Record di presenze per la 12ma edizione della Festa do Cinema Italiano, l’evento più importante in Portogallo dedicato alla cultura e al nostro cinema, che si è conclusa domenica 14 aprile con oltre 20mila spettatori e il riconoscimento come miglior film assegnato a Figlia mia di Laura Bispuri. È andato, invece, all’opera prima Bangla di Phaim Bhuiyan il premio del pubblico, che ha assistito agli oltre cinquanta film in programmazione dal 5 aprile in varie città portoghesi come Lisbona, Porto, Coimbra e Setúbal. Film quasi tutti proiettati per la prima volta in Portogallo, accompagnati al festival da molti dei loro autori e interpreti, come Alessandro Borghi, Matteo Rovere, Daniele Luchetti, Roberto Andò, Gianni Zanasi, Claudio Giovannesi e Alberto Fasulo. Molto apprezzata anche la retrospettiva integrale dedicata a Nanni Moretti.
Nei dieci giorni della manifestazione – sostenuta da Luce Cinecittà, DG Cinema, Ambasciata d’Italia e Istituto Italiano di Cultura di Lisbona – il pubblico ha applaudito alle anteprime nazionali di Notti magiche, La paranza dei bambini, Santiago, Italia, Moglie e marito, Troppa grazia e Bangla . Tutti titoli che saranno distribuiti nelle sale portoghesi nei prossimi mesi, assieme alla copia restaurata di un grande classico del cinema italiano: Il postino di Massimo Troisi in occasione dei 25 anni dalla sua uscita.
La Festa do Cinema Italiano non si ferma al paese di Fernando Pessoa ma continua il suo percorso nei Paesi africani di lingua portoghese (Angola, Mozambico, Capo Verde, São Tomè e Principe) e raggiungerà ad agosto il Brasile per un grande evento di chiusura.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis