Festival di Rotterdam e Göteborg, boom italiano

​Sono 20 i titoli selezionati tra i quali: Nico, 1988 di Nicchiarelli, Guarda in alto di Risuleo, Hannah di Pallaoro, Lorello e Brunello di Quadri, Amori che non sanno stare al mondo di Comencini


11 titoli italiani son in programma all’International Film Festival di Rotterdam (24 gennaio-4 febbraio) tra film, documentari e cortometraggi. La 46ma edizione del festival olandese, un appuntamento mondiale per i cineasti d’avanguardia e ricerca, vede nella sezione competitiva Bright Future, l’opera prima di Fulvio Risuleo, Guarda in alto, mentre l’opera seconda di Andrea PallaoroHannah, figura nella sezione Limelight, dove vengono presentate le anteprime più significative di film che hanno trovato la distribuzione in Olanda. Il documentario di Jacopo Quadri Lorello e Brunello, recentemente premiato a Torino, è inserito nella sezione Voices, Ifigenia in Aulide di Tonino de Bernardi nella sezione Signatures, mentre i titoli ’77 No Commercial Use di Luis FulvioGli indesiderati di Europa di Fabrizio Ferraro e Il risoluto di Giovanni Donfrancesco figurano nella sezione A History of Shadows. Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli è nella sezione IFFR Live dove verrà presentato dalla regista e dalla straordinaria protagonista Trine Dyrholm. Il mediometraggio di coproduzione francese Al di là dell’uno di Anna Marziano e i due corti Monelle e What time is love, chiudono la selezione italiana. A Rotterdam accompagneranno i loro film Fulvio Risuleo, Andrea Pallaoro, Jacopo Quadri, Luis Fulvio Baglivi, Fabrizio Ferraro, Giovanni Donfrancesco, Tonino de Bernardi, Anna Franceschini e Diego Marcon.

Sono invece 9 i titoli italiani selezionati al Festival di Göteborg (26 gennaio-5 febbraio) . Parteciperà all’International Competition Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli mentre sono quattro i titoli nella sezione Five Continents: Amori che non sanno stare al mondo di Francesca ComenciniIl cratere di Silvia Luzi e Luca BellinoUna famiglia di Sebastiano Riso L’intrusa di Leonardo Di Costanzo. L’opera prima di Roberto De PaolisCuori puri, è programmato in New Voices, tra i Masters sono stati invitati Una questione privata di Paolo Taviani e la coproduzione con Germania ed Austria Looking For Oum Kulthum di Shirin Neshat. Nei Gala parteciperà Ella & John-The Leisure Seeker di Paolo Virzì, acquistato in Svezia da Scanbox Enterteinment. A Goteborg saranno presenti alle proiezioni la regista Susanna Nicchiarelli con l’attrice Trine Dyrholm, i registi Silvia Luzi, Luca Bellino, Roberto De Paolis e Sebastiano Riso.

Possono non dire tanto al mainstream nazionale i festival di Rotterdam e Goteborg, ma è una notizia da considerare l’attenzione dei primi due importanti appuntamenti continentali dell’anno per il cinema italiano: significa avere autori – e una produzione – largamente accolti dal cinema europeo, con media, pubblico, un mercato che vogliono vederli. Significa una capacità di sconfinare, senza provincialismi, come confermato da festival, premi, riconoscimenti di operatori pervenuti negli anni.

E significa un cinema che parla europeo, di cui va sottolineata la presenza di tanti giovani alla loro opera prima o seconda: Pallaoro, Risuleo, De Paolis, Riso, Luzi e Bellino, oltre alla conferma di un film italiano e internazionale come Nico, 1988. Se in molti campi l’innovazione è la chiave per il futuro, due festival storicamente attenti allo scouting di talenti ci dicono che il nostro cinema, all’inizio del 2018, ha delle buone chiavi. La partecipazione dei film italiani ai festival di Rotterdam e Göteborg è coordinata da Istituto Luce Cinecittà-Filmitalia.

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24 Gennaio 2018

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