Il direttore artistico del Festival di Roma, Marco Müller, ha ricevuto a Yerevan, capitale dell’Armenia, l’Award for Outstanding Contribution to the World Festival Movement. Il riconoscimento, assegnato quest’anno per la prima volta nell’ambito della serata di chiusura dell’undicesima edizione del Golden Apricot Yerevan International Film Festival, è stato attribuito a Müller da una giuria presieduta dal regista canadese Atom Egoyan.
Nella stessa serata, il film Stone River di Giovanni Donfrancesco (premiato al Festival di Roma con il Premio Maurizio Poggioli per il Miglior Documentario) si è assicurato il Golden Apricot, il riconoscimento più importante conferito dalla giuria dei documentari. Il cinema italiano ha inoltre ottenuto un altro premio: Still Life di Uberto Pasolini, coproduzione italo-britannica, ha ricevuto la Menzione Speciale della giuria principale, presieduta da Marco Müller.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis