Il documentario A tempo debito di Christian Cinetto vince il Grand Prix du Documentaire e il Premio della Giuria Giovani al 33mo Festival del cinema italiano di Annecy, in Francia, con presidente onorario Ettore Scola.
A tempo debito è un ‘road movie’, un viaggio tra i corridoi, le stanze e gli spazi angusti del carcere; la mini troupe della casa di produzione padovana JengaFilm ha frequentato per cinque mesi la casa circondariale di Padova. L’idea era quella di offrire ai detenuti in attesa di giudizio la possibilità di frequentare un corso di cortometraggio, a seguito del quale sarebbe stato prodotto il corto Coffee, Sugar and Cigarettes.
Da questa esperienza, umana prima che artistica, è nato il documentario che racconta 5 mesi di incontri e di volti. Si è portati a pensare che i film ambientati in carcere parlino di necessariamente carcere, di sbarre, di violenza, di soprusi. A tempo debito ha molto poco di tutto ciò. Vederlo serve a dare risposta alla domanda sul senso del corso di cortometraggio, ma questa è l’unica risposta data.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis