. Ma per favore non parliamo di remake"
Genitori e figli: agitare bene prima dell'uso è la nuova commedia divertente e amara del regista toscano: "Ho incontrato diverse centinaia di ragazzi in varie scuole di Firenze, Bologna, Foggia e Torino, per sollecitare il loro punto di vista sul rapporto con il padre e la madre". Il film con Luciana Littizzetto, Silvio Orlando, Margherita Buy e Michele Placido, è prodotto da Filmauro e uscirà venerdì 26 febbraio nelle sale
La diva, a Roma per ricevere il Marc'Aurelio alla carriera, parla del suo nuovo film, nelle sale da domani, la commedia di Nora Ephron Julie & Julia, dove interpreta il ruolo della stravagante autrice di un libro di cucina, "Mastering the Art of French Cooking", che ha rivoluzionato il modo di mangiare degli americani. Intervista a tutto campo, da Obama, al mestiere dell'attore, all'Oscar, a Sofia Loren. Con un consiglio da tenere stretto: "amore, sesso e cibo sono le cose che contano davvero nella vita"
A Serious Man, la nuova commedia dei fratelli americani, fuori concorso al Festival di Roma sarà il Film di Natale Medusa. E' il più personale dei loro film, ispirato all'ambiente ebraico in cui sono cresciuti, con Michael Stuhlbarg nel ruolo di un professore a cui il mondo intero si rivolta contro. "Paura per la reazione degli ortodossi? In genere non vanno molto al cinema"
La grande regista tedesca porta al Festival di Roma, in concorso, Vision, biografia di Hildegard von Bingen, la mistica e scienziata nata nel 1098. "Se fosse vissuta qualche secolo dopo, sarebbe stata una rivoluzionaria come Rosa Luxemburg, ma seppe muoversi con diplomazia in un tempo in cui le donne non avevano diritto di aprire la bocca. Consigliò ai potenti di essere giusti e non cedere all'avidità e insegnò che la natura va protetta altrimenti ci si ritorce contro"
"L'ambizione del mio film (che non è revisionista) è che tra cinquecento anni la guerra faccia parte del passato dell'uomo", così il regista in concorso con L'uomo che verrà . L'autore racconta una pagina terribile di storia italiana, la strage nazista di Marzabotto, ma ci parla anche del nostro mondo segnato da conflitti dove a soccombere sono gli inermi. Il film prodotto da Aranciafilm e Rai Cinema, con il sostegno del MiBAC, uscirà a gennaio con Mikado. Nel cast Maya Sansa, Alba Rohrwacher e Claudio Casadio
E' dedicato a Riccardo Dalisi, inventore della "napoletana", il documentario Latta e Cafè, realizzato dal videoartista Antonello Matarazzo e scelto contemporaneamente dalle sezioni Extra e Occhio sul Mondo del Festival di Roma. L'architetto, oggi ottantenne, è entrato nella storia dell'arte contemporanea per aver coinvolto nei suoi progetti i quartieri più disagiati di Napoli e aver utilizzato, nelle sue creazioni, materiali di scarto e da riciclo
La celebre attrice diventa regista con Christine Cristina, proposto al Festival di Roma fuori concorso e ora in sala il 7 maggio con 01 Distribution. Ritratto di una poetessa del Trecento, Cristina da Pizzano, che scrisse versi caustici per denunciare i soprusi subìti dai poveri e la condizione femminile. Prodotto da Cinemaundici, Diva e Rai Cinema. "Doveva essere una coproduzione italo-francese con Gérard Depardieu, è diventato un piccolo film italiano, ma sono felice lo stesso. Germi mi diceva sempre: sii te stessa e conserva la giusta misura"
Il regista romeno, autore del premiatissimo Train de vie, racconta la storia tragicomica di un grande direttore d'orchestra russo caduto in disgrazia sotto Breznev che trova trent'anni dopo un'occasione di riscatto. "L'ironia, per un non violento come me, è la sola arma contro la barbarie delle dittature". Venduto in tutto il mondo tranne che in Russia e Ucraina. Nelle nostre sale dal 5 febbraio con la Bim
Primo film italiano in concorso a Roma, Viola di mare (in sala dal 16 ottobre con Medusa) è la storia della passione tra due donne, Valeria Solarino e Isabella Ragonese, nella Sicilia dell'Ottocento. Una storia vera, diventata un romanzo e poi un film con le musiche di Gianna Nannini. Ce ne parla la regista, già autrice di Viol@. "In Italia è difficile fare i film, il nostro cinema va aiutato"
Il regista cileno presenta in Concorso Dawson, Isla 10 sul campo di concentramento dove, nel 1973, furono rinchiusi dai militari guidati dal generale Pinochet i ministri e i collaboratori del legittimo governo di Salvador Allende. Il film è tratto dal libro autobiografico di un prigioniero eccellente, Sergio Bitar oggi ministro delle Opere pubbliche con il governo di Michelle Bachelet e che allora venne liberato con gli altri prigionieri grazie al senatore americano e all'Onu
