Seconda edizione del Festival del Cinema Veramente Indipendente, che si autodefinisce come “l’unica rassegna di cortometraggi libera da sponsor, case di produzione, giurie e selezioni”. 89 corti, estratti a sorte tra gli oltre 160 pervenuti da 14 diversi paesi. Ospiti d’onore di questa edizione il produttore Domenico Procacci, il regista Sydney Sibilia e l’attore Edoardo Leo, protagonisti del successo della stagione cinematografica Smetto quando voglio. Procacci, Sibilia e Leo saranno presenti in occasione della giornata del 27 aprile, a partire dalle 17. I cortometraggi saranno proiettati al Cinema Trevi di Roma dal 24 al 27 aprile, suddivisi nelle seguenti categorie: stranieri, horror, thriller, docu, film/storici, commedia, sperimentali, drammatici.
Il Festival del Cinema Veramente Indipendente nasce con l’obiettivo di creare un dibattito sul cinema indipendente, favorire la formazione di una rete attiva di cineasti, far emergere nuovi talenti e garantire a ogni giovane filmmaker indipendente la possibilità di vedere il proprio lavoro proiettato sul grande schermo. Un’occasione unica per gli autori che potranno sottoporre i loro lavori alla critica costruttiva di colleghi mossi dalla stessa passione per il cinema e che quest’anno avranno la possibilità di confrontarsi con Procacci, Sydney Sibilia ed Edoardo Leo. Anche la seconda edizione del Festival del Cinema Veramente Indipendente è totalmente gratuita: nessun costo per i partecipanti, nessun biglietto d’ingresso.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis