Tutte le attività della Film Commission sulla Croisette, tra cui il lancio del fondo Lazio Cinema International in un incontro rivolto allo European Producers Club
Conferenza stampa affollata e ottima accoglienza per Il traditore di Marco Bellocchio al Festival di Cannes. Tante e tutt'altro che superficiali le domande rivolte al regista, mentre la critica internazionale promuove il film e in particolare si sofferma sull'interpretazione di Pierfrancesco Favino
Il traditore di Bellocchio e Dolor y Gloria di Almodovar sono già in sala, ma presto arriveranno molti altri film cannensi nei cinema italiani con Lucky Red, Academy Two, Bim, I Wonder, Movies Inspired e 20th Century Fox
La giuria capitanata da Claire Denis ha scelto il francese Mano a mano di Louise Courvoisier. Secondo posto per Hiéu di Richard Van dagli USA. Ex aequo in terza posizione il palestinese Ambience di Wisam Al Jafari e il polacco Dusztczka di Barbara Rupik
Il traditore di Marco Bellocchio distribuito dalla 01 Distribution Rai Cinema Spa, è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI
Lucky Red ha acquisito per l'Italia i diritti di Portrait de la jeune fille en feu di Céline Sciamma, uno dei film più apprezzati del concorso di Cannes. Nel cast, tutto al femminile, anche Valeria Golino e Adèle Haenel
Grande interpretazione per l'attore che è Tommaso Buscetta nel film di Marco Bellocchio Il traditore in concorso a Cannes: "Per questo ruolo ho preso nove chili ma soprattutto mi sono calato nella vanità di un criminale che voleva stare sotto i riflettori"
La mafia raccontata da Bellocchio ne Il traditore, in concorso a Cannes e in sala con 01 Distribution, fin dalla prima lunga scena del festino di Santa Rosalia, è intrisa di religiosità e teatro, anzi di melodramma. Ovazione per il film, accolto con 13 minuti di applausi e la platea che ritmava "Marco, Marco"
"A Matera occorre qualcosa che dia speranza di futuro ai giovani e li spinga a rimanere. Per questo siamo al lavoro per aprire presto una sede distaccata del Centro Sperimentale di Cinematografia”, ha annunciato il sottosegretario Lucia Borgonzoni
Il francese Arnaud Desplechin è a Cannes, in concorso, con Roubaix, une lumière, polar d'autore che ruota attorno a una figura di poliziotto santo, l'ispettore Daoud, interpretato con finezza dall'attore franco-marocchino Roschdy Zem. Nel cast anche Sara Forestier e Léa Seydoux
Selezionata dalla European Film Promotion tra i Producers on the Move del Festival di Cannes, Nefertiti Film è basata in Friuli e ha prodotto i film di Alberto Fasulo, che ha creato la società 10 anni fa con Nadia Trevisan. "Facciamo un cinema arthouse per il pubblico, cercando una regia fortemente autoriale", ha detto la produttrice, che ha in preparazione Piccolo corpo, opera prima di Laura Samani
Terza volta al Festival di Cannes per Xavier Dolan, enfant prodige canadese vincitore del Grand Prix nel 2016 con È solo la fine del mondo e che, dopo Tom à la Ferme ritorna davanti e dietro la macchina da presa con una storia di amicizia e amore al maschile, Matthias & Maxime
Nel giorno de Il traditore, unico italiano in concorso a Cannes 72, c’è un altro film che batte bandiera tricolore, omaggio a un grande del nostro cinema, Bernardo Bertolucci: No End Travelling, prodotto da Erma in associazione con Istituto Luce Cinecittà e Sky Arte. Ne abbiamo parlato con l'autore, il critico Mario Sesti
Nella sezione Quinzaine des Réalisateurs un corto, che presto diverrà anche installazione. Quello che verrà è solo una promessa, titolo diretto da Flatform, che qui racconta il progetto, realizzato a 50 ore di viaggio dal nostro Paese, ma con un’anima e una poetica tutte italiane
A partire dal 24 maggio sarà possibile vedere i film della selezione e delle principali sezioni parallele. I corti di concorso e cinéfondation potranno essere visti il 28 maggio al cinema del Pantheon parigino mentre Un certain regard sarà protagonista dal 29 maggio al 4 giugno al Reflet Medicis
Leonardo Di Caprio ha incontrato Lina Wertmüller, un emozionato omaggio della star hollywoodiana alla regista novantenne, a Cannes in occasione del restauro di Pasqualino Settebellezze
Gran Premio Nespresso per la favola animata francese I Lost My Body, esordio nel lungometraggio di Jérémy Clapin che racconta la storia di una mano mozzata che scappa da un laboratorio di dissezione con l'obiettivo preciso di tornare al proprio corpo
Lodo Guenzi del gruppo musicale Lo Stato Sociale debutta come attore da grande schermo, diretto da Antonio Pisu, per il film dal titolo provvisorio Dittatura Last Minute, tratto da una storia realmente vissuta: l’annuncio a Cannes da parte del produttore Paolo Rossi Pisu
Uscirà anche in Italia Parasite di Bong Joon Ho. Il film coreano, in concorso per la Palma d'Oro al Festival sarà distribuito la prossima stagione da Academy Two
Lina Wertmüller e Giancarlo Giannini sono stati protagonisti di un incontro all’Italian Pavilion: l’occasione ha permesso di parlare del lavoro di restauro di Pasqualino Settebellezze curato dalla Cineteca Nazionale con Genoma Films e di conferire loro un premio Kinéo speciale
Lina Wertmüller a Cannes Classics per la presentazione di Pasqualino Settebellezze restaurato dalla Cineteca Nazionale e Genoma Films: in questa intervista cannoise, ricordi, riflessioni e felicità della regista novantenne, che stasera presenzia alla proiezione delle 20 in Sala Buñuel
Nello spazio allestito all’Hotel Majestic: Incontro “Matera Capitale Europea per la cultura 2019. Una città per il cinema”
Applaudito fuori concorso e in autunno nelle nostre sale con I Wonder Pictures, La Belle Époque di Nicolas Bedos schiera un gruppo di grandi attori francesi per giocare sul potere della finzione cavalcando la nostalgia per i momenti perduti. "Fare questo film è stato un po’ come guardarmi allo specchio – ha commentato Guillaume Canet – Ho avuto l’eccitante possibilità di guardarmi dall’esterno mentre lavoro come regista. Ho visto la mia energia, la mia passione"
Risposte particolarmente lapidarie da parte del 56enne regista al breve incontro con i giornalisti. Tra i temi toccati la violenza contro le donne, i cambiamenti della Hollywood di fine anni '60 e l'omaggio a Sergio Corbucci. E Leo DiCaprio sintetizza: “Questo film è una lettera d’amore all’industria del cinema”