Quarta edizione per Fish&Chips Film Festival, il Festival internazionale del Cinema Erotico e del Sessuale che si svolgerà al Cinema Massimo di Torino dal 17 al 20 gennaio: 70 film tra sezioni competitive e proiezioni speciali, oltre a mostre, laboratori e incontri che raccontano il sesso e l’erotismo in modo libero, originale, etico e anche divertente. L’apertura sarà affidata a Touch Me Not di Adina Pintilie, Orso d’Oro per il Miglior Film e del Premio per la Migliore Opera Prima alla scorsa Berlinale, che incarna perfettamente lo spirito del festival, di indagare esperienze e sensazioni legate alla sfera emotiva e sessuale.
50 i film in concorso di cui 42 in anteprima nazionale, divisi tra 14 lunghi e 36 corti, scelti per la loro capacità di offrire una visione artistica e innovativa della sessualità, spaziando tra fiction e documentario, hard e soft. Il concorso Lungometraggi per la prima volta vedrà due categorie separate contendersi due premi: il Premio al Miglior Lungo Fiction (1.000 €) e il Premio alla distribuzione Cielo-The Body of Sex. Due sono i concorsi dei Cortometraggi con i premi Miglior Corto e Miglior Corto XXX (300 € ciascuno). I film saranno premiati domenica 20 gennaio alle ore 21.00 durante la serata di chiusura, seguita dal tradizionale spazio dedicato alle produzioni più innovative ed etiche che quest’anno propone una serie di video di Sex School: progetto nato da registi, produttori, performer ed educatori della scena erotica berlinese alternativa.
Gli Omaggi prevedono: Joe D’Amato, maestro del b-movie italiano anni ‘60-‘70 morto nel 1999, sarà ricordato con la proiezione del suo Antropophagus; Lydia Lunch, musa di Richard Kern, attrice, musicista e regina del Cinema della Trasgressione anni ’80; Davide Ferrario, giurato dell’edizione e ospite della proiezione di Guardami, con la protagonista Elisabetta Cavallotti, a vent’anni dall’uscita del film; e con il party Ultra-Vixens Forever! si festeggerà il capolavoro Beneath the Valley of Ultra-Vixens di Russ Meyer. Il tema dell’eco-Sessualità è presente nel focus dedicato con il documentario Water Makes Us Wet – An Ecosexual Adventure di Annie Sprinkle e Beth Stephens, preceduto dal corto Pteridophilia I di Zheng Bo. All’artista cinese, attento indagatore del rapporto tra natura, società e politica, è dedicata la mostra “Weed Party III” al PAV di Torino.
Fish&Chips propone diverse occasioni per conoscere e sperimentarsi con l’erotismo come la round table “L’evoluzione porno” con il regista Davide Ferrario, il critico cinematografico Sandro Avanzo, Slavina, scrittrice e pornografa femminista, il performer Pierre Emö, che approfondiranno l’evoluzione di un genere che attraversa le epoche e ne rispecchia gli aspetti più profondi. Durante i giorni del festival sarà possibile, inoltre, visitare, nella galleria Spacenomore, la mostra “Ginger&Glamour”: una selezione di manifesti di film hard anni Settanta e Ottanta.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
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