Festival di Roma: le voci del cinema

”Non entro nell’ambito economico perché non è il mio mestiere, comunque mi dispiacerebbe molto se il Festival del cinema di Roma venisse cancellato”. Lo ha detto all’adnkronos Carlo Verdone, commentando le dichiarazioni del ministro dei Beni culturali, Giarcarlo Galan, che ha definito ”stravagante” l’idea di fare un festival in concorrenza con quello di Venezia, considerando anche i fondi a disposizione. Il regista romano non crede nella contrapposizione tra le due kermesse, ”anche perché hanno connotazioni completamente diverse. Nonostante le perplessità, che anch’io avevo all’inizio, il Festival di Roma è cresciuto, divenendo un evento culturale a 360 gradi. E’ meno competitivo e propone diversi incontri con registi, attori e grandi scrittori. Il Festival di Venezia ha invece una grande autorevolezza, ma lì il faccia a faccia tra il pubblico e gli autori non c’è”.

Diversa l’opinione del regista Tinto Brass: ”Sono perfettamente d’accordo con il ministro Galan, il Festival del cinema di Roma va cancellato a favore di quello di Venezia. Al cinema italiano – ha affermato il regista veneto – conviene puntare su un’unica manifestazione internazionale. I soldi risparmiati potrebbero essere usati per rinforzare la kermesse veneziana. Per esempio, come ha ricordato lo stesso ministro, costruendo il palazzo del cinema”. 

Così si esprime invece Michele Placido: ”Mi dispiacerebbe molto se venisse cancellato il Festival, ma forse in Italia gli eventi di questo genere sono davvero troppi. Quella di Roma poi, tra le kermesse cinematografiche italiane, è la più giovane. Non entro nello specifico delle questioni economiche – ha continuato il regista e attore – comunque mi rendo conto che la situazione è difficile. Io voglio fare più film e non più festival”.