Scampato all'attentato del 12 novembre 2003 in cui persero la vita 19 italiani, Amadei ha finito di girare in Marocco la sua opera prima Venti sigarette, storia di un ragazzo anarchico e antimilarista che si trova dentro un evento così drammatico da cambiargli la vita. Prodotto da Tilde Corsi, Gianni Romoli e Claudio Bonivento, uscirà in sala con Cinecittà Luce. Protagonista Vinicio Marchioni, il Freddo della versione tv di Romanzo criminale, Carolina Crescentini e Giorgio Colangeli. CinecittàNews è stata in Marocco, nei luoghi dove è stata ricostruita Nassirya alla periferia di Casablanca
In uscita il 6 novembre, con Bolero Film, dopo l'anteprima ad Alice nella città Marpiccolo. Protagonista un adolescente, l'attore non professionista Giulio Beranek, che vive senza futuro in un quartiere di Taranto, tra i veleni dell'acciaieria e lo strapotere del boss locale. "Per fortuna ci sono l'impegno e la solidarietà di alcuni eroi silenziosi, di coloro che ogni giorno lavorano nelle scuole e nella parrocchia". Nel cast Michele Riondino, Giorgio Colangeli, Valentina Carnelutti e Anna Ferruzzo
E' durato quasi 40 anni l'esilio dalla Mostra. "Ridicolo che Venezia non mi volesse mentre ero omaggiato in tutto il mondo. Il pregiudizio andava rimosso, a volerlo erano le alte gerarchie non solo perché trattavo l'erotismo, ma perché lo facevo senza senso di colpa". Accoglienza calorosa per il suo ultimo lavoro Hotel Courbet, mini-melò sulla solitudine di una donna che si abbandona al ricordo di un amore ormai finito
Ragazze - La vita trema, alle Giornate degli Autori, è un documentario che racconta il movimento di liberazione della donna nell'Italia post-Sessantotto. Ne parliamo con la regista, che ha intervistato quattro protagoniste di quegli anni (Maria Paola Fiorensoli, Liliana Ingargiola, Marina Pivetta e Alessandra Vanzi) facendole parlare della loro esperienza personale. "Ci sono tantissime cose che riguardano il nostro presente. Le donne, in Italia, vivono ancora difficoltà grandissime, la violenza è ancora presente in tutte le declinazioni", denuncia la cineasta
A Venezia fuori concorso e poi vendita in dvd dal 14 ottobre con 01 Distribution, L'oro di Cuba, documentario che mostra quello che è oggi l'isola, a cinquant'anni esatti dalla rivoluzione. Una sorta di visita guidata al paese dove resiste l'ultimo muro post-Guerra Fredda. Un racconto affidato alle voci dei cubani che amano il proprio paese e hanno deciso di restare, nonostante tutte le difficoltà e le limitazioni. E il regista è anche nella retrospettiva, ma sotto "falso nome"
Un documentario alle Giornate degli Autori ricostruisce il percorso di Antonia Pozzi, artista morta suicida a soli 26 anni, nel 1938, a causa dell'ambiente maschilista e borghese che la circondava. "Ho voluto attualizzare il suo messaggio poetico e fare un film sulla necessità della poesia coinvolgendo il collettivo H5N1, un gruppo di poeti graffitisti anonimi". Intanto la regista sta lavorando a un film di finzione, prodotto da Film Kairos, Metafisica delle scimmie, la storia di una donna che fa il formatore aziendale
L'attrice è tornata a lavorare con il regista di Romanzo criminale nel ruolo di una studentessa cattolica animata da un profondo senso della giustizia. "Destinata a essere solo moglie e madre, diventa una donna libera capace di gestire due storie d'amore"
Maternità e identità femminile nel film tratto dal romanzo di Valeria Parrella Lo spazio bianco. Margherita Buy è Maria, una 40enne single che aspetta nel reparto neonatale di un ospedale che sua figlia Irene, nata prematura, esca dal limbo, potrebbe nascere o morire. Ma in quei cinquanta giorni si crea una rete di solidarietà con le altre madri. "Abbiamo conquistato il nostro spazio e continuamo a mandare avanti il mondo, ma in televisione si dice sempre che siamo soltanto merce". Dal 16 ottobre il film è in sala con 01 Distribution
Nato come progetto collettivo sulle malversazioni del cinema italiano, è diventato inchiesta sui trent'anni in cui la televisione ha preso il potere. Dalla fuga dei nostri migliori produttori alla polemica di Fellini contro le interruzioni nei film. "E' curioso e importante che a Venezia ci siano due film che affrontano il tema della cultura dell'immagine in Italia, il mio e Videocracy", dice il regista. Che sta lavorando a un nuovo film con Valeria Golino e Vincenzo Amato nel ruolo di due professori "usciti di registro"