Filmmaker Festival: il programma del 2 dicembre

Il programma di mercoledì 2 dicembre del Filmmaker Festival si apre con IMPA - La città di Diego Scarponi (Concorso Internazionale)


Il programma di mercoledì 2 dicembre del Filmmaker Festival si apre con IMPA – La città di Diego Scarponi (Concorso Internazionale). Due i film del Concorso Prospettive: Piazzale Europa di Andrea Sanarelli, Marta Innocenti, Eleonora Ferri, Mariano Beck e Restate a casa di Sofia Di Fina. Prende il via la sezione Fuori Formato, a cura di Tommaso Isabella, con un ciclo dedicato al filmmaker austriaco Johannes Gierlinger. Infine le Corrispondenze Archivio: frammenti di vita e di cinema con Alberto Grifi di Danilo Monte, From The Beach, Notes di Antonio Di Biase e Davide Perego, The Virus Is Capitalism: Extract di Lech Kowalski, Espèce d’espace di Francesco Clerici e Hana Tintor.

Nata negli anni ’50 per la produzione di rotoli di alluminio e, dal 1998, occupata e gestita direttamente dai lavoratori, IMPA è la più antica fabbrica riconvertita di Buenos Aires. Un’utopia realizzata dove si costruisce un modello produttivo e sociale fondato sulla giustizia politica e la lotta alle diseguaglianze economiche. Diego Scarponi con IMPA – La città (Concorso Internazionale – prima mondiale) entra nella vita quotidiana di questo grande sogno collettivo, una città dentro la città che è diventata scuola, compagnia teatrale, ambulatorio medico, laboratorio democratico e che, dopo anni di lotte, è stata finalmente riconosciuta dallo Stato argentino.

A Pavia, nel piazzale dove ogni estate arriva il luna park, c’è il campo sinti in cui vive la famiglia Casagrande: Alex, Ketty e i loro figli. Da giovani, dice la coppia, hanno fatto la “fuitina, come nel Sud Italia”: è una tradizione sinti, dopo pochi giorni si torna al campo, si fa il giro delle famiglie e si chiede perdono. Alex e Ketty si raccontano davanti alla telecamera dei quattro registi di Piazzale Europa (Concorso Prospettive – Prima mondiale) all’ombra delle giostre che nei giorni estivi sono sempre in movimento, tra il sogno di un futuro diverso per i figli e la rassegnazione a una vita che sembra non poter deviare dalla tradizione.

Dall’interno invalicabile della casa durante il lockdown, lo sguardo della telecamera si rivolge all’esterno, verso i balconi e le finestre delle persone che osservano uno spettacolo inedito. Girato dalla propria abitazione a Palermo, Restate a casa di Sofia Di Fina (Concorso Prospettive – Prima mondiale) osserva, attraverso il passare dei giorni, quel che accade fuori, senza mai restituire il controcampo di ciò che c’è dentro casa. Nel silenzio che pervade il quartiere, ogni suono – come quello di un elicottero in volo – è amplificato, e nel buio della notte un semplice temporale assume i contorni di un evento mai visto prima.

Fuori Formato presenta, quest’anno, due cicli di proiezioni – il primo dedicato a Johannes Gierlinger, il secondo (giovedì 3 dicembre) ad Antoinette Zwirchmayr – grazie alla collaborazione del Forum austriaco di cultura a Milano, prosegue la ricerca sulla sperimentazione cinematografica austriaca del passato e del presente. L’intento questa volta è quello di mettere in dialogo le opere di due giovani filmmaker tanto diversi nei loro rispettivi approcci quanto affini nella ricerca di forme riflessive ed enigmatiche che intreccino memoria e storia, autobiografia e saggio, allegoria del presente e immaginazione utopica. Cinque i titoli di Johannes Gierlinger in programma: A subsequent fulfilment of a pre-historic wish; Die Ordnung der Träume; In Platons Höhle?; Remapping the origins; Chawani, bashi?.

Tutte le proiezioni del festival sono visibili in abbonamento sulla piattaforma MYmovies

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01 Dicembre 2020

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