II Festival del Cinema Latino Americano, dal 18 al 26 novembre a Trieste, tornerà nella sua location storica, il Teatro Miela sulle Rive, dove si svolgeranno le proiezioni da martedì 21 a domenica 26 novembre. La 32ma edizione prevede una novantina di film: la sezione Concorso Ufficiale in rappresentanza di numerosi paesi del continente latinoamericano sarà affiancata dalla sezione Contemporanea. Durante il Festival saranno presenti registi, interpreti e produttori in rappresentanza di molti paesi delll’America Latina.
Il Premio Salvador Allende verrà assegnato a una personalità del mondo culturale, artistico o diplomatico che si sia distinta per la sensibilità artistica o per l’impegno attivo a favore dell’America Latina.
La serata inaugurale del Festival si svolgerà, presso il ICTP-Centro Internazionale di Fisica Teorica, sabato 18 novembre alle ore 20.00 nell’Aula Magna dove verrà presentato il Festival. Seguirà la proiezione di Tango en París, recuerdos de Astor Piazzolla di Rodrigo H. Vila, dedicato al grande musicista e compositore, in occasione dei 25 anni dalla sua scomparsa. Lunedì 20 novembre Il Festival sarà ospite nell’Aula magna della Scuola per interpreti e traduttori (via Filzi 14) dove verranno proiettati alcuni film in lingua originale con interpretazione simultanea in cuffia.
Il Festival ospiterà la mostra fotografica “Trieste Latina…Americana” a cura del fotografo Fulvio Rubesa. Prevista infine la presenza (dal 20 al 22 novembre) di Fernando Ayala, ambasciatore del Cile in Italia.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis