Il Toronto International Film Festival fa marcia indietro e rende obbligatorio l’uso della mascherina durante le proiezioni cinematografiche al chiuso. La decisione è arrivata in seguito alle polemiche per i rischi di nuovi contagi e dopo i nuovi casi di Covid-19 in Ontario la regione dove si trova appunto la città di Toronto. “Visti gli ultimi rapporti di salute pubblica – si legge in una dichiarazione – in cui si indica un incremento di casi di Covid nella GTA (Greater Toronto Area, area metropolitana di Toronto) abbiamo preso la decisione per la sicurezza e la tranquillità mentale del nostro pubblico”. Saranno anche chiusi gli stand con il cibo. Il festival di Toronto si allinea quindi a quello di Venezia che ha reso dall’inizio obbligatoria la mascherina, dopo un iniziale decisione contraria all’uso della mascherina nelle sale.
Le riprese di Furiosa sono state interrotte dopo che il regista George Miller è risultato positivo al Covid. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al momento Miller si trova in isolamento nella sua casa a Sydney, in Australia. I lavori non riprenderanno prima del 15 agosto
Il decreto legge pubblicato il 16 giugno conferma il venir meno dell’obbligo di indossare la mascherina nei cinema e nei teatri. “Finalmente si torna a fruire lo spettacolo del grande schermo in libertà e sicurezza” è il commento a caldo di Mario Lorini, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema)
“L’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica ritiene molto grave la decisione del Governo di prorogare l’obbligo dell’uso di mascherine FFP2 nella sale cinematografiche italiane fino al 15 giugno”: è ciò che si legge nella dichiarazione del presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro
L’ANEC, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, in una nota prende posizione sulle anticipazioni che trapelano sulle misure che saranno varate nel pomeriggio