BAFF 2014

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Pasotti: “Il mio Arlecchino, dedicato a Monicelli”

L'attore presenta al Busto Arsizio Film Festival la sua opera prima, rivisitazione della maschera bergamasca di Arlecchino, che sarà in sala il 4 giugno. E rivela: “Il mio punto di riferimento è stato sicuramente Mario Monicelli. Ho avuto la fortuna di interpretare il suo ultimo film Le rose del deserto, e in quella occasione lui mi ha detto: qui ci sono troppe persone che si considerano autori e che pensano sia necessario essere il più possibile difficili, involuti, cervellotici. Invece bisogna fare esattamente il contrario"

Il BAFF ricorda Monicelli

Si terrà 18 al 24 aprile 2015 la tredicesima edizione del B.A. Film Festival, con un omaggio particolare al grande regista che sarà ricordato con una piccola anteprima della mostra Mario Monicelli e RAP, 100 anni di cinema composta da stampe pittoriche realizzate da Chiara Rapaccini, e da una selezione di foto dai set di Monicelli, un convegno e la proiezione di due capolavori, Risate di gioia con Anna Magnani e Totò e L'armata Brancaleone, con Vittorio Gassman, e il documentario Vicino al Colosseo c'è Monti


Marcello Cesena rivela: “Sto lavorando a una commedia thriller”

A Busto Arsizio l'ex membro dei Broncoviz e creatore di tanti fortunati personaggi televisivi, ha analizzato Profondo rosso, "la cosa più spaventosa che abbia mai visto". Intanto sta cercando i finanziamenti per un nuovo film con risvolti gialli

1964, dal Vietnam al Leone d’oro

Al Festival di Busto Arsizio è stato presentato con grande successo il filmato dedicato a quell’anno, parte di una collana che spazia dal 1960 al 1970 e che è stato prodotta da Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Cinema mentre la distribuzione è a cura di 01 Distribution

Giorgio Arlorio e quel flop di Monicelli

Insuccesso al botteghino, I compagni è diventato poi un film di culto. Ad analizzarlo, al Festival di Busto Arsizio, è stato lo sceneggiatore Giorgio Arlorio, docente del Centro Sperimentale, che in quel film ebbe un ruolo fondamentale: fu lui infatti a dirigere il doppiaggio, a conferire (date le sue origini) al film quella “piemontesità” che ne è una caratteristica fondante. E oggi spiega: "Ci fu un vero e proprio boicottaggio. Si poteva scherzare su tutto ma non sulle fabbriche e gli operai"

Francesco De Gregori: quel Polanski del ’68 così attuale

Il cantautore, chiamato al Festival di Busto Arsizio per presentare Rosemary’s Baby, ha le idee molto chiare sul perché gli piace il film: “Non è per nulla invecchiato, al contrario di molti suoi illustri contemporanei. Da giovane sono impazzito per Blow-up di Antonioni. Ora lo trovo datato. Invece Rosemary’s Baby mi pare ancora attuale, moderno, un capolavoro che non vuole raccontare lo scontro sociale, in quegli anni così forte, ma dirci che il diavolo esiste e lo si può trovare - proprio come il male - in tante cose, persone o anche nella nostra fantasia"

Enzo D’Alò: “Pipì, Pupù e Rosmarina per il grande schermo”

Tanti ospiti alla 12° edizione del Festival di Busto Arsizio, dal celebre autore di cartoon a Elisabetta Sgarbi e Ferzan Ozpetek insieme all'attrice Claudia Potenza. D'Alò ha spiegato che i tre simpatici personaggi creati per la tv approderanno al cinema: “In Francia abbiamo trovato tanti produttori interessati al progetto, il problema è l’Italia, dove in generale c’è poco interesse e forse poca cultura rispetto al cinema per i più piccoli”. E ha rivelato che il suo sogno è un grande film d'avventura per ragazzi, una storia salgariana che prenda a modello i film di Spielberg

Busto Arsizio, da Ozpetek a De Gregori

Tanti ospiti per la 12° edizione del festival che si terrà dal 29 marzo al 5 aprile. Da Francesco De Gregori, che racconterà quello che ha rappresentato per lui un film come Rosemary’s Baby di Roman Polanski al regista di Allacciate le cinture, ospite della serata inaugurale. Media partner della manifestazione, da quest'anno diretta da Steve Della Casa, è Cinecittà News